Eventi
Giorno della Memoria, «Barletta è una città antifascista»
Medaglie alla memoria consegnate ai familiari di cinque militari barlettani deportati nei lager nazisti
Barletta - lunedì 27 gennaio 2020
13.05 Comunicato Stampa
"Noi abbiamo il dovere, sia come responsabili istituzionali sia come persone, di porre in essere tutte le iniziative finalizzate a ricordare che la "bestia umana" della ferocia e della barbarie è sempre pronta in qualsiasi momento a negare i diritti derivanti dalla libertà e dalla democrazia e proprio la nostra democrazia dobbiamo difenderla tutti i giorni combattendo l'indifferenza e il perdurante negazionismo".
Questo il messaggio del sindaco Cosimo Cannito intervenuto alla celebrazione del "Giorno della Memoria" celebrata dall'Amministrazione comunale, d'intesa con la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Barletta Andria Trani, tenutasi questa mattina presso il Castello.
Il Prefetto Valiante, nel corso del suo intervento, si è detto onorato di commemorare il Giorno della Memoria proprio nella Città di Barletta, dove il 12 settembre del 1943 10 vigili urbani e 2 netturbini furono barbaramente trucidati dalle truppe naziste, in una delle pagine più brutali della storia di questo territorio, ricordata come "Eccidio di Barletta". Il Prefetto ha ribadito come la Memoria rappresenti una preziosa occasione per riflettere pubblicamente sul passato e per progettare meglio il futuro e come la riflessione sulla shoah possa diventare una riflessione sulla negazione dei diritti, dunque una riflessione sulla attualità, sulle discriminazioni e sulle intolleranze. "La conoscenza del passato serve ad avere una visione critica del presente ed responsabilizzarci per il futuro" ha dichiarato il Prefetto, che ha poi citato i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Oscad, l'Osservatorio interforze per la sicurezza contro gli atti discriminatori, secondo cui nel 2019 si sono registrati 969 reati che hanno a che fare con razzismo, identità di genere e disabilità. Il Prefetto ha anche rimarcato "il deplorevole gesto di qualche sconsiderato che, qualche giorno fa, ha deturpato proprio con una svastica il torrione medievale del campanile della Cattedrale di Andria, luogo simbolo della coscienza cristiana e riferimento valoriale del popolo di questo territorio. Di fronte a ciò è necessario consolidare i principi fondanti della nostra Costituzione: la democrazia, lo stato di diritto, libertà, tolleranza, pace, eguaglianza, serena convivenza, sui quali abbiamo riedificato l'Europa ed il nostro Paese dalle macerie della seconda guerra mondiale".
Dopo il saluto istituzionale del Prefetto Maurizio Valiante, si sono susseguiti gli interventi del sindaco, del dirigente del liceo Classico Lagrasta, di Ugo Villani, Professore emerito di diritto internazionale dell'Università degli Studi di Bari e di Luigi Dicuonzo, Responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta.
"Con emozione partecipo a questa giornata – ha continuato il primo cittadino - come sindaco e come persona che ha sempre creduto nei valori dell'antifascismo. La nostra è una città antifascista e lo confermeremo dopodomani in Consiglio comunale quando approveremo una mozione che iscrive Barletta nell'elenco delle città antifasciste voluto dalla città di Stazzema. Questo atto significativo segue di poco il conferimento della cittadinanza onoraria alla sen. Liliana Segre che oggi è costretta a vivere sotto scorta. I testimoni di eventi così tragici stanno scomparendo per motivi di età, per questo noi dobbiamo prendere il loro posto e proseguire nella loro opera di ricordo e di memoria di una tragedia immane che non è di parte ma che riguarda tutta l'umanità."
Emozionanti gli interventi di alcuni studenti che hanno ricordato con propri lavori le terribili esperienze di chi ha vissuto la shoà lasciando sconvolgenti testimonianze.
Ai familiari di cinque militari barlettani deportati ed internati nei lager nazisti sono state consegnate le medaglie d'onore alla memoria. In conclusione della cerimonia si è proceduto all'accensione del candelabro a sette braccia Menorah, simbolo della religione ebraica.
Questo il messaggio del sindaco Cosimo Cannito intervenuto alla celebrazione del "Giorno della Memoria" celebrata dall'Amministrazione comunale, d'intesa con la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Barletta Andria Trani, tenutasi questa mattina presso il Castello.
Il Prefetto Valiante, nel corso del suo intervento, si è detto onorato di commemorare il Giorno della Memoria proprio nella Città di Barletta, dove il 12 settembre del 1943 10 vigili urbani e 2 netturbini furono barbaramente trucidati dalle truppe naziste, in una delle pagine più brutali della storia di questo territorio, ricordata come "Eccidio di Barletta". Il Prefetto ha ribadito come la Memoria rappresenti una preziosa occasione per riflettere pubblicamente sul passato e per progettare meglio il futuro e come la riflessione sulla shoah possa diventare una riflessione sulla negazione dei diritti, dunque una riflessione sulla attualità, sulle discriminazioni e sulle intolleranze. "La conoscenza del passato serve ad avere una visione critica del presente ed responsabilizzarci per il futuro" ha dichiarato il Prefetto, che ha poi citato i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Oscad, l'Osservatorio interforze per la sicurezza contro gli atti discriminatori, secondo cui nel 2019 si sono registrati 969 reati che hanno a che fare con razzismo, identità di genere e disabilità. Il Prefetto ha anche rimarcato "il deplorevole gesto di qualche sconsiderato che, qualche giorno fa, ha deturpato proprio con una svastica il torrione medievale del campanile della Cattedrale di Andria, luogo simbolo della coscienza cristiana e riferimento valoriale del popolo di questo territorio. Di fronte a ciò è necessario consolidare i principi fondanti della nostra Costituzione: la democrazia, lo stato di diritto, libertà, tolleranza, pace, eguaglianza, serena convivenza, sui quali abbiamo riedificato l'Europa ed il nostro Paese dalle macerie della seconda guerra mondiale".
Dopo il saluto istituzionale del Prefetto Maurizio Valiante, si sono susseguiti gli interventi del sindaco, del dirigente del liceo Classico Lagrasta, di Ugo Villani, Professore emerito di diritto internazionale dell'Università degli Studi di Bari e di Luigi Dicuonzo, Responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta.
"Con emozione partecipo a questa giornata – ha continuato il primo cittadino - come sindaco e come persona che ha sempre creduto nei valori dell'antifascismo. La nostra è una città antifascista e lo confermeremo dopodomani in Consiglio comunale quando approveremo una mozione che iscrive Barletta nell'elenco delle città antifasciste voluto dalla città di Stazzema. Questo atto significativo segue di poco il conferimento della cittadinanza onoraria alla sen. Liliana Segre che oggi è costretta a vivere sotto scorta. I testimoni di eventi così tragici stanno scomparendo per motivi di età, per questo noi dobbiamo prendere il loro posto e proseguire nella loro opera di ricordo e di memoria di una tragedia immane che non è di parte ma che riguarda tutta l'umanità."
Emozionanti gli interventi di alcuni studenti che hanno ricordato con propri lavori le terribili esperienze di chi ha vissuto la shoà lasciando sconvolgenti testimonianze.
Ai familiari di cinque militari barlettani deportati ed internati nei lager nazisti sono state consegnate le medaglie d'onore alla memoria. In conclusione della cerimonia si è proceduto all'accensione del candelabro a sette braccia Menorah, simbolo della religione ebraica.