«Quello stemma non ci appartiene»

Quello stemma non ci appartiene. Lo abbiamo detto il 16 giugno 2010 e qualche "furbetto con interessi nel quartierino (elettorale) barlettano" ci aveva tacciati di essere dissacratori e di non avere altro cui pensare. Oggi, finalmente, qualcuno molto più importante e imponente di noi piccoli campanilisti di paese, si accorge che avevamo proprio ragione. Quello Stemma insignificante, dai colori giallo/rosso, non viene più usato neanche per promuovere gli eventi istituzionali patrocinati e pagati dalla Provincia Barletta-Andria-Trani.

Primo esempio: su tutto il materiale promozionale e pubblicitario dell'importante manifestazione "Calici di Stelle 2010", che quest'anno vede protagoniste le città di Lecce e di Trani, mentre lo stemma della Provincia di Lecce, guarda caso con i colori identici a quelli della Provincia Barletta-Andria-Trani (giallo e rosso) viene impresso su tutto il materiale promozionale, la Bat viene semplicemente rappresentata dalla scritta "Provincia BAT", anche sui maggiori quotidiani nazionali.
Se nel caso di Calici di Stelle questo sicuramente è dovuto al fatto che stampando entrambi gli stemmi, pressoché identici, ci sarebbe stata una confusione ridicola, così non è per il "cartellone" estivo, sostenuto e pagato dalla sesta provincia pugliese.Anche in questo caso la Sesta Provincia Bat viene rappresentata con la scritta "Provincia di Barletta-Andria-Trani", senza la rappresentazione di alcuno stemma né tantomeno di quello "prescelto". Non possiamo pensare a due "distrazioni" anche perché, se così fosse, bisognerebbe licenziare immediatamente coloro che si sono occupati della promozione degli eventi e che avrebbero dovuto promuovere il nostro territorio, quindi l'unica spiegazione è che nessuno vuole usare quello stemma ambiguo ed insignificante che noi continuiamo a contestare, a giusta ragione.

Alla luce di quanto sopra invitiamo il Presidente della Bat e l'intero Consiglio Provinciale ad approvare uno stemma che possa rappresentare degnamente il nostro territorio, senza equivoci e senza l'umiliazione di doversi vergognare di usarlo anche per le manifestazioni ufficiali, scegliendolo tra quelli partecipanti al Bando Pubblico e da noi condiviso.