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Politica
Sezione di Sinistra Italiana intitolata a Franco Dambra, il commento di Franco Corcella
Il pensiero dell'ex coordinatore della Camera del Lavoro Cgil di Barletta
Barletta - lunedì 27 gennaio 2025
18.00
Riceviamo e pubblichiamo dall'ex coordinatore dalla Camera del Lavoro Cgil di Barletta Franco Corcella un ricordo del sindacalista Franco Dambra cui è stata recentemente intitolata la sezione cittadina di Sinistra Italiana
Il ricordo del mondo della politica, del sindacato, del lavoro e della vita sociale nel suo complesso ha bisogno di avere una "stella polare" continua dalla quale ricevere positiva, onesta ed illuminata ispirazione!
Sarà stato questo a suggerire l'intitolazione a Franco Dambra del Circolo barlettano di Sinistra Italiana!?
In verità si resta in attesa di conoscere la data in cui il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, renderà onore alla figura e alla vita di Franco Dambra in Cgil, intitolando a lui anche la Camera Comunale del Lavoro di Barletta, poiché, in Cgil, ne abbiamo tutti il dovere!
Un dovere morale, quello verso Franco Dambra, che è bene accompagni la memoria e l'agire di quanti si cimentano, nel bene e nel male, con l'amministrazione della "cosa pubblica" nella nostra città e non solo; un ambito, quello politico/amministrativo, che necessita di una sorta di corso di formazione intensivo per far comprendere come ci si relaziona con la gente comune e i suoi bisogni; come si deve apparire ed essere effettivamente preparati, onesti, garbati, tolleranti e disponibili, nella sfera di vita privata come in quella pubblica.
Guardandoci attorno di esempi simili, invero, non se ne vedono molti, anzi quasi nessuno; ma conviene informarsi e lasciar che si parli di Franco Dambra poiché ci si potrà rendere conto che da una persona come lui, nato quasi settant'anni fa come me, un ricordo così cristallino, trasparente, pulito, disinteressato, impegnato, garbato e disponibile… oggigiorno resta un sogno, un semplice miraggio in confronto allo scenario generale che ci ritroviamo, di quanti ritengono di assumere un ruolo di "rappresentante sociale", collettivo, e invece lo sono solo per se stessi e i propri intimi, insinuandosi nelle istituzioni e assaltandole per lungo tempo.
Eppure di lui, di Franco Dambra, ne abbiamo goduto tutti, disquisendo, ragionando, dibattendo, confrontandoci con lui su ogni argomento che avesse una ricaduta sociale, individuale e collettiva, e sulle dinamiche delle relazioni umane che sapeva comprendere benissimo. Era in grado di giungere ad una spiegazione logica, sociologica e motivazionale con chiunque avesse preso parte ad una discussione con lui, su quel che ci accadeva nella vita di tutti i giorni, come singolo o raggruppamento.
Un equilibrio ed una capacità di discernimento quasi unici che si trovano rarissimamente in qualunque altro interlocutore attuale del nostro territorio... dentro e fuori dal mondo della politica istituzionale. Come dentro e fuori dello stesso sindacato – la Cgil - laddove entrambi abbiamo appassionatamente militato per lunghi anni, portandoci dietro anche delle reciproche delusioni mai sopite e recuperate ma con un impulso verso il giusto che solo i nostri padri potevano tramandarci e inculcarci.
E proprio il suo papà Antonio e mio padre Giacomo avevano vissuto, gomito a gomito, nell'ex Partito Comunista Italiano e nella Cgil come pochi altri prima e dopo di loro, nelle condizioni storiche peggiori che richiedevano ardimento e sacrificio senza limiti, costretti a conoscere anche la galera pur di affermare i principi giusti della vita comunitaria!
Ho voluto cogliere questa occasione della intitolazione che "la comunità di Sinistra e Antifascista di Barletta" ha offerto a Franco Dambra, alla sua famiglia, alla nostra cittadinanza, per ricordarmi ancora una volta di lui ed offrire/consegnare queste mie sentite riflessioni alla memoria collettiva futura, soggetta – purtroppo - a "distrazioni" di massa, effimere e di ogni sorta.
Il ricordo del mondo della politica, del sindacato, del lavoro e della vita sociale nel suo complesso ha bisogno di avere una "stella polare" continua dalla quale ricevere positiva, onesta ed illuminata ispirazione!
Sarà stato questo a suggerire l'intitolazione a Franco Dambra del Circolo barlettano di Sinistra Italiana!?
In verità si resta in attesa di conoscere la data in cui il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, renderà onore alla figura e alla vita di Franco Dambra in Cgil, intitolando a lui anche la Camera Comunale del Lavoro di Barletta, poiché, in Cgil, ne abbiamo tutti il dovere!
Un dovere morale, quello verso Franco Dambra, che è bene accompagni la memoria e l'agire di quanti si cimentano, nel bene e nel male, con l'amministrazione della "cosa pubblica" nella nostra città e non solo; un ambito, quello politico/amministrativo, che necessita di una sorta di corso di formazione intensivo per far comprendere come ci si relaziona con la gente comune e i suoi bisogni; come si deve apparire ed essere effettivamente preparati, onesti, garbati, tolleranti e disponibili, nella sfera di vita privata come in quella pubblica.
Guardandoci attorno di esempi simili, invero, non se ne vedono molti, anzi quasi nessuno; ma conviene informarsi e lasciar che si parli di Franco Dambra poiché ci si potrà rendere conto che da una persona come lui, nato quasi settant'anni fa come me, un ricordo così cristallino, trasparente, pulito, disinteressato, impegnato, garbato e disponibile… oggigiorno resta un sogno, un semplice miraggio in confronto allo scenario generale che ci ritroviamo, di quanti ritengono di assumere un ruolo di "rappresentante sociale", collettivo, e invece lo sono solo per se stessi e i propri intimi, insinuandosi nelle istituzioni e assaltandole per lungo tempo.
Eppure di lui, di Franco Dambra, ne abbiamo goduto tutti, disquisendo, ragionando, dibattendo, confrontandoci con lui su ogni argomento che avesse una ricaduta sociale, individuale e collettiva, e sulle dinamiche delle relazioni umane che sapeva comprendere benissimo. Era in grado di giungere ad una spiegazione logica, sociologica e motivazionale con chiunque avesse preso parte ad una discussione con lui, su quel che ci accadeva nella vita di tutti i giorni, come singolo o raggruppamento.
Un equilibrio ed una capacità di discernimento quasi unici che si trovano rarissimamente in qualunque altro interlocutore attuale del nostro territorio... dentro e fuori dal mondo della politica istituzionale. Come dentro e fuori dello stesso sindacato – la Cgil - laddove entrambi abbiamo appassionatamente militato per lunghi anni, portandoci dietro anche delle reciproche delusioni mai sopite e recuperate ma con un impulso verso il giusto che solo i nostri padri potevano tramandarci e inculcarci.
E proprio il suo papà Antonio e mio padre Giacomo avevano vissuto, gomito a gomito, nell'ex Partito Comunista Italiano e nella Cgil come pochi altri prima e dopo di loro, nelle condizioni storiche peggiori che richiedevano ardimento e sacrificio senza limiti, costretti a conoscere anche la galera pur di affermare i principi giusti della vita comunitaria!
Ho voluto cogliere questa occasione della intitolazione che "la comunità di Sinistra e Antifascista di Barletta" ha offerto a Franco Dambra, alla sua famiglia, alla nostra cittadinanza, per ricordarmi ancora una volta di lui ed offrire/consegnare queste mie sentite riflessioni alla memoria collettiva futura, soggetta – purtroppo - a "distrazioni" di massa, effimere e di ogni sorta.