Bandi e concorsi
Lo sportello dei vigili del fuoco, non quelli famosi di Viggiù, è a disposizione nella Prefettura BT
Sesta provincia pugliese rissosa e parolaia. Il concorso fantasma dovrà essere seguito con grande attenzione
BAT - martedì 18 gennaio 2011
Che, oltre a fornire informazioni ai cittadini, spengano le fiamme pronte a divampare sulla rissosa e parolaia sesta provincia pugliese, perché per i fatti potrebbe essere necessaria ben altra cosa, dal momento che appare abbastanza presente un sorta di attività, dettata da un impulso quasi da piromane, pronto ad attizzare "I fuochi del Basento" narrati da Raffaele Nigro. Un esempio è offerto dal concorso, indetto dalla BT, appellato fantasma, che ha assunto poi le sembianze del vivente, allorquando il coraggio di due giovani donne del nostro Sud è riuscito a porre, sul binario della legalità, un atto amministrativo che, presumibilmente, «si è ritrovato per un selva oscura, che la diritta via era smarrita» di memoria dantesca, a cui si sono uniti altri cittadini per dare il loro contributo a riportare quanto denunciato nell'alveo della normalità.
L'immediata riflessione investe un aspetto della vicenda abbastanza anomalo ossia come è potuto accadere che tale vicenda amministrativa non sia stata bloccata sul nascere, contando su una sorta di sfida lanciata verso i cittadini, favorita da un silenzio inaccettabile e tenuta al riparo anche dai mass-media di una certa importanza a livello nazionale della serie che "i panni sporchi si lavano in casa": un'abitudine da sostituire con quello del lavaggio in una lavanderia pubblica. La politica, in merito all'accadimento, non si è scandalizzata più di tanto, non impegnandosi poi in una campagna dai toni alti per una moralizzazione incisiva degli apparati pubblici, ormai sotto i colpi, per ora non pesanti, del ritenuto rimedio miracolistico della privatizzazione da non confondersi con le liberalizzazioni, che sono tutt'altra cosa. Il concorso fantasma dovrà essere seguito con grande attenzione, indistintamente, da tutti sino a quell' alba, in cui sparirà in maniera definitiva, senza lasciare tracce della sua apparizione.
L'immediata riflessione investe un aspetto della vicenda abbastanza anomalo ossia come è potuto accadere che tale vicenda amministrativa non sia stata bloccata sul nascere, contando su una sorta di sfida lanciata verso i cittadini, favorita da un silenzio inaccettabile e tenuta al riparo anche dai mass-media di una certa importanza a livello nazionale della serie che "i panni sporchi si lavano in casa": un'abitudine da sostituire con quello del lavaggio in una lavanderia pubblica. La politica, in merito all'accadimento, non si è scandalizzata più di tanto, non impegnandosi poi in una campagna dai toni alti per una moralizzazione incisiva degli apparati pubblici, ormai sotto i colpi, per ora non pesanti, del ritenuto rimedio miracolistico della privatizzazione da non confondersi con le liberalizzazioni, che sono tutt'altra cosa. Il concorso fantasma dovrà essere seguito con grande attenzione, indistintamente, da tutti sino a quell' alba, in cui sparirà in maniera definitiva, senza lasciare tracce della sua apparizione.