Anguille
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Cronaca

Niente capitone di Capodanno sulle tavole di Barletta

I Nas hanno sequestrato 7 quintali di anguille di allevamento: a rischio il cenone. L'operazione "Jingle Bells" ha coinvolto 500 carabinieri in tutta Italia

Rischiano di perdere uno dei principali protagonisti le tavole dei barlettani che ospiteranno il consueto cenone di Capodanno. Nella giornata di ieri, i carabinieri del Nucleo antisofisticazione del comando di Bari hanno infatti posto sotto sequestro, presso un'azienda di lavorazioni ittiche della nostra città, 7 quintali di anguille di allevamento vive e i vasconi che le contenevano, perche' risultate prive dei requisiti igienico sanitari ed amministrativi imposti dalla normativa. Nei giorni precedenti erano stati sottoposti a controllo da parte dei Cites e del Corpo Forestale dello Stato altri 8 quintali di anguille. Non sembra a rischio l'approvvigionamento delle tavole per la vigilia e per il giorno di Natale, ma a Capodanno uno dei piatti-principe del tipico menù barlettano potrebbe scarseggiare.

L'operazione, denominata "Jingle Bells", rientra in quella nazionale denominata "Jingle bells", che ha visto impegnati oltre cinquecento carabinieri dei trentotto Nas in tutta Italia, che hanno effettuato ispezioni nei confronti di aziende di produzione e vendita di dolci, di opifici di prodotti ittici e carnei, di esercizi di ristorazione, e hanno verificato la regolarità di giocattoli e luminarie. I militari hanno inoltre sottoposto a sequestro 250 tonnellate di alimenti di cui oltre 50 tonnellate di pesce per un valore di circa 3 milioni di euro segnalando i 500 responsabili, con la contestazione di sanzioni amministrative per oltre 600 mila euro.
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