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Santa Barbara e i Vigili del Fuoco, "flammae ardenti animus ardens"
Durante la celebrazione consegnate cinque onorificenze
Barletta - lunedì 5 dicembre 2016
Flammae Ardenti Animus Ardens. L'audace motto dei Vigili del Fuoco ben si presta a onorare e ricordare la protettrice Santa Barbara, di cui ricorreva ieri la celebrazione annuale. La nota Santa, ricordata sia in Oriente che Occidente, è patrona pro italis militibus dell'Artiglieria, del Genio, della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.
Santa Barbara rappresenta la capacità di affrontare il pericolo e l'occasione è stata la migliore per un approfondimento storico di assoluto interesse, a cura del maestro Giuseppe Di Nunno, che riportiamo integralmente. A fine cerimonia sono stati consegnate cinque onorificenze, di cui due con Croce per anzianità a Giovanni Fusillo e Michele Losciale le altre tre quale testimonianza del pregevole servizio prestato presso il corpo dei Vigili del Fuoco a Rizzi Ferdinando, Campagna Saverio Carlo e Piccolo Ruggiero.
Consueverant Romani Pontifices, ad fovendam pietatem et pericula arcenda, quibusdam ordinibus apud Deum Patronos constituere.
É compito dei Romani Pontefici, al fine di alimentare la pietà dei fedeli e di allontanare i pericoli, istituire dei Patroni presso Dio per alcuni ordini.
Così riporta il documento apostolico di PIO XII.
Quae quidem, prout pia eaque vetus ferebat opinio, cum in turri, e caelo repente fulmine concussa, esset inclusa, gloriosum subiit martyrium.
Propriamente, come riportava una pia e antica tradizione, Barbara subì il glorioso martirio, essendo prigioniera in una torre, abbattuta improvvisamente da un fulmine dal cielo (nella sua morte).
Probati insuper historici ecclesiastici Sanctam Barbaram iam inde ab anno MDXXIX a militibus tormentis bellicis addictis Patronam electam esse affirmant, ac postea similiter a militibus machinariis, a nautis nec non a militibus incendiis extinguendis praepositis.
Inoltre autorevoli Storici Ecclesiastici affermano che sin dall'anno 1529 Santa Barbara è stata scelta Patrona dai Militari addetti alle macchine da fuoco da guerra (pyroballistari) e in seguito dai Militari del Genio, dai Marinai e dai Militari preposti a spegnere gli incendi. I Militari addetti alle macchine da guerra d'assedio (addictis tomentis bellicis) identificano gli Artiglieri con macchine da fuoco, come i cannoni. Il lessico riportato nella nomina del Breve Apostolico è "pyroballistari", composto da "pyro" nella radice greca πυρός, che significa «fuoco», fiamma e da "ballistari", soldati d'assedio della legione romana. I "militibus machinariis" identificano i Militari del Genio che predispongono congegni, costruzioni, mentre il termine "nautae" identifica i Militari Marinai. Il patronato si estese ai "militibus incendiis extinguendis praepositis", che identificano in seguito i "Vigili del Fuoco", dall'ordinamento militare a quello civile. Con il culto di Santa Barbara a Roma anche nell'Alma Urbe gli stessi militari preposti alla difesa di Castel Sant'Angelo si affidarono alla potente protezione di Santa Barbara, ... e curarono valentemente il culto nella vicina Chiesa di Santa Maria in Traspontina, all'altare dedicato alla Martire, (ancora oggi esistente). In Alma quoque Urbe milites ipsi Sancti Angeli Arci tutandae praepositi in validam Sanctae Barbarae tutelam se commiserunt... ad Altare eidem Martyri in proxima Ecclesia Sanctae Mariae in Transpontina dicatum, Sacra facienda naviter curaverunt.
Per deliberazione nostra e nella pienezza della Sede Apostolica, in forza del presente Decreto, in modo perpetuo dichiariamo, istituiamo e proclamiamo Santa Barbara di Nicodemia, Vergine e Martire, principale Patrona presso Dio dei Militari Italiani, sia degli Artiglieri e dei Marinai, sia dei Genieri e dei Vigili del Fuoco.
Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l'Anello di Pietro (il Pescatore), il giorno 4 del mese di Dicembre nell'anno 1951, tredicesimo del Nostro Pontificato.
Il Museo Bizantino Cristiano di Atene ci ha illuminato su conoscenze artistiche, culturali, religiose e civili della Martire e Patrona d'Oriente.
Nella condivisione di questo comune patrimonio culturale e spirituale del Popolo Italiano.
Santa Barbara rappresenta la capacità di affrontare il pericolo e l'occasione è stata la migliore per un approfondimento storico di assoluto interesse, a cura del maestro Giuseppe Di Nunno, che riportiamo integralmente. A fine cerimonia sono stati consegnate cinque onorificenze, di cui due con Croce per anzianità a Giovanni Fusillo e Michele Losciale le altre tre quale testimonianza del pregevole servizio prestato presso il corpo dei Vigili del Fuoco a Rizzi Ferdinando, Campagna Saverio Carlo e Piccolo Ruggiero.
Santa Barbara
Il 4 Dicembre, sia nella Chiesa Cattolica che nella Chiesa Ortodossa, ricorre la memoria di Santa Barbara, Vergine e Martire di Nicodemia. I Corpi dell'Artiglieria, del Genio, della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco festeggiano la loro Patrona. Abbiamo inteso riscoprire le radici storiche, culturali, spirituali e democratiche nel Breve Apostolico di Papa PIO XII promulgato il 4 Dicembre 1951. Le fonti degli ACTA APOSTOLICAE SEDIS ci hanno consentito di riportare il testo trascritto in latino, mentre il MUSEO STORICO dei Vigili del Fuoco di Roma a Ostiense ci ha gentilmente trasmesso la foto del Breve Pontificio originale, con la diligente collaborazione del Responsabile sig. Salvatore Fumaselli. Il pregevole manoscritto, che riporta nel 1951 il sigillo di PIVS XII Pont. Max, era già custodito nella sede museale di Roma impreziosito in una cornice antica. La Chiesa di Santa Maria Formosa in Venezia, Città dove approdarono le reliquie della Santa nel 1003, custodite a Burano dal 1811, ci ha concesso l'immagine di Santa Barbara, opera dell'artista Palma il Vecchio del 1523, collocata in un polittico pregevole della Chiesa, meta in preghiera nel 4 Dicembre della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco. Le connotazioni artistiche, religiose e culturali ci sono state trasmesse dal giovane Parroco polacco, Sacerdote del Patriarcato di Venezia, don Piotr Mikulski, che ci ha illuminato sul culto e patronato della Santa in Polonia, dove è Patrona dei Minatori. L'effigie artistica della Chiesa di Venezia riporta l'iconografia classica di Santa Barbara con la palma del martirio in mano, con la torre dove fu prigioniera e la fiamma, accanto alla mano destra, originata dal fulmine nel momento della sua morte. Riportiamo una lettura comparata e sistematica di alcuni passi del documento, che costituiscono l'identità della festa, indicano le motivazioni della proclamazione della Patrona e sono fonte di insegnamento e formazione nella continuità delle generazioni eredi e custodi dei valori del Popolo Italiano.- ECCLESIA E CIVITAS
Consueverant Romani Pontifices, ad fovendam pietatem et pericula arcenda, quibusdam ordinibus apud Deum Patronos constituere.
É compito dei Romani Pontefici, al fine di alimentare la pietà dei fedeli e di allontanare i pericoli, istituire dei Patroni presso Dio per alcuni ordini.
- Il culto di S. Barbara in Oriente e in Occidente
- Storia e tradizione del martirio di S. Barbara
Così riporta il documento apostolico di PIO XII.
Quae quidem, prout pia eaque vetus ferebat opinio, cum in turri, e caelo repente fulmine concussa, esset inclusa, gloriosum subiit martyrium.
Propriamente, come riportava una pia e antica tradizione, Barbara subì il glorioso martirio, essendo prigioniera in una torre, abbattuta improvvisamente da un fulmine dal cielo (nella sua morte).
- Santa Barbara antica Patrona sin dall'anno 1529
Probati insuper historici ecclesiastici Sanctam Barbaram iam inde ab anno MDXXIX a militibus tormentis bellicis addictis Patronam electam esse affirmant, ac postea similiter a militibus machinariis, a nautis nec non a militibus incendiis extinguendis praepositis.
Inoltre autorevoli Storici Ecclesiastici affermano che sin dall'anno 1529 Santa Barbara è stata scelta Patrona dai Militari addetti alle macchine da fuoco da guerra (pyroballistari) e in seguito dai Militari del Genio, dai Marinai e dai Militari preposti a spegnere gli incendi. I Militari addetti alle macchine da guerra d'assedio (addictis tomentis bellicis) identificano gli Artiglieri con macchine da fuoco, come i cannoni. Il lessico riportato nella nomina del Breve Apostolico è "pyroballistari", composto da "pyro" nella radice greca πυρός, che significa «fuoco», fiamma e da "ballistari", soldati d'assedio della legione romana. I "militibus machinariis" identificano i Militari del Genio che predispongono congegni, costruzioni, mentre il termine "nautae" identifica i Militari Marinai. Il patronato si estese ai "militibus incendiis extinguendis praepositis", che identificano in seguito i "Vigili del Fuoco", dall'ordinamento militare a quello civile. Con il culto di Santa Barbara a Roma anche nell'Alma Urbe gli stessi militari preposti alla difesa di Castel Sant'Angelo si affidarono alla potente protezione di Santa Barbara, ... e curarono valentemente il culto nella vicina Chiesa di Santa Maria in Traspontina, all'altare dedicato alla Martire, (ancora oggi esistente). In Alma quoque Urbe milites ipsi Sancti Angeli Arci tutandae praepositi in validam Sanctae Barbarae tutelam se commiserunt... ad Altare eidem Martyri in proxima Ecclesia Sanctae Mariae in Transpontina dicatum, Sacra facienda naviter curaverunt.
- La nomina apostolica della Patrona nel 1951
Per deliberazione nostra e nella pienezza della Sede Apostolica, in forza del presente Decreto, in modo perpetuo dichiariamo, istituiamo e proclamiamo Santa Barbara di Nicodemia, Vergine e Martire, principale Patrona presso Dio dei Militari Italiani, sia degli Artiglieri e dei Marinai, sia dei Genieri e dei Vigili del Fuoco.
- La datazione della nomina e del Breve Apostolico
Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l'Anello di Pietro (il Pescatore), il giorno 4 del mese di Dicembre nell'anno 1951, tredicesimo del Nostro Pontificato.
- Aghìa Barbàra, la Santa d'Oriente
Il Museo Bizantino Cristiano di Atene ci ha illuminato su conoscenze artistiche, culturali, religiose e civili della Martire e Patrona d'Oriente.
- Affidamento
Nella condivisione di questo comune patrimonio culturale e spirituale del Popolo Italiano.