Cara Barletta ti scrivo
«Perché la politica barlettana non porta a compimento il nuovo Piano Urbanistico Generale?»
Una riflessione del perito agrario Giuseppe Dargenio
martedì 10 dicembre 2019
Leggo su diversi siti di un convegno politico per discutere "Lo sviluppo economico BAT per il welfare, l'internalizzazione e le strade da seguire". Leggo per benino tutto l'intervento di stampa e quindi mi chiedo: "Tutto qui?". Spiego il mio punto di domanda: si indice un dotto convegno traguardando eventuali scarsi futuri finanziamenti pubblici o eventuali normative che, presuntivamente, agevolerebbero le imprese già in essere sul territorio della BAT… .
Se non ho capito male, quanto appena citato, è il riassunto, stretto stretto, di ciò che ci dice l'intervento di stampa e l'oggetto del convegno. Personalmente, da cittadino un po' fuori dai prevedibili binari del solito tedioso "politicamente corretto" e del "tributariamente e statisticamente prevedibile" oggetto del succitato convegno; proporrei sommessamente una ulteriore "vision" a tutta la politica cittadina barlettana e non.
Direi loro di guardare un po' più in la dei convegni, se pur utili, sulle attuali normative del commercio, le inerenti statistiche e gli strumenti per agevolazione al welfare utili a creare pochissimo sviluppo e scarsissima occupazione! Diversamente penserei a criteri e scelte (squisitamente tecnico-politiche) per creare, questa volta, moltissimo sviluppo ed enorme occupazione con il nuovo PIANO URBANISTICO GENERALE (PUG).
Carissima ed egregia politica barlettana occorrono chiari e certi strumenti affinché vi sia convenienza, da parte di ulteriori aziende e società sia nazionali che multinazionali agro-alimentari, turistiche, di servizi e sanitarie per investire sul nostro territorio. Solo in questo modo può esservi sviluppo.
L'analisi è semplice: dare la possibilità a privati investitori di individuare, attraverso un nuovo Piano Urbanistico Generale, dove far sorgere ulteriori aziende di varia natura e specializzazione (terra – mare) e quindi far programmare loro con inerenti strumenti statistici adeguati ed adeguate analisi di mercato.
Le nuove aziende avrebbero, in questo modo, la possibilità di assumere migliaia di nuovo personale di ogni ordine e grado e non solo la misera decina di spazzini come è avvenuto, ultimamente, nella seppur eccellente azienda Bar.S.A. di Barletta. Una domanda sorge spontanea: perché, quindi, la politica barlettana non porta a compimento il nuovo Piano Urbanistico Generale ma è insensatamente ferma alle inerenti sue osservazioni?
Perché ripiega e rimesta su dotti convegni che oggettivamente portano pochissima acqua al mulino della occupazione (attesa la nota crisi e carenza di finanziamenti pubblici) invece di agevolare urbanisticamente e coinvolgere privati investitori, attraverso lo strumento del nuovo PUG, in attività di pubblico interesse nel Turismo, Sanità, Servizi? Ma veramente qui a Barletta non siamo capaci di andare oltre la "Cartina del Pepe" e la Ruota Panoramica a piazza Roma, al netto di interminabili lavori pubblici ultra trentennali progettati a cavallo di sei o sette amministrazioni che ci lasciano, inevitabilmente, il testimone?
Dedico questo mio intervento, di cittadino attivo, in prima battuta al dott. Cannito essendo egli esclusivamente mero esecutore, ad oggi, delle decisioni (anche importanti) della ex giunta Cascella. Su di lui, politicamente, altro di significativo non mi risulta! In seconda battuta dedico questo mio intervento ai giovani Architetti Ingegneri e Geometri (organizzati in associazione) a cui invito ad avere un po' più di coraggio ed a non limitarsi alle sole proposte, sulla stampa, di progetti meramente tecnici seppur importanti».
Perito Agrario
Giuseppe Dargenio
Se non ho capito male, quanto appena citato, è il riassunto, stretto stretto, di ciò che ci dice l'intervento di stampa e l'oggetto del convegno. Personalmente, da cittadino un po' fuori dai prevedibili binari del solito tedioso "politicamente corretto" e del "tributariamente e statisticamente prevedibile" oggetto del succitato convegno; proporrei sommessamente una ulteriore "vision" a tutta la politica cittadina barlettana e non.
Direi loro di guardare un po' più in la dei convegni, se pur utili, sulle attuali normative del commercio, le inerenti statistiche e gli strumenti per agevolazione al welfare utili a creare pochissimo sviluppo e scarsissima occupazione! Diversamente penserei a criteri e scelte (squisitamente tecnico-politiche) per creare, questa volta, moltissimo sviluppo ed enorme occupazione con il nuovo PIANO URBANISTICO GENERALE (PUG).
Carissima ed egregia politica barlettana occorrono chiari e certi strumenti affinché vi sia convenienza, da parte di ulteriori aziende e società sia nazionali che multinazionali agro-alimentari, turistiche, di servizi e sanitarie per investire sul nostro territorio. Solo in questo modo può esservi sviluppo.
L'analisi è semplice: dare la possibilità a privati investitori di individuare, attraverso un nuovo Piano Urbanistico Generale, dove far sorgere ulteriori aziende di varia natura e specializzazione (terra – mare) e quindi far programmare loro con inerenti strumenti statistici adeguati ed adeguate analisi di mercato.
Le nuove aziende avrebbero, in questo modo, la possibilità di assumere migliaia di nuovo personale di ogni ordine e grado e non solo la misera decina di spazzini come è avvenuto, ultimamente, nella seppur eccellente azienda Bar.S.A. di Barletta. Una domanda sorge spontanea: perché, quindi, la politica barlettana non porta a compimento il nuovo Piano Urbanistico Generale ma è insensatamente ferma alle inerenti sue osservazioni?
Perché ripiega e rimesta su dotti convegni che oggettivamente portano pochissima acqua al mulino della occupazione (attesa la nota crisi e carenza di finanziamenti pubblici) invece di agevolare urbanisticamente e coinvolgere privati investitori, attraverso lo strumento del nuovo PUG, in attività di pubblico interesse nel Turismo, Sanità, Servizi? Ma veramente qui a Barletta non siamo capaci di andare oltre la "Cartina del Pepe" e la Ruota Panoramica a piazza Roma, al netto di interminabili lavori pubblici ultra trentennali progettati a cavallo di sei o sette amministrazioni che ci lasciano, inevitabilmente, il testimone?
Dedico questo mio intervento, di cittadino attivo, in prima battuta al dott. Cannito essendo egli esclusivamente mero esecutore, ad oggi, delle decisioni (anche importanti) della ex giunta Cascella. Su di lui, politicamente, altro di significativo non mi risulta! In seconda battuta dedico questo mio intervento ai giovani Architetti Ingegneri e Geometri (organizzati in associazione) a cui invito ad avere un po' più di coraggio ed a non limitarsi alle sole proposte, sulla stampa, di progetti meramente tecnici seppur importanti».
Perito Agrario
Giuseppe Dargenio