Un inno alla pace nel nuovo murale di Borgiac nella scuola "Fraggianni"
«L'opera rappresenta la tristezza della guerra nell'auspicio di ritrovare la pace»
«Da anni la scuola Fraggianni collabora con Borgiàc per l'attuazione di progetti rivolti agli alunni, aventi come tematica l'arte - dichiara la dirigente scolastica Nunzia Maria Cappabianca - La volontà dell'artista di realizzare un murales che, partendo dalle foto dell'artista Steve McCurry, in particolare dagli occhi di Sharbat Goula, rappresentasse la tristezza della guerra, pur nell'auspicio di ritrovare la pace, è stata accolta con grande entusiasmo. Difatti il murales rappresenta nella pupilla, specchio dell'anima, il simbolo della pace, pur se l'iride vede la guerra. Il tutto in un arcobaleno di bambini che meritano di vivere relazioni positive in un mondo di pace. L'intera comunità scolastica della Fraggianni è grata a Borgiac per aver arricchito con la sua arte l'edificio scolastico».
L'artista lo racconta così:
Un capolavoro, che ispirandosi a Osvaldo Cavandoli, Keith Haring, Steve McCurry, è un inno alla pace in un mondo attorniato dalla guerra.L'occhio è la luce dell'anima
La luce parla con i colori
I bambini sono i colori del futuro
Ognuno diverso dall'altro
Ma uniti e collegati insieme
Perché nessuno si salva da solo.
Soltanto con l'amore e la cura dell'uomo
ci possiamo salvare.
L'amore prevede una gentilezza pacifica,
la guerra, la violenza, la vendetta, l'odio
portano solamente
altra guerra, altra vendetta, altra tristezza.