Cara Barletta ti scrivo
Piano urbanistico generale, tra piccole sceneggiate e grandi recite
Avvicendamento dei sindaci in un vero e proprio "Fatti più in là"
venerdì 16 dicembre 2022
«Noto e osservo (essendo il tutto sotto gli occhi ovviamente di chi vuol vedere) che nella fantastica Città di Barletta il tema di un nuovo piano urbanistico, nel corso degli ultimi 15/20 anni è diventata, per i vari amministratori che si sono avvicendati, purtroppo non fatta da sviluppi e confronti seri bensì è un palcoscenico di vere prove, molto ben riuscite, per allontanare nel tempo la riprogrammazione urbanistica generale.
Insomma un vero e proprio "fatti più in là" per respingere, nel più lontano futuro, il piano urbanistico generale (PUG) tra piccole sceneggiate e grandi recite.
Ora proverò a dimostrare, con fatti realmente accaduti ciò che ho appena detto. Iniziamo questo breve resoconto con l'amministrazione Salerno in cui si approntò il documento programmatico preliminare (DPP) essendo propedeutico al PUG.
Purtroppo la precoce scomparsa del geniale politico fu seguita da una serie di strane vicende.
Il successore Maffei ad un certo punto del suo sindacato chiamò a raccolta categorie e cittadini per ascoltare pareri e opinioni e quindi dare seguito alle procedure del PUG. Bene, non un minuto prima di quest'ultima iniziativa di riprendere il tragitto del PUG si erano avvertiti sensibili malumori in seno ad una certa politica ma all'improvviso, chissà come e chissà perché un consistente gruppo di "coraggiosi" consiglieri si riunì su un notaio e decretò (ancorché seguendo Leggi e Regolamenti) la caduta di Maffei.
Ora passiamo al sindaco Cascella, alquanto specchiato e di integerrima figura ma purtroppo mi lascia dei grossi dubbi sul fatto che buttò a mare il DPP Salerno-Maffei. In alternativa il Cascella poteva non perdere tempo se avesse tranquillamente e legittimamente ritoccato il vecchio DPP. Invece si perdono anni per rifarne un DPP nuovo di zecca…… tra ipocriti squilli di tromba e rulli di tamburi con tutti gli annessi e connessi e che durò per tutta la consigliatura.
Quindi arriva il buon Cannito che con impeto e buona volontà (bisogna ammetterlo) si pone all'amministrazione della città ma purtroppo, guarda la sorte, la sua amministrazione è retta per buona parte da consiglieri comunali della stessa matrice politica che mandò a casa l'ing. Maffei.
Manco a dirlo il buon Cannito appena comincia a rimettere in pista la procedura urbanistica generale, viene gentilmente accompagnato sull'uscio di Palazzo di Città; ma guarda la casualità.
Dopo il recente periodo commissariale (altra inutile perdita di tempo) riecco il buon Cannito con compagni di viaggio "riveduti e corretti". Ma per il PUG oggi sarà la volta buona? Manco per idea, infatti oggi si apre un nuovo capitolo della grande recita. Ecco che all'improvviso avviene uno "stracciarsi le vesti" e una enorme polemica per un parcheggio a raso nei pressi del Castello e, per non farci mancare niente, la incredibile vicenda della decisione da parte dell'Autorità Portuale Meridionale di destinare a deposito di differenziata una parte del porto di Barletta.
Detto tutto ciò e alla luce della frequentazione assidua della Dirigenza della Autorità di Bacino con i maggiorenti politici barlettani, vi è il forte sospetto della inconsistente dichiarata inconsapevolezza dei barlettani su quest'ultima decisione per il loro porto e quindi presumo, un ulteriore farsa.
Se a quest'ultima stranissima polemica ci assommiamo uno "stracciarsi le vesti", per il progetto di un parcheggio a raso nella vicina zona castello, avremo per risultato una ulteriore inutile "grancassa". Un mix deleterio che addirittura terrà impegnata la politica e la pubblica opinione per non meno di tre o quattro anni; mentre è ormai in corso d'opera una legittima maxi variante per le zone industriali barlettane e quindi da tutto ciò se ne deduce che il PUG sarà ancora una volta a data da destinarsi.
Conclusione: nonostante i tentativi coraggioso di Maffei e Cannito bisogna riconoscere che sulla tematica urbanistica vi è una parte di bravissimi "attori e comparse" che negli ultimi 15/20 anni ha meritato il premio "fatti più in là". Ora ci chiediamo: ma costoro saranno diretti da un regista? Certo che sì, e nelle succitate "recite" lo stesso innominabile regista fa anche la parte del "capocomico"».
Perito Agrario
Giuseppe Dargenio
Insomma un vero e proprio "fatti più in là" per respingere, nel più lontano futuro, il piano urbanistico generale (PUG) tra piccole sceneggiate e grandi recite.
Ora proverò a dimostrare, con fatti realmente accaduti ciò che ho appena detto. Iniziamo questo breve resoconto con l'amministrazione Salerno in cui si approntò il documento programmatico preliminare (DPP) essendo propedeutico al PUG.
Purtroppo la precoce scomparsa del geniale politico fu seguita da una serie di strane vicende.
Il successore Maffei ad un certo punto del suo sindacato chiamò a raccolta categorie e cittadini per ascoltare pareri e opinioni e quindi dare seguito alle procedure del PUG. Bene, non un minuto prima di quest'ultima iniziativa di riprendere il tragitto del PUG si erano avvertiti sensibili malumori in seno ad una certa politica ma all'improvviso, chissà come e chissà perché un consistente gruppo di "coraggiosi" consiglieri si riunì su un notaio e decretò (ancorché seguendo Leggi e Regolamenti) la caduta di Maffei.
Ora passiamo al sindaco Cascella, alquanto specchiato e di integerrima figura ma purtroppo mi lascia dei grossi dubbi sul fatto che buttò a mare il DPP Salerno-Maffei. In alternativa il Cascella poteva non perdere tempo se avesse tranquillamente e legittimamente ritoccato il vecchio DPP. Invece si perdono anni per rifarne un DPP nuovo di zecca…… tra ipocriti squilli di tromba e rulli di tamburi con tutti gli annessi e connessi e che durò per tutta la consigliatura.
Quindi arriva il buon Cannito che con impeto e buona volontà (bisogna ammetterlo) si pone all'amministrazione della città ma purtroppo, guarda la sorte, la sua amministrazione è retta per buona parte da consiglieri comunali della stessa matrice politica che mandò a casa l'ing. Maffei.
Manco a dirlo il buon Cannito appena comincia a rimettere in pista la procedura urbanistica generale, viene gentilmente accompagnato sull'uscio di Palazzo di Città; ma guarda la casualità.
Dopo il recente periodo commissariale (altra inutile perdita di tempo) riecco il buon Cannito con compagni di viaggio "riveduti e corretti". Ma per il PUG oggi sarà la volta buona? Manco per idea, infatti oggi si apre un nuovo capitolo della grande recita. Ecco che all'improvviso avviene uno "stracciarsi le vesti" e una enorme polemica per un parcheggio a raso nei pressi del Castello e, per non farci mancare niente, la incredibile vicenda della decisione da parte dell'Autorità Portuale Meridionale di destinare a deposito di differenziata una parte del porto di Barletta.
Detto tutto ciò e alla luce della frequentazione assidua della Dirigenza della Autorità di Bacino con i maggiorenti politici barlettani, vi è il forte sospetto della inconsistente dichiarata inconsapevolezza dei barlettani su quest'ultima decisione per il loro porto e quindi presumo, un ulteriore farsa.
Se a quest'ultima stranissima polemica ci assommiamo uno "stracciarsi le vesti", per il progetto di un parcheggio a raso nella vicina zona castello, avremo per risultato una ulteriore inutile "grancassa". Un mix deleterio che addirittura terrà impegnata la politica e la pubblica opinione per non meno di tre o quattro anni; mentre è ormai in corso d'opera una legittima maxi variante per le zone industriali barlettane e quindi da tutto ciò se ne deduce che il PUG sarà ancora una volta a data da destinarsi.
Conclusione: nonostante i tentativi coraggioso di Maffei e Cannito bisogna riconoscere che sulla tematica urbanistica vi è una parte di bravissimi "attori e comparse" che negli ultimi 15/20 anni ha meritato il premio "fatti più in là". Ora ci chiediamo: ma costoro saranno diretti da un regista? Certo che sì, e nelle succitate "recite" lo stesso innominabile regista fa anche la parte del "capocomico"».
Perito Agrario
Giuseppe Dargenio