Viva
Barletta, si è spento un grande uomo
Il cordoglio della nostra testata. Uomo politico, amato e stimato dalla maggior parte dei barlettani
Barletta - sabato 11 settembre 2010
Chi legge la notizia sulla scomparsa di "Ciccio" Salerno non fa altro che restare scioccato. È stato uno degli uomini politici più amati e al contempo detestati dai colleghi barlettani, soprattutto per le sue posizioni politiche talvolta ondivaghe. Tante le cose buone imputabili al nostro anche alcune più curiose: come dimenticare le forti dichiarazioni del 2008 all'indomani della sua uscita dal Pd? (Affermava infatti che il Pd «di democratico aveva solo il nome»). Nel 2009 poi con il movimento "La Buona politica", aveva concorso per raggiungere la presidenza della nuova Provincia tricipite (chissà come sarebbe andata con un presidente del suo calibro, qualsiasi calibro la gente pensi ). Poi è diventato consigliere dell'opposizione e solo alcuni mesi fa era rientrato nel Pd. Di lui si immaginava la candidatura a sindaco in vista delle prossime amministrative. Chi poteva immaginare che quest'uomo così polivalente potesse venire a mancare in un'uggiosa giornata di settembre? A trovarlo in casa da solo è stato un amico di famiglia.
Una triste notizia che ha girato più in fretta della pur istantanea rete delle reti. Sono tanti i commenti dei cittadini che si sono sentiti colpiti da questa scomparsa e orbati di una figura così forte. Le perdite fanno comprendere in un attimo quanto siano importanti le persone, indipendentemente dal ruolo che socialmente svolgono, quanto è importante vivere bene, vivere per lottare. Marco Aurelio scriveva: «Non disprezzare la morte ma accettala di buon grado, come una delle cose volute dalla natura, come il divenire giovani e l'invecchiare, il crescere, il maturare, metter denti e barba e ingrigire, generare figlioli, portarli al seno, metterli alla luce, e tutte le altre azioni naturali che accompagnano i vari periodi della vita».
Una triste notizia che ha girato più in fretta della pur istantanea rete delle reti. Sono tanti i commenti dei cittadini che si sono sentiti colpiti da questa scomparsa e orbati di una figura così forte. Le perdite fanno comprendere in un attimo quanto siano importanti le persone, indipendentemente dal ruolo che socialmente svolgono, quanto è importante vivere bene, vivere per lottare. Marco Aurelio scriveva: «Non disprezzare la morte ma accettala di buon grado, come una delle cose volute dalla natura, come il divenire giovani e l'invecchiare, il crescere, il maturare, metter denti e barba e ingrigire, generare figlioli, portarli al seno, metterli alla luce, e tutte le altre azioni naturali che accompagnano i vari periodi della vita».