Lettera
Lettera
Viva

Un cittadino scrive agli amministratori di Barletta

«L'elettorato omertoso è complice di alcuni loschi individui». Occorre una politica di 'buon senso'

Addirittura con solidarietà pubblichiamo la lettera densa di auspici di un nostro lettore, però preoccupato che il rinnovamento politico- amministrativo trovi nuove ragioni tra gli eletti alle ultime elezioni. Superfluo comunicare ai lettori che buona parte del nostro spazio è sempre dedicato a quanti vorranno esternare preoccupazioni o positività. Le loro lettere o lamentele avranno assoluta priorità nelle pagine di Barlettalife.

Questa mia lettera aperta vuole essere solo un attimo di riflessione e se possibile un contributo, sul recente passato e soprattutto sul futuro di questa nostra città.

Dopo gli ultimi fatti verificatosi durante la passata campagna elettorale, credo sia giunto il momento di cercare tutti assieme di trovare una strada, strada che ci faccia tornare a dare valore alle idee, al pensiero e alla cultura, trovare ciò che unisce e non quello che divide.

Con grande amarezza quanto è successo nell'ultima competizione amministrativa (compravendita di voto, eccessivi candidati) da cittadino onesto quale ritengo essere, sono indignato. Ho riflettuto, pensato a quanta parte dell'elettorato di questa città sia omertoso divenuto complice di alcuni loschi individui perché non solo hanno paura di denunciare il malfatto, ma addirittura ne usano le logiche e ne riconoscono il potere, rinunciando alla libertà di pensiero e al rispetto delle regole democratiche. Certo è che così comportandoci non facciamo altro che alimentare la strada che porta da una società onesta, quale dovrebbe essere, a una società corrotta.

Quante volte abbiamo assistito a continui lamenti da parte di cittadini/elettori rivolto al marciume di alcuni uomini politici, dall'altro però allungano la mano per incassare illegalmente denaro dagli stessi politici marci di cui si stavano lamentando. Come ci si può lamentare se al potere vanno sempre gli stessi individui non pensando che occupano quei posti grazie al loro personale contributo elettorale stringendo forte le banconote del loro illecito? Personalmente ritengo che oramai per buona parte della popolazione sia questo il modo di far funzionare la nostra società che credo tenga conto della furbizia dell'elettore che effettivamente vota si democraticamente, ma per chi fa "favori" e non per chi merita.

A chi si accinge a governare questa città, voglio ricordare che il vostro deve essere un interesse per il bene di ogni cittadino e a non consegnare mai le chiavi in mano ad una "casta" di pseudo imprenditori, in grado di spartirsi la "Cosa Pubblica" sperperando denaro pubblico a danno di tutta quella gente che paga puntualmente le tasse.

Tuttavia sono certo che i nostri prossimi amministratori siano persone per bene e a costoro io voglio rivolgermi chiedendo controllo, il rispetto dei cittadini, di denunciare il sopruso, l'illecito e di avere il coraggio e la dignità se ve ne fosse la necessità di dimettersi nel momento in cui sapranno di essere diventati solo dei burattini nelle mani di taluni individui. Devono dichiararsi pubblicamente di essere contro "parentopoli" ed "amicopoli" e che in tal senso si impegneranno.
Non possiamo più rimanere indifferenti di fronte agli innumerevoli schiaffi che ogni cittadino onesto riceve proprio nel momento in cui auspicherebbe una "politica di buon senso" e che possa risolvere i propri problemi, dobbiamo far ricrescere in ognuno di noi quella voglia di POLITICA , di dignità e quella speranza perduta in modo da trasmettere alle giovani generazioni un futuro al quale guardare con orgoglio.

Gino Rutigliano
  • Cattiva politica
  • Lettera aperta
Altri contenuti a tema
Gli amici di sempre ricordano Don Giuseppe Tupputi Gli amici di sempre ricordano Don Giuseppe Tupputi Una lettera in ricordo del parroco deceduto pochi giorni fa
«Quanto vale la vita di una persona?» «Quanto vale la vita di una persona?» Una lettera aperta dopo il brutale omicidio di lunedì sera
«Cari futuri sindaci, spiegateci un po’ meglio questo turismo!» «Cari futuri sindaci, spiegateci un po’ meglio questo turismo!» Una lettera del perito agrario Giuseppe Dargenio
Riflessione dopo l'omicidio di Claudio Lasala, «vivere la città come comunità» Riflessione dopo l'omicidio di Claudio Lasala, «vivere la città come comunità» Lettera sul mondo giovanile e sulla necessità di nuove progettualità
«A 24 anni si deve avere il diritto di sognare, di divertirsi» «A 24 anni si deve avere il diritto di sognare, di divertirsi» Le lettere di due giovani barlettani, ragazzi come Claudio, e il loro appello alla città
Lettera aperta dopo la morte di Claudio Lasala, «mi sono rivisto in lui» Lettera aperta dopo la morte di Claudio Lasala, «mi sono rivisto in lui» Continuano le riflessioni dei cittadini
8 «Le istituzioni non ci sono. Barletta non parla perché si sente sola» «Le istituzioni non ci sono. Barletta non parla perché si sente sola» Le riflessioni condivise alla nostra redazione dopo la morte di Claudio Lasala
«Siamo tutti colpevoli», la lettera di un cittadino barlettano «Siamo tutti colpevoli», la lettera di un cittadino barlettano «Claudio lascerà un vuoto che il tempo non potrà mai colmare»
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.