Terremoto Emilia Romagna
Terremoto Emilia Romagna

Terremoto in Emilia Romagna, la breve testimonianza di un barlettano

"Mi sono sentito buttar giù dal letto, è stato un grosso spavento"

Sono 7 i morti ed oltre 50 i feriti, per la scossa di terremoto che ieri mattina, domenica 20 maggio, alle 4.00 si è sviluppata in Emilia Romagna. Scossa sismica di magnitudo 6, forte quasi come quella che distrusse L'Aquila, con epicentro a 36 km da Bologna, al confine con la provincia di Modena. Tra gli otto morti del terremoto vi sono anche quattro operai, che erano al lavoro in differenti ambienti e stavano per lo più terminando il loro turno, uno di loro era anche vicinissimo alla pensione. C'è anche chi è morto per un malore: è il caso di un'ultracentenaria morta per lo spavento e di una tedesca di 37 anni, deceduta in seguito a un malore. Si registra anche un disperso in provincia di Ferrara. Martedì il premier Mario Monti decreterà lo stato di calamità naturale. La maggior parte degli sfollati, 2500 persone, vengono dal modenese, mentre gli altri sono della provincia di Ferrara. Gravi perdite anche al patrimonio architettonico devastato dal sisma in molti centri: è crollata una torre del '300 a Finale Emilia, ingenti danni anche a Bondeo e Sant'Agostino. E' anche crollata una chiesa a san Felice sul Panaro. In provincia di Ferrara, a Bondeno, si registrano crolli in alcuni capannoni. Crollato un campanile a Sant'Agostino. A Mirandola sono stati evacuati i malati gravi dall'ospedale. Sono stati più di 2500 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nelle province di Modena, Ferrara e Mantova colpite dal sisma. Complessivamente sono impegnati sul territorio 650 uomini e 53 mezzi.

La scossa sismica è stata udita distintamente in tutto il Nord (dal Friuli alla Liguria) e parte del centro Italia come ad Arezzo per esempio. A Milano la gente è scesa in strada per la paura come è accaduto a Firenze. Il sisma è stato avvertito anche in Veneto dove il tetto di una chiesa è crollato a Ficarolo, in provincia di Rovigo. Secondo altre segnalazioni giunte ai Vigili del fuoco di Rovigo, ci sono danni in alcuni edifici, tra cui un paio di campanili, nei paesi di Gaiba, Castelmassa e Stienta, nella provincia rodigina. Momenti di paura che hanno portato con sè morte e danni per milioni di euro, oltre che una breccia aperta nella psiche ferita di tutti coloro che hanno lasciato di corsa le proprie case.
Tra le "vittime" dello spavento che il sisma ha portato con sè c'è anche un nostro concittadino, Salvatore, che lavora nell'Arma ed è residente a Modena, a circa 30 km dall'epicentro. Con poche righe Salvatore ci ha raccontato gli attimi di paura vissuti durante la maledetta giornata di ieri:


"Stanotte (ieri, ndr) e' stato veramente brutto quello che abbiamo vissuto, ed è altrettanto brutto raccontarlo. Mi sono sentito quasi buttare giù dal letto in pieno sonno, e quando ho aperto gli occhi ho visto le ante dell'armadio che sbattevano, impressionante!Tanto forte era la scossa che hanno vibrato le corde della mia chitarra che ho in camera! Una nottata un po' "movimentata", alla quale ha fatto seguito una giornata non certo migliore. Siamo a circa 30 chilometri dall'epicentro, ma ho sentito altre scosse forti, l'ultima intorno alle 15.30. Spero davvero che il peggio sia alle spalle".
Salvatore


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