Porta Marina
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Cronaca

Chiusura Plaza, i dipendenti scrivono una lettera al sindaco

«In questa brutta vicenda non abbiamo colpa alcuna»

«I dipendenti e i collaboratori tutti del Plaza di Barletta, che sottoscrivono la presente, si appellano al buon senso delle Autorità preposte, con la speranza di essere ascoltati ed aiutati tempestivamente». Si legge così nella lettera aperta che i dipendenti del "Plaza", il locale di Piazza Marina chiuso dopo i fatti del 2 marzo scorso, indirizzano al sindacoe alle autorità competenti.

Il Plaza è un'attività commerciale che da circa un anno ci offre lavoro e la possibilità di costante guadagno, consentendo – ad alcuni di noi in particolare – di uscire da condizioni economiche precarie e scongiurare così la disoccupazione. Vogliamo sottolineare che la nostra unica preoccupazione è quella di poter continuare a lavorare in un ambiente sicuro e regolare.

Però, è importante per noi chiarire che la rissa è nata da un diverbio avvenuto all'esterno e per questioni di viabilità nei pressi della rotatoria di Porta Marina, quando stavamo iniziando le operazioni di chiusura. Infatti, solo grazie al tempestivo intervento degli addetti alla sicurezza e alle chiamate dei gestori del Plaza che provvedevano ad allertare le Forze dell'Ordine, si sono scongiurate conseguenze più gravi e l'incolumità degli astanti in Piazza Marina, strada aperta al pubblico transito.

Il Plaza contribuisce non solo alla vita sociale della nostra comunità ma, soprattutto, ha consentito a noi ed alle nostre famiglie di avere un'esistenza dignitosa. A causa della improvvisa sospensione della licenza d'esercizio disposta dalle Autorità per presunta violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), noi dipendenti e collaboratori ci troveremo da oggi inaspettatamente a dover affrontare una situazione difficile, sia dal punto di vista economico che personale.

La chiusura del nostro luogo di lavoro, per noi seconda casa, avrà un impatto devastante anche sulle nostre famiglie e su tutte le persone che, in un modo o nell'altro, dipendevano dalle attività svolte all'interno dell'esercizio commerciale. L'impossibilità di lavorare per tutto il periodo non breve della sospensione ed il rischio di perdere il posto di lavoro, quale conseguenza del danno che l'attività commerciale sta subendo, sono problematiche gravi che richiedono una riflessione ed un dialogo urgenti, al fine di evitare il peggio a chi in questa brutta vicenda non ha colpa alcuna.

Ci chiediamo, ad esempio, che destino avrà la copiosa quantità di prodotti alimentari freschi e a breve scadenza già in magazzino che noi collaboratori abbiamo richiesto ai fornitori, avendo ricevuto prenotazioni per tutti i tavoli del ristorante per la preparazione della cena in occasione della festa donna del 08.03.2025.

Siamo consapevoli dell'importanza del rispetto delle leggi e della necessità di tutelare la sicurezza e l'ordine pubblico. Tuttavia, ci appelliamo alla solidarietà delle Autorità in intestazione affinchè, prestato ascolto agli scriventi, anche mediante incontro presso il Palazzo di Città, Vogliano tenere in considerazione la posizione pesantemente pregiudicata di noi dipendenti, estranei alla vicenda, disponendo l'annullamento e/o la riduzione del periodo di sospensione della licenza del Plaza, così da contemperare le esigenze di ordine e sicurezza pubblici con la necessità di salvaguardare noi lavoratori.

In ultimo ringraziamo tutti coloro che sui canali social hanno prestato solidarietà alla "Comunità Plaza" come attestato di stima del lavoro da noi svolto».
  • Lettera aperta
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