Cestistica Barletta vs Virtus Lucera
Cestistica Barletta vs Virtus Lucera
Basket

Basket, le interviste di Virtus Lucera-Cestistica Barletta

Parlano ai nostri microfoni i due coach e il presidente dauno Ferosi

Smaltita la gioia per i festeggiamenti ad oltranza per la splendida promozione ottenuta con merito sul campo, la Cestistica Barletta sta lentamente prendendo coscienza dell'impresa maturata a Lucera. Era da tanto tempo che il basket a Barletta non dava soddisfazioni così importanti, e gli uomini del presidente Criscuoli sono riusciti in un impresa non facile. Impresa confortata anche dai numeri, che raccontano di una cavalcata trionfale, di 16 vittorie consecutive e di una difesa praticamente imperforabile. Un traguardo più che meritato per il roster biancorosso, guidato da un inesauribile Gino Degni, in grado di infondere calma ma anche tanta voglia di vincere ai propri ragazzi. È già giunto il tempo delle analisi, ma non guasta uno sguardo indietro a quel che è stato. Riviviamo le emozioni dell'immediato dopo-gara di gara 2 della finale playoff di serie C pugliese, match che ha sancito la promozione della Cestistica nella serie C nazionale. Sono 3 dei protagonisti sul parquet del Palazzetto dello Sport di Lucera a parlare ai nostri microfoni. Raccogliamo in esclusiva per Barlettalife.it le dichiarazioni del coach dauno Cristian Vigilante: «Sicuramente Barletta ha dimostrato di avere un roster più lungo e più competitivo del nostro. Noi abbiamo avuto il nostro calo, ma più che un calo abbiamo avuto una sfilza di infortuni. Domenica eravamo senza Lawrence (Jolicoeur ndr), a Lucera Padalino non doveva giocare, ha fatto un'infiltrazione perché martedì ha avuto una distorsione alla caviglia. Ho rischiato l'americano, però poi quando vai a forzare non fa male dove ti fa male, ma come è accaduto a Padalino si è strappato il femorale. A quel punto noi siamo crollati dal punto di vista mentale perché per noi lui era il faro in campo. Però posso solo ringraziare i miei ragazzi per quello che hanno fatto e per come sono andati avanti dopo l'abbandono di vari giocatori e la rinuncia all'incarico di coach Russo. Nessuno si aspettava che noi arrivassimo in finale dopo tutte quelle defezioni, invece ci abbiamo creduto. Un applauso e complimenti a Barletta. Per fortuna le tifoserie sono state correttissime, hanno incitato le proprie squadre fino alla fine. Questo deve essere lo spirito dello sport, incoraggiamento e nient'altro. Per quanto riguarda il futuro, come dicevo già precedentemente, non ho idea. Ora penso a questo campionato e poi vedremo un po' se tornare a giocare o continuare ad allenare».

Sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni del presidente della Virtus Lucera Massimo Ferosi, che ripercorre l'intera stagione dei suoi uomini e si complimenta per gli avversari per quanto mostrato in campo: «Le due partite sono due fotocopie. Noi a Barletta abbiamo sicuramente detto la nostra per 35 minuti poi due palle perse, come anche oggi, ci hanno penalizzato. Evidentemente la rotazione e la forma dei nostri giocatori è arrivata quasi al lumicino a fine campionato. Abbiamo iniziato in un modo e finito in un altro, abbiamo cambiato troppo. Ci sono dovuti adattare. Però i nostri ragazzi hanno meritato questa finale. All'inizio credevo che anche nei quarti e nelle semifinali potessero arrivare risultati difficili per noi, ma a parte contro il Terlizzi non abbiamo dato possibilità agli avversari di esprimersi al meglio. Contro il Barletta abbiamo giocato con le nostre forze, con quelle che avevamo in questo momento. Abbiamo perso anche Padalino nel momento più importante. Devo dire bravo al Barletta che ha vinto il campionato, e spero che continui nel futuro a non interrompersi nuovamente anche se le difficoltà ci sono. Dal punto di vista dell'impegno dei miei ragazzi a riadattarsi nonostante le assenze non ci sono dubbi. Però credo che da quando abbiamo scelto di avere in squadra degli americani sapevamo a cosa andavamo incontro. Il rammarico più importante che ho è di non aver potuto schierare nelle partite più importanti il quintetto più forte. La nostra stagione non si è conclusa con il mancato ritorno di Johnson dagli Stati Uniti, ma con la serie di infortuni patiti con la partita con il Castellaneta. Dopo un supplementare vinto il 5 gennario, poi abbiamo affrontato Ceglie e Fasano, e affrontare queste squadre senza Silvestri, Johnson e Padalino mi sembra difficile. Anche la finale è stato lo specchio di queste mancanze: abbiamo giocato comunque con un impegno grandissimo, ci resta il fatto che abbiamo dei '93 che stanno molto bene in campo, e questo ci fa ben sperare per il futuro. Già domenica a Barletta noi siamo arrivati in 50 ma siamo stati vicini alla vostra tifoseria senza problemi. Qui a Lucera le Forze dell'Ordine hanno voluto settori distinti perché da Barletta è arrivata davvero tanta gente. Nonostante tutto è stata un cornice stupenda. Tra l'altro mi hanno chiesto di tagliare la retina, non volevo ma poi ho ritenuto giusto far concludere questa stagione come è consuetudine».

Ultime, ma non per ultime, le dichiarazioni di coach Gino Degni, il trascinatore della Cestistica Barletta, l'uomo dei 1000 consigli, il Mourinho della pallacanestro, il guru della palla a spicchi, il valore aggiunto di una squadra composta da amici prima che da colleghi: «Quello di Lucera è stato l'epilogo di una stagione fatta veramente con la S maiuscola. I ragazzi ci hanno creduto sempre, dall'inizio sino alla fine, ma soprattutto nell'ultima fase, quella dei playoff. Tutta la squadra è rimasta concentrata fino all'ultimo e ha lavorato veramente tanto. È una grossa soddisfazione essere arrivati fino in fondo. Oltre alle prove di Chiandetti e Faletto, è un'ottima prova di tutto il collettivo, perché senza il collettivo non saremmo andati da nessuna parte. Voglio ribadire che questa squadra è stata formata in casa, composta per 9/10 da ragazzi di Barletta. Alla fine il nostro progetto che è partito 3 anni fa ci ha permesso di ottenere un grande risultato, dimostrando a tutto il circondario e a tutta la regione che quando si fanno progetti seri, alla fine ti ripagano. Sono diversi anni che bazzico sui campi. Non ricordo di questa voglia da diversi anni. Sono molto contento che siamo riusciti a trasmettere a tutte queste persone una posizione vincente ed entusiasmante. Nell'immediato si continua a lavorare in vista di un torneo a Bari. Nell'immediato si continua a lavorare perché i ragazzi devono sapere che soltanto grazie al lavoro quotidiano si arriva a qualche risultato. L'anno prossimo ci aspetta un campionato ancora più difficile: vogliamo arrivare ad essere pronti per disputare questo campionato e a misurarci con le altre squadre. Io credo che se le condizioni sono queste riusciremo a fare ancora bene».

Le retrospettive sono terminate, è giunto ora il tempo di tornare a festeggiare, di continuare ad omaggiare gli eroi di questa impresa. La Cestistica Barletta festeggerà con i propri tifosi la meritata promozione nella serie C nazionale. L'appuntamento è fissato per tutti per giovedì sera alle ore 20 con ingresso gratuito. Sarà l'ultima occasione per applaudire gli autori di questo capolavoro sportivo.
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