Maffei conferenza Eco dei Rifiuti
Maffei conferenza Eco dei Rifiuti
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L’Eco dei Rifiuti: una voce che risuona nella coscienza di tutti i cittadini

Terminate a Barletta le iniziative per la settimana europea sulla riduzione dei rifiuti. Proposte e approfondimenti nel convegno presso l'Arci "Cafiero"

La corretta pratica della raccolta differenziata, l'autoproduzione, la riduzione dei rifiuti e il loro riuso creativo sono stati al centro di una serie di incontri, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Il progetto è stato realizzato da EcoMastri, un giovane gruppo nato dall'idea di Riccardo Di Chio, Rosanna Gissi e Michelina Rociola che si interessa di ecologia ed ecosostenibilità, in collaborazione con l'Arci Barletta, nella cui sede l'iniziativa ha avuto luogo.

Che bilancio fate di questa settimana di incontri e quale sarà il percorso del vostro gruppo EcoMastri?
"Il bilancio è sicuramente positivo. I workshop hanno avuto un'ottima partecipazione. Sono state presenti persone di tutte le età, che si sono cimentate nelle attività proposte. Domenica 20 novembre abbiamo incominciato con un incontro dedicato a piccoli accorgimenti per una corretta raccolta differenziata. Nella serata di mercoledì sull'autoproduzione e la riduzione di imballaggi, molta gente ha avuto la possibilità di conoscere per la prima volta alcune azioni semplici e rispettose dell'ambiente, mentre nella serata di sabato sul riuso creativo, è stato possibile realizzare numerose idee artistiche e produrre così, da materiali di scarto, oggetti di vario genere, come gioielli e accessori per la casa. Con EcoMastri, è partito un progetto, coltivato già da alcuni anni. Abbiamo trovato un ottimo appoggio nell'Arci, che ha contribuito alla realizzazione di questo primo ciclo di iniziative. L'auspicio ovviamente è di poter proseguire con altri appuntamenti sempre più estesi".

Anche Carmine Doronzo, consigliere comunale, a nome dell'Arci, ha espresso soddisfazione per l'iniziativa: "Siamo soddisfatti della larga partecipazione. Penso possa essere l'inizio di un processo di consumo critico, che risulterà sempre più importante nella vita di tutti i giorni, soprattutto in un periodo di crisi come questo, dove risulta sempre più importante fare di necessità virtù".

A concludere gli appuntamenti, nella serata di domenica, è stato un seminario sul ciclo integrato dei rifiuti. Presenti quali relatori il geologo Ruggiero Dellisanti, il presidente della Bar.S.A. Vittorio Dibitonto e il sindaco Nicola Maffei, e come moderatore dell'incontro il giornalista de "La Gazzetta del Mezzogiorno" Pino Curci.

Il prof. Dellisanti ha illustrato la situazione della raccolta differenziata in Puglia: la nostra regione è passata da una quota del 14,35% nel 2008, al 18,07% del 2011. Valori ancora molto lontani da quelli imposti dal D.Lgs. 152 del 2006, che prevedeva per il 2008 il 45% di raccolta differenziata, fino ad arrivare al 65% nel 2011. In particolare a Barletta si è passati dal 20,26% del 2008 al 22,92% dell'anno in corso, con una diminuzione dei rifiuti mensili pro capite da 46,67 kg a 44,76 Kg. Nel complesso la situazione non si può considerare brillante, tanto da doverci aspettare un inevitabile aumento della TARSU, la tassa comunale sui rifiuti. Ma Dellisanti ha ribadito, come punto fermo del suo intervento, che raggiungere un ottimo livello di raccolta differenziata è possibile: dimostrazione è il bacino ATO Brindisi 2, che è passato dal 5% del 2008 al 43% del 2011. A tale proposito ha sottolineato l'importanza delle scuole, come luoghi di sensibilizzazione su queste tematiche. Esempio è il progetto "Classe Riciclona", da lui condotto all'ITC "Cassandro", che ha visto incrementare concretamente nella zona il livello di raccolta differenziata.

Il sindaco Maffei ha evidenziato come molte utenze commerciali non pratichino in alcun modo la differenziata e penalizzino così il buon andamento della raccolta, mostrando un'apertura alla possibilità di poter sanzionare tali soggetti, ma ribadendo comunque che per tale sistema bisogna far riferimento ad un soggetto di controllo, riconducibile alla magistratura. Ha ricordato inoltre che la TARSU a Barletta ha subito solo piccoli rincari, e che è coperta per il 33% dal comune, aggiungendo poi che l'amministrazione comunale è disponibile a sposare nuove iniziative, come ad esempio l'inserimento di microchip nelle buste per detassare chi differenzia il rifiuto. Maffei ha inoltre fatto presente che è stata inviata la richiesta di rimodulazione del bacino ATO sulla nuova provincia di Barletta-Andria-Trani (al momento rientra ancora nel bacino Bari 1) e la conseguente approvazione di un piano d'ambito, che porterebbe a Barletta impianti di prima selezione dei rifiuti.

Il presidente della Bar.S.A. Dibitonto, dopo aver sottolineato come la società abbia chiuso in positivo il bilancio 2010, ha marcato l'attenzione sul comportamento dei cittadini, che a suo giudizio non è molto diligente nei confronti degli spazi urbani. La raccolta umido dovrebbe pesare in generale del 40% sul totale dei rifiuti, invece si attesta attualmente attorno al 13%. Quest'ultima, secondo Dibitonto, è stata estesa in via sperimentale a solo un terzo della città, a causa delle risorse limitate, perciò, sarebbe auspicabile, come già avvenuto nel nord Italia, che le aziende di gestione dei rifiuti si fondino tra loro per acquisire una maggiore capacità d'azione, che si quotino in borsa e producano un maggior numero di utili.

Tra gli interventi nel dibattito finale, Vincenzo Spina (Forum dell'Acqua) ha sollevato la questione sul perché non sia ancora avvenuto il passaggio dalla tassa alla tariffa, con la quale si pagherebbe in base alla quantità di rifiuti prodotti. Il sindaco ha risposto affermando che questa trasformazione attualmente graverebbe sulle tasche dei cittadini, aumentando la TARSU fino al 50%. Spina ha poi contestato la posizione di Dibitonto esponendo l'idea di una società di gestione pubblica, partecipata dai cittadini. Tra i presenti al seminario infatti è emersa la volontà che un'azienda come la Bar.S.A. guardi più alla sua utilità sociale, e non solo alla sua solidità economica. Gli EcoMastri hanno ribadito nuovamente la grande funzionalità, in senso informativo e formativo, dei progetti nelle scuole su questi temi, che come ha aggiunto il prof. Dellisanti, sono un investimento per l'abbattimento degli stessi costi della raccolta differenziata.

Geologo Dellisanti, a conclusione di questo importante seminario, ci può dire qual è la situazione delle aree destinate a discarica nella sesta provincia pugliese e quali sono le ripercussioni visibili?
"La situazione è tragica. Posso portare due esempi: sul nostro territorio abbiamo la presenza di una discarica di rifiuti speciali a Canosa di Puglia, e della vecchia discarica di San Procopio nel territorio di Barletta, una bomba ecologica che perde percolato e preoccupa per la presenza di rifiuti di vario genere bruciati e raccolti insieme in maniera sconsiderata negli anni '70. Bisogna fare attenzione anche alle nuove discariche che, vanno bene se realizzate fedelmente ai progetti, ma allarmano nel momento in cui, come è capitato, vengono coinvolte in traffici illegali di rifiuti, che occultano così la reale natura dei materiali conferiti in discarica".

Sono certamente tanti gli spunti di riflessione che questa serata ha dato, ricordando a tutti come ci sia ancora molto da fare in materia di rifiuti per raggiungere i livelli di civiltà presenti in Europa. E' necessario dunque agire non solo sotto il profilo pratico, ma anche e soprattutto sotto il profilo culturale. Perché questa, riprendendo le intelligenti parole del geologo Dellisanti, "è una questione di educazione, coscienza e conoscenza".
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