Scuola e Lavoro
«Voglio solo lavorare» il grido d'allarme di un disabile barlettano
Vincenzo, 23 anni, e un'eterna lotta con la burocrazia
Barletta - lunedì 24 novembre 2014
18.27
«Ho un'invalidità al 100%, ma voglio solo lavorare». Un grido d'allarme, una denuncia contro il buon senso più che contro la legge, la richiesta di esercitare un umile diritto. Questo si legge nelle parole di Vincenzo Venturini, 23enne di Barletta, volontario dell'associazione "Operatori Barletta Soccorso" alla ricerca di un'occupazione da ormai cinque anni. Vincenzo, diplomatosi nel 2010 presso l'istituto tecnico industriale "Fermi" e iscritto da un lustro nelle liste delle categorie protette presso il locale Centro dell'Impiego.
In Italia sono 700mila i disabili richiedenti lavoro, ma per loro nella Legge di Stabilità non vi è traccia. «Non sono mai stato chiamato a lavorare, pur avendo tutti i requisiti in regola e non è affatto giusto». Vincenzo ha anche scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al sindaco di Barletta Pasquale Cascella, senza però approdare a soluzione nemmeno dopo aver incontrato-ci racconta-il vice-sindaco Anna Rizzi Francabandiera. «Mi hanno rifiutato la domanda di partecipazione ai corsi Oss gratuiti, e in ogni graduatoria sono sempre all'ultimo posto. Mi viene da pensare che si debba per forza avere delle conoscenze per lavorare. In passato ci sono stati anche dei politici che mi hanno promesso posti di lavoro senza mai mantenere le promesse».
«Voglio solo un piccolo lavoro per essere impegnato, chiedo solo questo». Vincenzo, che da quanto si legge nelle ultime carte derivanti da una causa con l'Inps nell'ottobre 2014, ha un'invalidità riconosciutagli passata dal 75 al 100%, potrebbe lavorare con orario ridotto, non avendo alcun impedimento fisico, ma ai nostri taccuini evidenzia la sensazione di sentirsi «costantemente discriminato, non è giusto. Sono stanco e sto anche pensando di farla finita». Un grido di disperazione, una richiesta di aiuto. Sarà raccolta da qualcuno? Intanto a inizio dicembre, il giorno 6, Vincenzo sarà ricevuto dai vertici dell'Asl Bat. Chissà che la sua storia non possa essere a lieto fine, realizzando un umile sogno, quello di lavorare.
In Italia sono 700mila i disabili richiedenti lavoro, ma per loro nella Legge di Stabilità non vi è traccia. «Non sono mai stato chiamato a lavorare, pur avendo tutti i requisiti in regola e non è affatto giusto». Vincenzo ha anche scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al sindaco di Barletta Pasquale Cascella, senza però approdare a soluzione nemmeno dopo aver incontrato-ci racconta-il vice-sindaco Anna Rizzi Francabandiera. «Mi hanno rifiutato la domanda di partecipazione ai corsi Oss gratuiti, e in ogni graduatoria sono sempre all'ultimo posto. Mi viene da pensare che si debba per forza avere delle conoscenze per lavorare. In passato ci sono stati anche dei politici che mi hanno promesso posti di lavoro senza mai mantenere le promesse».
«Voglio solo un piccolo lavoro per essere impegnato, chiedo solo questo». Vincenzo, che da quanto si legge nelle ultime carte derivanti da una causa con l'Inps nell'ottobre 2014, ha un'invalidità riconosciutagli passata dal 75 al 100%, potrebbe lavorare con orario ridotto, non avendo alcun impedimento fisico, ma ai nostri taccuini evidenzia la sensazione di sentirsi «costantemente discriminato, non è giusto. Sono stanco e sto anche pensando di farla finita». Un grido di disperazione, una richiesta di aiuto. Sarà raccolta da qualcuno? Intanto a inizio dicembre, il giorno 6, Vincenzo sarà ricevuto dai vertici dell'Asl Bat. Chissà che la sua storia non possa essere a lieto fine, realizzando un umile sogno, quello di lavorare.