Archivio di Stato Barletta
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Archivio di Stato di Barletta: «Punto di riferimento culturale del territorio»

L'intervento di Michele Grimaldi

«Dopo che l'8 marzo 2019 il Consiglio Comunale di Barletta aveva deliberato ed approvato all'unanimità la delibera riguardante la "Regolarizzazione dei confini e della situazione giuridica dei beni ricadenti nel catasto urbano del comune al foglio 128 particella 217 - ex Caserma Stennio" cioè la futura sede dell'Archivio di Stato Provinciale di Barletta, il 10 novembre scorso è stato consegnato il cantiere per l'ultimazione dei lavori che porteranno all'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto culturale prevista per l'estate 2021».

Interviene così Michele Grimaldi, Direttore dell'Archivio di Stato di Bari, Barletta e Trani, dopo la notizia della ripresa dei lavori di riqualificazione dell'immobile sito fra via Manfredi e via Mura del Carmine.
«Indubbio ed encomiabile - prosegue - il lavoro svolto dall'Archivio di Stato e dell'Amministrazione Comunale che aveva fatto, della questione, un punto cardine delle linee programmatiche di mandato 2018/2023. Quella dichiarazione di volontà ha visto la sua realizzazione prima con il passo concreto, decisivo, se non determinante con il voto favorevole del Consiglio Comunale e poi con la firma dell'atto notarile.

Tutto ciò reso possibile dal lavoro assolutamente prezioso compiuto dal Vice Sindaco dell'epoca Marcello Lanotte il quale, in strettissima e fondamentale collaborazione con la dott.ssa Rosa Di Palma, Dirigente del Settore Manutenzioni e Patrimonio ed i tecnici dott. Franco Dicorato e dott. Nicola Mitolo, autori di un vero e proprio piccolo miracolo risolvendo, in poco più di un mese, la situazione "Proprietà dell'immobile" che si trascinava stancamente e pericolosamente da più di 60 anni e che avrebbe potuto compromettere il futuro della nuova sede dell'Archivio.

Il Sindaco Cosimo Damiano Cannito, annunciando l'inizio degli ultimi lavori, ha affermato: "Ora ci sono tutti i presupposti perché quel luogo diventi sede di un importante istituto culturale e perché quello di Barletta sia un archivio di Stato autonomo, provinciale, come auspicato anche dal Direttore generale degli archivi Anna Maria Buzzi, in occasione della sua visita a Barletta e allo storico edificio ad aprile scorso. Oltre a promuovere la riqualificazione urbana di quel quartiere, l'Archivio di Stato sarà anche aggregatore culturale e sociale e ospiterà al suo interno spazi adibiti ad aule studio e sale lettura a disposizione degli studiosi e appassionati che in quel luogo troveranno documenti antichi e importantissimi, fonte di studio e occasione di conoscenza".

L'Archivio di Stato costituisce la memoria storica di una comunità e rappresenta l'unico mezzo per documentare i fatti del passato la cui conoscenza può essere indispensabile per studiare i presupposti onde avviare una azione futura. In quello di Barletta sono conservati, in oltre 3.000 metri di scaffalatura, circa 40.000 documenti di interesse archivistico comprendenti atti preunitari e postunitari di carattere amministrativo: Archivio Storico del Comune di Barletta dal 1730 al 1975; gli archivi di enti soppressi: Congregazione di Carità, ECA, ENAL, ENAOLI dal 1583 al 1978; finanziario: catasto terreni e fabbricati dell'intera provincia di Bari dal 1820 al 1965; militare: ruoli matricolari e liste di leva dal 1847 al 1934, documenti, questi ultimi, relativi al lungo periodo nel quale Barletta è stata sede del Distretto Militare; giudiziario Pretura Civile e Penale ed Ufficio di Conciliazione dal 1815 al 1957.

Realizzare l'obiettivo di metterlo a disposizione per la ricerca storica, cioè garantirne la conservazione, la divulgazione e la valorizzazione, rappresenta un indubbio salto di qualità.

Ora, dopo mezzo secolo di storia e grazie al tanto lavoro, l'Archivio di Stato di Barletta ha avuto una crescita esponenziale tale da portarlo da semplice e sconosciuto ufficio statale, ad essere un punto di riferimento dell'intero panorama culturale del Nord Barese, Sud Foggiano e parte confinante della Basilicata candidandosi, con tutte le "carte" in regola, a sede del prestigioso ed importante Archivio di Stato della Provincia di Barletta Andria Trani».
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