La città
Educazione e buone pratiche, il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli a Barletta
Bisogna abbattere tutte le barriere, anche quelle della comunicazione
Barletta - martedì 28 marzo 2023
10.48
«Bisogna abbattere tutte le barriere, anche quelle della comunicazione». Il messaggio che il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli ha lanciato dall'istituto comprensivo Giovanni Paolo II di Barletta è rivolto a tutti i componenti del mondo della scuola, ma anche alle famiglie e ai semplici cittadini. Il luogo scelto dal Ministro per avviare una visita che, nella provincia Bat l'ha portata anche ad Andria e Trani, non è assolutamente casuale. Il comprensivo "Giovanni Paolo II" di via dei Pini è sede di un progetto che prevede l'insegnamento della lingua dei segni a partire dalla scuola primaria.
«Questa è una scuola inclusiva - ha evidenziato il Ministro - la lingua dei segni qui viene insegnata a tutti i bambini perchè è un patrimonio che va condiviso. Bisogna abbattere le barriere creando un'accessibilità universale. Dobbiamo attrezzarci per raggiungere questo obiettivo coinvolgendo soprattutto i più piccoli in modo tale da renderli un giorno degli adulti più consapevoli».
Il progetto sta riscontrando il grande entusiasmo dei bambini che - spiega la dirigente scolastica Francesca Maria Capuano - rispondono in maniera positiva e partecipata. «I bambini sono entusiasti di tutte le attività portate avanti, per loro non è complicato apprendere qualsiasi tipo di linguaggio, sono altamente ricettivi. L'inclusione è un valore molto importante anche per i nostri piccoli e questo ci permette di introurre buone pratiche nei percorsi didattici».
Scuole, ma non solo. Per il Ministro Locatelli un fattore importante per promuovere l'inclusione è rappresentato dal mondo dell'associazionismo. «Nei giorni scorsi - afferma Locatelli - sono stata in Friuli e se posso dire che le pratiche di inclusione variano da Regione a Regione, allo stesso tempo riscontro la presenza delle associazioni del terzo settore su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo lavorare in modo sinergico, le istituzioni devono cooprogrammare e cooprogettare con i rappresentanti dell'associazionismo. Questa è la direzione migliore per affermare le politiche dell'inclusione».
«Questa è una scuola inclusiva - ha evidenziato il Ministro - la lingua dei segni qui viene insegnata a tutti i bambini perchè è un patrimonio che va condiviso. Bisogna abbattere le barriere creando un'accessibilità universale. Dobbiamo attrezzarci per raggiungere questo obiettivo coinvolgendo soprattutto i più piccoli in modo tale da renderli un giorno degli adulti più consapevoli».
Il progetto sta riscontrando il grande entusiasmo dei bambini che - spiega la dirigente scolastica Francesca Maria Capuano - rispondono in maniera positiva e partecipata. «I bambini sono entusiasti di tutte le attività portate avanti, per loro non è complicato apprendere qualsiasi tipo di linguaggio, sono altamente ricettivi. L'inclusione è un valore molto importante anche per i nostri piccoli e questo ci permette di introurre buone pratiche nei percorsi didattici».
Scuole, ma non solo. Per il Ministro Locatelli un fattore importante per promuovere l'inclusione è rappresentato dal mondo dell'associazionismo. «Nei giorni scorsi - afferma Locatelli - sono stata in Friuli e se posso dire che le pratiche di inclusione variano da Regione a Regione, allo stesso tempo riscontro la presenza delle associazioni del terzo settore su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo lavorare in modo sinergico, le istituzioni devono cooprogrammare e cooprogettare con i rappresentanti dell'associazionismo. Questa è la direzione migliore per affermare le politiche dell'inclusione».