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Loredana Spera: «A Nimes un'emozione meravigliosa, sono ancora commossa»
Intervista all'arciera barlettana, campionessa mondiale a squadre nell'Olimpico Junior
Barletta - martedì 4 marzo 2014
13.49
Barletta sul tetto del mondo. E' successo sabato a Nimes, in Francia, dove si sono tenuti i Campionati del Mondo di Tiro con l'Arco indoor: Loredana Spera, classe 1996 tesserata per la Polisportiva Arcieri del Sud, ha portato a casa con la spedizione targata-Italia il titolo nell'Arco Olimpico Junior a squadre, superando in finale l'Ucraina nel trio completato da Sara Ret e Tatiana Andreoli. Un successo maturato grazie a lavoro e orgoglio, con un sofferto 225-224, arrivato dopo aver superato Turchia (232-214) e Francia (230-229) nelle qualificazioni. Una gioia incontenibile per la barlettana classe 1996, che in passato aveva preso parte già ai mondiali giovanili in Cina e aveva portato ottimi risultati a casa dai recenti Campionati Italiani. Un traguardo che ha completato un'avventura indimenticabile anche nel singolare, dove la Spera si era fermata ai quarti di finale nell'Arco Olimpico Junior, dove è stata sconfitta per 7-1 dalla Ruggieri dopo aver superato in preedenza la britannica Bryony Pitman (6-0) e la polacca Karolina Farasiewicz allo shoot off (9-9). Noi di Barlettalife.it abbiamo raccolto la sua gioia dopo la spedizione transalpina:
Quanto ti ha emozionato la vittoria? Quanto ci hai messo per metabolizzare cosa era accaduto?
«Mi ha emozionato molto, abbiamo atteso il risultato per qualche minuto perchè c'erano delle frecce dubbie. Siamo rimaste ferme e ci siamo date la mano e quando abbiamo visto il risultato non potevamo che festeggiare. Sono un po dispiaciuta per la mia ultima freccia, un 7, avrei voluto tirarla meglio e mi dispiaceva per la squadra. Per fortuna le mie compagne hanno mantenuto la concentrazione e hanno fatto dei 10 che servivano per vincere. Sto metabolizzando solo ora che tutto è finito: non riesco a non piangere».
A chi dedichi questo splendido traguardo?
«Dedico questa vittoria alla mia famiglia che fa tanti sacrifici per me, al mio ragazzo, anche lui li al mondiale, che mi supporta sempre e al mio allenatore che dedica parecchio del suo tempo per me».
18 anni e sei già entrata nel firmamento dello sport barlettano: un onore, ma anche una responsabilità?
«È senz'altro un onore e sinceramente non sento nessuna responsabilità. Do sempre il massimo per soddisfare prima me stessa e poi magari anche gli altri».
Nel tuo team c'è Pia Lionetti: le hai rubato i "segreti" del mestiere?
« Non credo, ma spero comunque di intraprendere la sua carriera».
Dopo Nimes, quali sono i tuoi obiettivi per il 2014?
«A maggio ci sono gli Europei in Slovenia e luglio la 'European Junior Cup' in Russia. Spero innanzitutto di parteciparvi e fare buoni risultati».
Quante ore a settimana ti alleni? E come concili l'arco con gli altri impegni?
«Mi alleno 6 giorni su 7 per 4/5 ore. Quando la sera torno a casa, mi tocca studiare. Ho qualche difficoltà, ma penso ai miei obiettivi.. quindi penso che ne vale la pena fare tutti questi sacrifici».
Quanti messaggi e telefonate hai ricevuto dopo Nimes?
«Appena finita la gara e gli scontri trovavo sempre chiamate perse da mia mamma. Seguiva tutto in diretta e voleva farmi subito i complimenti. Ho ricevuto abbastanza messaggi, infatti appena mi collegavo ad internet il mio cellulare impazziva».
Quanto è vissuto l'arco a Barletta? e quanto è sottovalutato?
«Direi che è vissuto abbastanza anche se molti neanche lo conoscono. Siamo in molti a praticarlo, purtroppo la gente pensa solo al calcio e gli altri sport sono lasciati sempre da parte».
Un saluto per i lettori di Barlettalife.it.
«Un saluto a tutti voi e vi consiglio di praticare sport perchè le emozioni che ci trasmette sono indescrivibili».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Quanto ti ha emozionato la vittoria? Quanto ci hai messo per metabolizzare cosa era accaduto?
«Mi ha emozionato molto, abbiamo atteso il risultato per qualche minuto perchè c'erano delle frecce dubbie. Siamo rimaste ferme e ci siamo date la mano e quando abbiamo visto il risultato non potevamo che festeggiare. Sono un po dispiaciuta per la mia ultima freccia, un 7, avrei voluto tirarla meglio e mi dispiaceva per la squadra. Per fortuna le mie compagne hanno mantenuto la concentrazione e hanno fatto dei 10 che servivano per vincere. Sto metabolizzando solo ora che tutto è finito: non riesco a non piangere».
A chi dedichi questo splendido traguardo?
«Dedico questa vittoria alla mia famiglia che fa tanti sacrifici per me, al mio ragazzo, anche lui li al mondiale, che mi supporta sempre e al mio allenatore che dedica parecchio del suo tempo per me».
18 anni e sei già entrata nel firmamento dello sport barlettano: un onore, ma anche una responsabilità?
«È senz'altro un onore e sinceramente non sento nessuna responsabilità. Do sempre il massimo per soddisfare prima me stessa e poi magari anche gli altri».
Nel tuo team c'è Pia Lionetti: le hai rubato i "segreti" del mestiere?
« Non credo, ma spero comunque di intraprendere la sua carriera».
Dopo Nimes, quali sono i tuoi obiettivi per il 2014?
«A maggio ci sono gli Europei in Slovenia e luglio la 'European Junior Cup' in Russia. Spero innanzitutto di parteciparvi e fare buoni risultati».
Quante ore a settimana ti alleni? E come concili l'arco con gli altri impegni?
«Mi alleno 6 giorni su 7 per 4/5 ore. Quando la sera torno a casa, mi tocca studiare. Ho qualche difficoltà, ma penso ai miei obiettivi.. quindi penso che ne vale la pena fare tutti questi sacrifici».
Quanti messaggi e telefonate hai ricevuto dopo Nimes?
«Appena finita la gara e gli scontri trovavo sempre chiamate perse da mia mamma. Seguiva tutto in diretta e voleva farmi subito i complimenti. Ho ricevuto abbastanza messaggi, infatti appena mi collegavo ad internet il mio cellulare impazziva».
Quanto è vissuto l'arco a Barletta? e quanto è sottovalutato?
«Direi che è vissuto abbastanza anche se molti neanche lo conoscono. Siamo in molti a praticarlo, purtroppo la gente pensa solo al calcio e gli altri sport sono lasciati sempre da parte».
Un saluto per i lettori di Barlettalife.it.
«Un saluto a tutti voi e vi consiglio di praticare sport perchè le emozioni che ci trasmette sono indescrivibili».
(Twitter: @GuerraLuca88)