Antonio Divincenzo
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Politica

Antonio Divincenzo: «Esperienza con Maffei sofferta, ora siamo pronti a fare squadra»

L'assessore allo sport e alle attività produttive fissa gli obiettivi nella sede di Barlettalife.it. Dal "Puttilli" al waterfront, tanti temi caldi in agenda

Unico esponente di continuità con la precedente amministrazione, Antonio Divincenzo, già assessore della giunta Maffei, è il solo ad aver già sperimentato il ruolo di assessore tra le fila dell'amministrazione barlettana: riconfermando la precedente nomina nel settore sport, scuola e giovani, è responsabile come assessore anche alle attività produttive ed economiche, e alle reti e innovazione tecnologica (smart city). Classe 1979, laureato in Lettere presso l'Università di Bari, svolge la professione di insegnante: dopo un'esperienza lavorativa presso l'ITC "Carlo Levi" di Andria, attualmente lavora presso l'istituto "Einaudi" di Canosa. Profilo giovane, "smart" come richiesto dal sindaco Cascella in sede di presentazione di Giunta, Divincenzo è stato ospite della redazione di Barlettalife.it per un'intervista a 360 gradi sui temi "caldi" riguardanti il suo assessorato e le deleghe di sua competenza, con la promessa di ritrovarci a settembre per i primi bilanci.


Assessore Divincenzo, ci ritroviamo a distanza di circa due anni, dall'ultima intervista con Barlettalife.it. Purtroppo, però, i temi continuano a somigliarsi l'un l'altro. Segno di una città troppo lenta rispetto a tempi che corrono?
«Sicuramente, l'esperienza precedente è stata sofferta per una serie di concause e fattori. Alcuni impegni, tuttavia, erano già stati assunti dalla Giunta Maffei. Ad esempio, per dare al Barletta uno stadio adeguato alla città, si registrò un incontro con il CONI Servizi; credo che la volontà della nuova Amministrazione, in tal senso, rimanga inalterata. Il Puttilli è un problema, purtroppo non l'unico nel panorama sportivo locale. Da parte nostra c'è tutta la determinazione necessaria per risolverlo».

Il suo nome per la Giunta, in area-Boccia, ha delineato con quelli di Peschechera e Ruta l'attuale equilibrio del Pd barlettano. Quanto durerà questo equilibrio? Il congresso o l'attività di Consiglio e Giunta potrebbero far saltare la tregua?
«Io non mi sento dell'area-Boccia, mi sento un iscritto del PD e non guardo a queste differenze ascrivibili a logiche interne. Parto da un dato: il PD ha fornito per primo al sindaco Cascella il nome del delegato di giunta. Questo è innovativo e denota senso di responsabilità. Il PD è, da sempre, il mio partito e con fermezza rivendico la maturità politica espressa nel nuovo corso. Consapevoli del contributo che dobbiamo offrire in termini di idee ed indirizzi politici».

C'erano altri nomi proposti dal Pd per la Giunta?
«Diciamo che il Sindaco ha dato degli input, per dosare con equilibrio esperienza giovanile e presenza femminile. La mia disponibilità è stata accolta dal gruppo come una risorsa da investire: di questo mi sento orgoglioso».

Capitolo-waterfront: un progetto disperso nelle acque della litoranea, fin dal suo lancio avvenuto nel 2011 e che avrebbe dovuto durare 5 anni, riqualificando l'intera area che va dal molo di levante fino a l'intera litoranea di ponente. Idea oggi arenata. Che ne è stato del Master Plan", dal costo di 300.000 euro?
«Penso che questa Amministrazione abbia voglia di affrontare i grandi temi della città in termini "globali", pensando in questo caso specifico anche ai potenziali impulsi per i comparti economici. Oggi l'obiettivo principale è pianificare la realtà urbana nel suo complesso, quindi redigere innanzitutto il PUG. Lavoreremo a breve sul piano-spiagge e ridisegneremo Barletta, per contribuire alla sua innovazione e vivibilità. Abbiamo molto su cui operare, tanto su cui investire».

Capitolo-smart city: il sindaco ha parlato di Giunta "smart", ma Barletta quanto è pronta a essere smart, a misura di bambino, disabile e anziano? Non sono ancora troppe le contraddizioni?
«È una città che potrebbe diventare a misura di queste categoria, a condizione che si riqualifichi sul piano culturale, sociale, politico. Dobbiamo restituire slancio alla comunità migliorando la qualità della vita e dell'aria, rendendo i mezzi di trasporto più efficienti, studiando soluzioni a misura d'uomo e lavorando anche sulle mobilità alternative. È un imprescindibile dovere collettivo».

Assessore, a che punto sono i fondi e gli interventi previsti per il "Lello Simeone"? Avete avuto confronti con i rappresentati di alcune società? Qualcuno ha caldeggiato gli interventi previsti?
«Anche questo è un problema ereditato, una priorità. Il CONI, senza dubbio, diventerà un punto di riferimento per giungere ad una soluzione valida e condivisa. L'impianto ospita numerosi club con tesserati anche giovanissimi. Purtroppo la superficie di gioco è inadatta ed è causa di pericolosi traumi per gli atleti. Non abbiamo ancora una tempistica, ma di certo il prossimo bilancio ci permetterà di dare slancio a quegli interventi che riteniamo prioritari».

Abbiamo parlato del "Puttilli": sul nostro portale abbiamo parlato dei continui rinvii dell'amministrazione comunale in merito ai lavori da effettuarsi nell'arena tanto cara ai tifosi biancorossi. Qual è l'orientamento dell'amministrazione? Lei aveva detto in tempi recenti che i fondi per migliorare la fruizione dell'impianto non sono in discussione. La querelle Barletta Calcio-Puttilli è sugli scudi in questo momento: lo sfratto è esecutivo o no?
«Il primo passo da compiere è incontrare i vertici del Barletta Calcio per confermare innanzitutto che non ci sarà sfratto, quindi risolvere alcune vicissitudini del passato e rassicurare, trovando un punto d'incontro alle richieste della società».

Capitolo- PalaDisfida "Mario Borgia": perché questa importante struttura resta quasi sempre inutilizzata, eccezion fatta per il calcio a 5, saltuariamente qualche squadra di pallavolo?
«Quando mi sono insediato, due anni fa, ho ridotto i canoni di locazione, pensando alla rilevanza che poteva assumere questo elemento. Oggi, con una situazione di crisi generalizzata, un ulteriore segnale di sensibilità si rivelerebbe provvidenziale. Intanto il punto su cui battere è la programmazione dello sport nell'anno solare: porterò all'attenzione della Giunta l'albo delle associazioni sportive, un provvedimento che da la possibilità alle associazioni di calendarizzare i propri impegni, le proprie manifestazioni, gli spazi comunali in base alle categoria occupata all'importanza degli eventi rendendo i procedimenti più trasparenti».

Diverse squadre si sono lamentate a più riprese dei pochi spazi di utilizzo per "PalaBorgia" e "PalaMarchiselli", e spesso sono costrette a giocare ed allenarsi nelle palestre delle scuole: secondo quali criteri sarà studiata la calendarizzazione di queste arene?
«Vorrei lavorare sulla possibilità di aprire alle associazioni sportive le palestre scolastiche, alcune delle quali, inutilizzate, sono autentici fiori all'occhiello. Sappiamo bene che sport significa essenzialmente cultura e formazione dei ragazzi per il futuro: io, lavorando nel mondo della formazione, sono consapevole dell'importanza della pratica sportiva per gli studenti. Gli spazi polifunzionali ci sono, ma bisogna ottimizzarne gli utilizzi, calendarizzando gli interventi di manutenzione e relazionandoci sistematicamente con gli istituti scolastici. Purtroppo il "PalaBorgia" sconta dei costi di locazione ancora alti, per le società sportive soprattutto in questo momento di grande crisi economica diventa difficile sostenerli ».

Un'autentica incognita è la tensostruttura interna al "Manzi-Chiapulin". E' stata inaugurata 3 volte e mai utilizzata: come si ripara a questo spreco?
«La struttura non è mai stata utilizzata ed ha anche subìto un atto vandalico. Il vero problema è che quando si ultimarono i lavori non si pensò di dotare l'impianto di arredi, canestri, reti: se mancano, la struttura non è fruibile. Il mio obiettivo è di destinare fondi in bilancio, verificare l'iter amministrativo per renderla utilizzabile e offrirla alle numerose società barlettane che oggi agiscono in spazi congestionati».

C'è in programma qualche iniziativa concreta per commemorare al meglio la memoria di Pietro Mennea a Barletta?
«Sicuramente. Stiamo cercando di individuare momenti e spazi per commemorarlo in modo consono alla sua grandezza. Il sindaco Cascella è impegnato in prima persona per coinvolgere il mondo dell'atletica barlettana in questi progetti. Mennea è stato un concittadino che ha portato il nome di Barletta sulla scena internazionale, e noi dobbiamo essere orgogliosi dei suoi successi».

Chiudiamo con un auspicio per la neonata Giunta-Cascella: lei si occupa da vicino di sport, l'invito è quello di fare "squadra"?
«La possibilità di lavorare in squadra, di stare insieme e collaborare è fondamentale. Procedendo con impegno, serietà, senso del dovere e professionalità, ricambieremo la fiducia riposta in noi. Non possiamo deludere».
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  • Intervista
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