Barletta calcio Vittoria
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Calcio

E' il trionfo! Barletta - Cosenza 2-0, Bellomo zittisce tutti

I ragazzi danno il massimo entusiasmando, è questa la strada tracciata da patron Tatò

Barletta, buona la settima. Noi l'avevamo detto, l'avevamo detto. Come direttore sportivo, il buon Marcello Pitino comunica, affabula ma plasma (o perlomeno comincia a plasmare) il Barletta Calcio che tutti i tifosi attendevano (e ne parlava nella recente conferenza stampa, informale come piace dire a molti). Ma non è il momento di citare strategie.

Bellomo convince e mette tutti in riga, il patron Tatò apprezza e applaude i suoi ragazzi, non c'è stata sfortuna stavolta ma nemmeno grandi aiuti della buona sorte, solo tanto buon impegno e una tifoseria indiavolata che non ha risparmiato un'oncia di affetto e sostegno ai nostri.

Le "prime volte"
Prima vittoria stagionale per i biancorossi di Sciannimanico, un calcio alla cattiva sorte; ottimo l'impatto sul match degli esordienti Galeoto e Frezza, concentrati in fase difensiva e volitivi nell'appoggiare l'azione; prima volta senza gol al passivo per la difesa barlettana, che ha trovato Dossena concentrato nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa. Infine ma non per ultimo, Nicola Bellomo: proprio lui nelle scorse settimane aveva ripetuto a più riprese che a questa squadra serviva solo sbloccarsi, oggi è toccato a lui con due reti, due perle di rara bellezza.

Gli schieramenti

Sciannimanico dispone i biancorossi con il 4-3-3 e getta subito nella mischia i nuovi terzini, Galeoto e Frezza, al fine di "alzare" il baricentro della squadra con la spinta sulle fasce. Anselmi e Lucioni confermatissimi davanti a Dossena. In mediana con Agnelli out, Menicozzo è la diga davanti alla difesa, Rajcic e D'Allocco i suoi scudieri. In attacco la scelta che non ti aspetti: Infantino viene preferito a Caccavallo e va a destra, componendo il tridente completato da Bellomo a sinistra e Margiotta al centro.

Il Cosenza risponde con un 4-2-3-1: Petrocco (con un caschetto protettivo "alla Cech") è il portiere, davanti a lui Musca e Giacomini sono i terzini, con in mezzo il rientrante Raimondi e Di Bari. Davanti alla difesa Coletti (negativo) e De Rose, il trio Daud-Mazzeo-Degano va a supporto dell'unica punta Biancolino, ancora a secco in stagione. Un undici di tutto rispetto quello messo in campo da mister Stringara.

La partita
Dopo il minuto di raccoglimento in memoria dell'allenatore Bruno Giorgi, scomparso giovedi' a 69 anni, al Cosenza nella stagione 1988/1989, si parte. Un fitto lancio di fumogeni dalla gradinata obbliga Fabbri a interrompere il match per 1' pochi secondi dopo il fischio d'inizio: parte subito forte il Barletta, con un cross di Galeoto da destra sul quale Musca anticipa Bellomo a centro area. Al 7' la prima grande occasione per i biancorossi: Bellomo taglia una punizione da sinistra, palla sul secondo palo, dove Rajcic da pochi passi schiaccia a lato di testa. E' un ottimo Barletta: un minuto dopo ancora Bellomo mette in mezzo e Petrocco anticipa sulla linea Margiotta. Il centravanti venezuelano ci prova al 10': punizione dal limite, destro potente deviato dalla barriera e palla che sibila a lato del palo, con Petrocco fuori causa. Bene l'asse sinistro Frezza-D'Allocco-Bellomo nei biancorossi.

Al 19' prima sortita del Cosenza: punizione di Daud da destra, spiovente sul secondo palo, Biancolino stacca verso il centro, dove Lucioni anticipa Degano sulla linea. Ma è solo un episodio nel monologo biancorosso: al 22' Rajcic va di piatto su angolo di Bellomo da destra, senza impensierire l'estremo calabrese. Dalla mezzora sale in cattedra Bellomo, spostato a destra da Sciannimanico con Infantino sulla corsia opposta. Al 31' scambia con Margiotta, ma il suo destro a giro termina oltre la traversa. Al 32' occasione per Margiotta: Infantino, lanciato da un disimpegno di Anselmi, va via a Giacomini sulla destra, mette in mezzo e il liscio di Raimondi attiva il numero 9 biancorosso, che colto di sorpresa conclude fiaccamente su Petrocco.

Ma due minuti dopo il Barletta passa in vantaggio: Bellomo, servito da Menicozzo a destra, parte in velocità. Salta Giacomini, taglia verso il centro, finta di corpo su Raimondi, entra in area e da sinistra fa partire un mancino rasoterra che bacia l'angolo alla sinistra di Petrocco. Il "Puttilli" esplode: è il giusto sigillo su un avvio di partita da urlo. Il Cosenza sembra subire il colpo, Margiotta si rende pericoloso in due mischie in area, e nella seconda occasione rimedia un colpo in testa: rientrerà in campo con una vistosa fasciatura. La prima frazione si chiude con un sussulto dei "lupi": Daud va via per la prima volta a Frezza, lavora un bel pallone con il mancino e crossa per Biancolino, che incorna alto sulla traversa. Dopo un minuto di recupero, si va al riposo con i biancorossi meritatamente in vantaggio.

A inizio ripresa subito due cambi nel Cosenza: Essabr rimpiazza un vivace Daud, mentre uno spento Coletti fa posto a Roselli. Nel trio di trequartisti, il neoentrato va a sinistra, con Degano a destra e Mazzeo più vicino a Biancolino. Al 48' proprio Degano, servito da Biancolino, va al tiro dal limite dell'area: destro fuori di poco. Ma è un fuoco di paglia: il Barletta spinge con Galeoto e Frezza (profetiche le parole di Pitino e Tatò sul contributo dei due) e al 51' su assist da destra di Infantino, Raimondi e Musca anticipano il tap-in di Margiotta. Al 62' un brivido percorre la schiena dei supporters biancorossi: angolo di Degano da sinistra, Di Bari sul primo palo spizzica di testa e Mazzeo a due passi da Petrocco non infila in rete. Fabbri però aveva già fischiato un fallo di mano del numero 11 calabrese.

Passa un minuto e i biancorossi raddoppiano: su azione susseguente un calcio d'angolo per il Cosenza, Galeoto rinvia verso Margiotta nel cerchio di centrocampo. L'ex centravanti del Vicenza appoggia per D'Allocco, da cui col mancino per Rajcic largo a destra. Il croato evita il recupero di Giacomini e vede il taglio di Bellomo alle spalle della linea difensiva. Per il gioiello scuola Bari, è un gioco da ragazzi incrociare con il destro e infilare la porta di Petrocco. E' 2-0: risultato in cassaforte per quanto visto sino a quel momento, con un Barletta straripante.

Il Cosenza si rifà sotto: prima Raimondi stacca alto su punizione di Degano, poi ci prova Roselli con un tiro da fuori: palla alta sulla traversa. Sciannimanico a quel punto toglie uno stanco Infantino e inserisce Simoncelli per contenere la spinta di Giacomini a sinistra. I biancorossi gestiscono la partita grazie alle sponde di Margiotta, abile nel far salire la squadra, e alla verve di Menicozzo e Rajcic. Al 77' il croato esce e fa posto a Guerri. Dall'altro lato Stringara toglie un terzino, Musca, per Olivieri, un centrocampista. Non servirà a nulla. Le ultime fiammate dei calabresi sono firmate Essabr: all'84' salta più in alto di Galeoto su cross di Mazzeo, ma spedisce alto. Un minuto dopo la sua conclusione da fuori è bloccata a terra da Dossena. Il Barletta sostituisce un esausto D'Allocco con Perico. Frezza scala a centrocampo e ha ancora birra in corpo: all'89' ruba palla a Raimondi, scambia con Bellomo e da sinistra all'ìngresso dell'area conclude sull'esterno della rete.

L'epilogo
L'ultimo squillo è di Margiotta nel recupero: il centravanti biancorosso, lanciato in contropiede da Galeoto, sorprende la retroguardia calabrese, controlla di petto e da 30 metri fa esplodere un esterno destro: Petrocco è fuori dai pali, ma la palla tocca la traversa e finisce alta. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una grande prestazione personale e di squadra, ma va bene cosi': dopo 4 minuti di recupero, l'arbitro Fabbri fischia la fine. Barletta batte Cosenza 2-0: il pubblico di casa esplode in un urlo di gioia incontenibile, che sa tanto di liberazione. I ragazzi di un applauditissimo Sciannimanico raccolgono l'ovazione del pubblico amico, una riconciliazione con l'ambiente che aveva perso entusiasmo dopo le prime uscite.

Una gran partita del collettivo biancorosso che ha visto sugli scudi, oltre al match-winner Bellomo, i "vecchi" Anselmi, Rajcic, Margiotta, Galeoto e Frezza. Un segnale di quanto l'esperienza conti in queste categorie: una bella iniezione di fiducia in vista della trasferta in casa del Siracusa, una diretta concorrente nella bagarre per la lotta-salvezza.
Barletta-Cosenza 2-0: il tabellino

Barletta: Dossena; Galeoto, Anselmi, Lucioni, Frezza; Rajcic (77' Guerri), Menicozzo, D'Allocco (83' Perico) ; Infantino (68' Simoncelli), Margiotta, Bellomo. A disp: Tesoniero, Caccavallo, Lanotte, Carbonaro. Allenatore: Sciannimanico

Cosenza: Petrocco; Musca (77' Olivieri), Raimondi, Di Bari, Giacomini; Coletti (46' Roselli), De Rose; Daud (46' Essabr), Mazzeo, Degano; Biancolino. A disposizione: Galeano, Fanucci, Scarnato, Gagliardi. Allenatore: Stringara

Marcatori: al 34' e al 63' Bellomo.

Arbitro: Michael Fabbri della sezione di Ravenna
Assistenti: Guiducci di Rimini- Pennacchio di Faenza

Note: ammoniti Menicozzo, Bellomo, Giacomini, Coletti. Recupero: 1', 4'. Angoli: 7-3. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Bruno Giorgi, ex allenatore del Cosenza scomparso pochi giorni fa a 69 anni. Spettatori 2000 circa, incasso 6968 euro. Campo in buone condizioni, giornata calda con vento moderato.
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