Istituzionale
Tariffe e Tributi: la Città della Disfida riscuote (con) successo
Città del Sud bassissime, ma Barletta scala la classifica e arriva 13esima
Barletta - sabato 25 ottobre 2014
Una ricerca del Sole 24ore ha analizzato i bilanci consuntivi di ogni Comune capoluogo di Provincia ed ha posto l'accento sulla effettiva capacità di riscossione delle tasse di propria competenze. Il Sud, coerente con la sua posizione geografica, si mantiene basso in graduatoria, con una media nazionale che si aggira complessivamente sul 66,5% e con un accertamento pro-capite di 882 euro.
La nostra Barletta però, è l' "esempio-salmone" di una città che va controcorrente rispetto alle sue vicine e si guadagna il 13° posto in classifica. E' la prima del Mezzogiorno, con un tasso di riscossione che arriva sino al 79,4%, con una media di 395 euro pro capite; tributi (Titolo I delle entrate inscritte in bilancio) per 354 euro pari al 78,6% e tariffe (Titolo III) per 41 euro pari all'86,4%. Distanti dalla città della Disfida, ma vicine tra loro gli altri due capoluoghi della Bat: Andria e Trani, rispettivamente al 58° e al 61° posto. Simili il tasso di riscossione (68,3% per Andria e 67,4% per Trani) e, di conseguenza, la media di riscossione pro capite (495 euro per i cittadini andriesi e 432 euro per quelli tranesi).
Con la legge di stabilità, in vigore dal 1° gennaio 2015, i Comuni saranno chiamati a mettere in bilancio un "fondo crediti" che dovrà esser proporzionale alla incapacità di riscossione dei tributi e delle tariffe. Queste le voci di bilancio che dovranno sempre più attenersi alla realtà perché, come ricorda il Sole 24ore, nei bilanci consuntivi dei Comuni italiani sono previsti 33miliardi di euro, denaro però mai incassato. La fantasia non è ammessa in una scienza esatta come l'economia.
La nostra Barletta però, è l' "esempio-salmone" di una città che va controcorrente rispetto alle sue vicine e si guadagna il 13° posto in classifica. E' la prima del Mezzogiorno, con un tasso di riscossione che arriva sino al 79,4%, con una media di 395 euro pro capite; tributi (Titolo I delle entrate inscritte in bilancio) per 354 euro pari al 78,6% e tariffe (Titolo III) per 41 euro pari all'86,4%. Distanti dalla città della Disfida, ma vicine tra loro gli altri due capoluoghi della Bat: Andria e Trani, rispettivamente al 58° e al 61° posto. Simili il tasso di riscossione (68,3% per Andria e 67,4% per Trani) e, di conseguenza, la media di riscossione pro capite (495 euro per i cittadini andriesi e 432 euro per quelli tranesi).
Con la legge di stabilità, in vigore dal 1° gennaio 2015, i Comuni saranno chiamati a mettere in bilancio un "fondo crediti" che dovrà esser proporzionale alla incapacità di riscossione dei tributi e delle tariffe. Queste le voci di bilancio che dovranno sempre più attenersi alla realtà perché, come ricorda il Sole 24ore, nei bilanci consuntivi dei Comuni italiani sono previsti 33miliardi di euro, denaro però mai incassato. La fantasia non è ammessa in una scienza esatta come l'economia.