Cronaca
Scontri al termine di Foggia-Barletta, in manette due tifosi dauni
Cascella: «Solidale con gli agenti feriti, inaccettabile che partita termini con aggressioni»
Barletta - domenica 21 dicembre 2014
14.59
A seguito dei noti incidenti provocati dalla tifoseria locale a margine della partita Foggia-Barletta, terminata 0-1 ieri pomeriggio allo "Zaccheria" nel 18esimo turno del campionato di Lega Pro, girone C, il personale della Digos ha eseguito l'arresto di Alessandro La Torre, nato a Foggia nel 1976 e di Giovanni Sica, nato a Foggia nel 1983, tutti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazione sportiva. altri tre tifosi foggiani sono stati denunciati all'a.g. in stato di libertà per vari reati connessi agli incidenti in argomento. Sono inoltre stati sottoposti a fermo di identificazione altre cinque persone. Per tutti sara' proposta l'emanazione di provvedimenti Daspo.
Solidarietà ai cinque poliziotti feriti è arrivata dal sindaco di Barletta, Pasquale Cascella: «La violenza non è tifo, ed è sempre da condannare-ha scritto Cascella-Solidarietà agli agenti di polizia feriti durante gli scontri al termine della partita Foggia-Barletta. Non è tollerabile, né giustificabile, che una bella partita caratterizzata dalla correttezza del gioco e dalla lealtà tra le squadre in campo finisca in aggressioni fisiche. Lo sport è un momento di sana competizione e socializzazione: come tale deve essere vissuto».
Solidarietà ai cinque poliziotti feriti è arrivata dal sindaco di Barletta, Pasquale Cascella: «La violenza non è tifo, ed è sempre da condannare-ha scritto Cascella-Solidarietà agli agenti di polizia feriti durante gli scontri al termine della partita Foggia-Barletta. Non è tollerabile, né giustificabile, che una bella partita caratterizzata dalla correttezza del gioco e dalla lealtà tra le squadre in campo finisca in aggressioni fisiche. Lo sport è un momento di sana competizione e socializzazione: come tale deve essere vissuto».