Eventi
Giorno della memoria: a Barletta la celebrazione con la tradizionale accensione la Menorah
È intervenuto il Commissario Straordinario Alecci
Barletta - giovedì 27 gennaio 2022
18.13 Comunicato Stampa
Oggi, "Giorno della Memoria" la Città di Barletta ha doverosamente ricordato l'orrore della Shoah e le vittime delle persecuzioni razziali per mano nazifascista. Due i momenti programmati dall'Amministrazione comunale.
Il primo appuntamento stamane, nella piazza d'armi del Castello, dove le Autorità religiose, civili e militari con le Associazioni d'Arma si sono radunate per assistere alla tradizionale accensione della Menorah, il candelabro ebraico a sette bracci. Il coronamento del simbolico gesto è stato affidato al Commissario Straordinario Francesco Alecci, preceduto da due studenti della delegazione di terze classi degli Istituti di scuola secondaria di 1° grado invitati alla cerimonia a cura dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, rappresentato dal Responsabile, Luigi Dicuonzo.
A seguire, nella Sala Rossa "Vittorio Palumbieri" del Castello, dopo il saluto dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, del Commissario Straordinario Francesco Alecci e della Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali dell'Ente Civico, Santa Scommegna, si è tenuta la presentazione del volume "Barletta: percorsi di Memoria. Dagli anni Venti al Settembre 1943, alla Resistenza, al Dopoguerra". La pubblicazione, consegnata simbolicamente ad alcuni studenti presenti, costituisce il primo approdo del Protocollo d'Intesa siglato tra il Comune di Barletta e l'ANPI, la Associazione Nazionale Partigiani di Italia BAT che ha perfezionato il progetto in stretta collaborazione con l'IPSAIC, l'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e della Italia Contemporanea di Bari.
L'opera editoriale a più mani, firmata dal Presidente Onorario dell'ANPI BAT Roberto Tarantino, dal ricercatore IPSAIC Massimiliano Desiante, da Michelangelo Filannino, Giovanni Sardaro e Luisa Filannino, conduce il lettore in un percorso ideale degli anni che vanno dall'ascesa del fascismo alle vicende che travolsero Barletta nel 1943, dal contributo dei barlettani alla Resistenza fino alla generosa accoglienza, nel dopoguerra, di numerosi profughi. Le pagine, corredate da numerose immagini, si prefiggono l'obiettivo di "Costituire un contributo, a disposizione dei docenti, alla trasmissione ai ragazzi del patrimonio ideale e morale delle donne e degli uomini che condussero l'Italia alla libertà e alla democrazia".
«Questo volume – sottolinea il Commissario Straordinario Alecci nelle prefazione – è importante perché ci dimostra che la nostra storia, quella di Barletta, della Puglia, del Meridione e dell'Italia intera è stata costruita nei suoi traguardi positivi con le sofferenze, con le privazioni e con le lotte: passaggi obbligati, strade tortuose e viscide, realtà quotidiane sconnesse e brutte che però al termine di anni aspri e cattivi hanno portato chiarezza, nitore, trasparenza e libertà, il cui profumo ancora oggi annusiamo nelle nostra vita sociale per quanto complicata e controversa». Epilogo della ricorrenza l'unanime invito rivolto alle generazioni più giovani a coltivare e tutelare la memoria di chi ha energicamente lottato sino al più alto sacrificio individuale per mantenere vivi i valori fondanti che tutt'oggi sostengono la vita democratica del Paese, improntata sui principi universali di libertà, di pace e solidarietà.
Il primo appuntamento stamane, nella piazza d'armi del Castello, dove le Autorità religiose, civili e militari con le Associazioni d'Arma si sono radunate per assistere alla tradizionale accensione della Menorah, il candelabro ebraico a sette bracci. Il coronamento del simbolico gesto è stato affidato al Commissario Straordinario Francesco Alecci, preceduto da due studenti della delegazione di terze classi degli Istituti di scuola secondaria di 1° grado invitati alla cerimonia a cura dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, rappresentato dal Responsabile, Luigi Dicuonzo.
A seguire, nella Sala Rossa "Vittorio Palumbieri" del Castello, dopo il saluto dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, del Commissario Straordinario Francesco Alecci e della Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali dell'Ente Civico, Santa Scommegna, si è tenuta la presentazione del volume "Barletta: percorsi di Memoria. Dagli anni Venti al Settembre 1943, alla Resistenza, al Dopoguerra". La pubblicazione, consegnata simbolicamente ad alcuni studenti presenti, costituisce il primo approdo del Protocollo d'Intesa siglato tra il Comune di Barletta e l'ANPI, la Associazione Nazionale Partigiani di Italia BAT che ha perfezionato il progetto in stretta collaborazione con l'IPSAIC, l'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e della Italia Contemporanea di Bari.
L'opera editoriale a più mani, firmata dal Presidente Onorario dell'ANPI BAT Roberto Tarantino, dal ricercatore IPSAIC Massimiliano Desiante, da Michelangelo Filannino, Giovanni Sardaro e Luisa Filannino, conduce il lettore in un percorso ideale degli anni che vanno dall'ascesa del fascismo alle vicende che travolsero Barletta nel 1943, dal contributo dei barlettani alla Resistenza fino alla generosa accoglienza, nel dopoguerra, di numerosi profughi. Le pagine, corredate da numerose immagini, si prefiggono l'obiettivo di "Costituire un contributo, a disposizione dei docenti, alla trasmissione ai ragazzi del patrimonio ideale e morale delle donne e degli uomini che condussero l'Italia alla libertà e alla democrazia".
«Questo volume – sottolinea il Commissario Straordinario Alecci nelle prefazione – è importante perché ci dimostra che la nostra storia, quella di Barletta, della Puglia, del Meridione e dell'Italia intera è stata costruita nei suoi traguardi positivi con le sofferenze, con le privazioni e con le lotte: passaggi obbligati, strade tortuose e viscide, realtà quotidiane sconnesse e brutte che però al termine di anni aspri e cattivi hanno portato chiarezza, nitore, trasparenza e libertà, il cui profumo ancora oggi annusiamo nelle nostra vita sociale per quanto complicata e controversa». Epilogo della ricorrenza l'unanime invito rivolto alle generazioni più giovani a coltivare e tutelare la memoria di chi ha energicamente lottato sino al più alto sacrificio individuale per mantenere vivi i valori fondanti che tutt'oggi sostengono la vita democratica del Paese, improntata sui principi universali di libertà, di pace e solidarietà.