Territorio
Qualità dell'aria e inquinamento, adesso parla il cittadino
Incontro pubblico promosso dal Comitato "Operazione aria pulita Bat"
Barletta - lunedì 12 ottobre 2015
11.37
Nel pomeriggio di sabato, presso l'Ipanema, si è tenuto un incontro aperto alla cittadinanza fortemente voluto dal Comitato Operazione Aria Pulita Bat per discutere di questioni inerenti l'ambiente e la salute di tutti i cittadini. Tale incontro è stato presieduto dall'avvocato Michele Cianci, presidente del comitato spontaneo, con la presenza del consigliere regionale barlettano Filippo Caracciolo, il presidente della provincia Bat Francesco Spina e l'assessore all'ambiente di Barletta Irene Pisicchio. Assente invece il sindaco che, sppure invitato, a causa di alcuni impegni, non ha potuto partecipare. Oltre ad aver invitato alla "riunione pubblica" le massime istituzioni, il Comitato aveva richiesto la presenza delle aziende Timac e Buzzi Unicem affinché potessero in prima persona intervenire. Ma di loro, nessuna traccia.
Al contrario, chi ha accettato con estremo entusiasmo tale invito è stata la cittadinanza barlettana. La maggior parte delle argomentazioni presentate dai cittadini sono state valide e fondate, in quanto ciò che più preoccupa tutti noi è il nostro benessere. La paura e il timore delle possibili conseguenze che si potrebbero verificare in seguito all'abbattimento della ciminiera della Cementeria non immobilizzano, al contrario, spingono ad agire.
Una parte dei cittadini presenti all'evento erano concordi nell'affermare che la scelta di demolire la ciminiera è senza dubbio una "pessima idea". Tale costruzione, infatti, sarebbe un simbolo della nostra città, un vero e proprio monumento industriale che non crea nessun impatto visivo ambientale, in quanto le vicine costruzioni sono altrettanto alte e imponenti. La ciminiera non è più in uso da diversi anni, dunque – si chiede uno dei cittadini presenti - quale sarebbe l'utilità dell'abbattimento?
L'altra parte della cittadinanza è al contrario favorevole all'azione di demolizione. Ciò che richiedono è "semplicemente" un'attenzione maggiore rispetto a tutte le precauzioni indispensabili. A preoccuparsi maggiormente sono senza alcun dubbio coloro i quali risiedono nelle vicinanze dello stabilimento.
«La verità è che siamo indignati dal modo in cui si sta gestendo tale faccenda, non ci fidiamo più di nessuno. Ho due figli piccoli e ho paura per la loro salute». A parlare è un padre di famiglia, fortemente preoccupato delle polveri che potrebbero, in seguito ai lavori di demolizione, raggiungere la sua abitazione in Via Rizzitelli.
Ad essere turbati e sdegnati sono anche gli alunni e gli insegnanti del Liceo Classico "A. Casardi" sito in via Ferdinando D'Aragona. Durante l'incontro, si è fatta davvero sentire la loro presenza, poiché fieri delle loro argomentazioni non hanno avuto timore di esporle. Legati da un rapporto di figliolanza con le numerose scuole collocate in quell'aria: la scuola media "Giuseppe De Nittis", la scuola elementare "Niccolò Fraggianni", i rappresentanti del Liceo Casardi hanno proposto "l'imprigionamento della ciminiera in una campana di vetro" durante tutto il periodo in cui si effettueranno i lavori di smantellamento. Solo così sarà possibile salvaguardare la salute di tutti cittadini, in modo che nessuno «ci abbia sulla coscienza». Nonostante, dunque, i pareri discordanti, tutta la cittadinanza barlettana sarà sicuramente concorde nell'affermare che occorre unire le forze per tutelare il nostro ambiente e la nostra salute, sempre con spirito critico rispetto a quanto accade intorno a noi.
Al contrario, chi ha accettato con estremo entusiasmo tale invito è stata la cittadinanza barlettana. La maggior parte delle argomentazioni presentate dai cittadini sono state valide e fondate, in quanto ciò che più preoccupa tutti noi è il nostro benessere. La paura e il timore delle possibili conseguenze che si potrebbero verificare in seguito all'abbattimento della ciminiera della Cementeria non immobilizzano, al contrario, spingono ad agire.
Una parte dei cittadini presenti all'evento erano concordi nell'affermare che la scelta di demolire la ciminiera è senza dubbio una "pessima idea". Tale costruzione, infatti, sarebbe un simbolo della nostra città, un vero e proprio monumento industriale che non crea nessun impatto visivo ambientale, in quanto le vicine costruzioni sono altrettanto alte e imponenti. La ciminiera non è più in uso da diversi anni, dunque – si chiede uno dei cittadini presenti - quale sarebbe l'utilità dell'abbattimento?
L'altra parte della cittadinanza è al contrario favorevole all'azione di demolizione. Ciò che richiedono è "semplicemente" un'attenzione maggiore rispetto a tutte le precauzioni indispensabili. A preoccuparsi maggiormente sono senza alcun dubbio coloro i quali risiedono nelle vicinanze dello stabilimento.
«La verità è che siamo indignati dal modo in cui si sta gestendo tale faccenda, non ci fidiamo più di nessuno. Ho due figli piccoli e ho paura per la loro salute». A parlare è un padre di famiglia, fortemente preoccupato delle polveri che potrebbero, in seguito ai lavori di demolizione, raggiungere la sua abitazione in Via Rizzitelli.
Ad essere turbati e sdegnati sono anche gli alunni e gli insegnanti del Liceo Classico "A. Casardi" sito in via Ferdinando D'Aragona. Durante l'incontro, si è fatta davvero sentire la loro presenza, poiché fieri delle loro argomentazioni non hanno avuto timore di esporle. Legati da un rapporto di figliolanza con le numerose scuole collocate in quell'aria: la scuola media "Giuseppe De Nittis", la scuola elementare "Niccolò Fraggianni", i rappresentanti del Liceo Casardi hanno proposto "l'imprigionamento della ciminiera in una campana di vetro" durante tutto il periodo in cui si effettueranno i lavori di smantellamento. Solo così sarà possibile salvaguardare la salute di tutti cittadini, in modo che nessuno «ci abbia sulla coscienza». Nonostante, dunque, i pareri discordanti, tutta la cittadinanza barlettana sarà sicuramente concorde nell'affermare che occorre unire le forze per tutelare il nostro ambiente e la nostra salute, sempre con spirito critico rispetto a quanto accade intorno a noi.