Politica
Sorteggio degli scrutatori: «Random.org è una bufala colossale»
Scrive Antonio Cannito: «Tra gli scrutatori ho visto bancari e baby pensionati»
Barletta - giovedì 29 maggio 2014
«La Commissione Elettorale Comunale riunitasi in seduta pubblica presso la sala riunioni del Comando di Polizia Municipale pensava di aver dato una svolta al sorteggio degli scrutatori per le Europee del 25 maggio.Per la prima volta nella storia della nostra città gli scrutatori non sono stati scelti dalla politica o dai partiti ma da un sistema denominato Software RANDOM.ORG». Scrive, non senza indignazione, Antonio Cannito, che torna a incidere su un argomento che ha tenuto banco nei momenti precedenti le elezioni: il sorteggio degli scrutatori.
«Soddisfatti tutti di questa scelta, il sindaco, i consiglieri della commissione ed i dirigenti dell'ufficio elettorale. Tutti felici e contenti per aver applicato questo metodo – continua - Fantastico! Poi ci diranno quanto è costato! Il Random.org selezionava le categorie: una riguardava i disoccupati iscritti al centro impiego, la seconda gli studenti inoccupati ed il terzo gli iscritti all'albo degli scrutatori. Ognuna delle tre categorie ha visto sorteggiare 130 scrutatori con altrettante riserve. Perfetto! Il metodo utilizzato già in altri comuni e analizzato e sperimentato per la prima volta ha permesso di evitare scelte condizionate da quella maledetta politica che non fa altro che fare danni. Sublime!
Ma siamo davvero sicuri che in questo la politica ed i partiti facciano danni? Credo che con il Software Random.org ne abbia fatti molti di più! Il Random.org che mi piace tanto pronunciare è una bufala colossale! Se per la prima e seconda categoria potrebbe anche andare bene (ma è tutto da verificare) per la terza categoria no! Il Random non tiene conto della situazione economica e patrimoniale degli iscritti all'albo degli scrutatori, ne scaturisce che il "sistema" fa acqua da tutte le parti. È vero, è un diritto quello di essere iscritto all'albo degli scrutatori ma se con questo metodo si dovevano "favorire" le persone in difficoltà economiche questo non è successo.
Tra le sezioni, a scrutinare vi erano dipendenti regolarmente assunti presso aziende e strutture locali e che percepiscono regolari e puntuali emolumenti, tra gli scrutatori ho visto bancari, commercialisti, benestanti e baby pensionati! Se vogliamo favorire le persone poco abbienti il sistema deve essere rivisto, non si può premiare e "sorteggiare" gente che vive dignitosamente e che indegnamente specula qualche spicciolo a discapito dei tanti ragazzi studenti inoccupati che pesano sul bilancio familiare già tanto precario, dei disoccupati, degli ex operai che hanno perso il lavoro per cause non a loro imputabili.
Quindi, cara Commissione, sindaco e dirigenti, c'è poco da essere allegri felici e contenti, questo software premia solo chi può già portare a casa la spesa quotidiana».
«Soddisfatti tutti di questa scelta, il sindaco, i consiglieri della commissione ed i dirigenti dell'ufficio elettorale. Tutti felici e contenti per aver applicato questo metodo – continua - Fantastico! Poi ci diranno quanto è costato! Il Random.org selezionava le categorie: una riguardava i disoccupati iscritti al centro impiego, la seconda gli studenti inoccupati ed il terzo gli iscritti all'albo degli scrutatori. Ognuna delle tre categorie ha visto sorteggiare 130 scrutatori con altrettante riserve. Perfetto! Il metodo utilizzato già in altri comuni e analizzato e sperimentato per la prima volta ha permesso di evitare scelte condizionate da quella maledetta politica che non fa altro che fare danni. Sublime!
Ma siamo davvero sicuri che in questo la politica ed i partiti facciano danni? Credo che con il Software Random.org ne abbia fatti molti di più! Il Random.org che mi piace tanto pronunciare è una bufala colossale! Se per la prima e seconda categoria potrebbe anche andare bene (ma è tutto da verificare) per la terza categoria no! Il Random non tiene conto della situazione economica e patrimoniale degli iscritti all'albo degli scrutatori, ne scaturisce che il "sistema" fa acqua da tutte le parti. È vero, è un diritto quello di essere iscritto all'albo degli scrutatori ma se con questo metodo si dovevano "favorire" le persone in difficoltà economiche questo non è successo.
Tra le sezioni, a scrutinare vi erano dipendenti regolarmente assunti presso aziende e strutture locali e che percepiscono regolari e puntuali emolumenti, tra gli scrutatori ho visto bancari, commercialisti, benestanti e baby pensionati! Se vogliamo favorire le persone poco abbienti il sistema deve essere rivisto, non si può premiare e "sorteggiare" gente che vive dignitosamente e che indegnamente specula qualche spicciolo a discapito dei tanti ragazzi studenti inoccupati che pesano sul bilancio familiare già tanto precario, dei disoccupati, degli ex operai che hanno perso il lavoro per cause non a loro imputabili.
Quindi, cara Commissione, sindaco e dirigenti, c'è poco da essere allegri felici e contenti, questo software premia solo chi può già portare a casa la spesa quotidiana».