Scuola e Lavoro
Protocollo su lavoro nero, «il Consorzio 5 Stelle fa saltare l’ipotesi di accordo»
Filctem e Cgil Bat chiedono un incontro urgente alla Regione ed al Comune di Barletta
Barletta - sabato 25 novembre 2017
Comunicato Stampa
Lo stato di attuazione del protocollo siglato in occasione dell'anniversario del crollo di via Roma a Barletta è stato oggetto nelle scorse settimane di un momento di confronto presso l'assessorato al lavoro ed alla formazione professionale della Regione Puglia alla presenza di tutti i firmatari dell'intesa nel 2012, ovvero Regione, Comune, Cgil, Filctem e Consorzio Cinque Stelle, nato all'indomani della tragedia. La verifica del protocollo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro serviva a fare il punto della situazione ed era tra gli stessi obiettivi dell'intesa.
A quell'incontro sono seguiti, solo recentemente, diversi tavoli tra i soggetti interessati ed un'ipotesi di accordo formulata dal sindacato in ottemperanza di quanto previsto dall'intesa 2012 che non ha trovato la condivisione da parte del Consorzio. Per tale ragione Filctem e Cgil chiedono alla Regione ed al Comune di Barletta un incontro urgente.
«Pur avendo differito nelle nostre proposte a successivi momenti e step, il confronto sull'organizzazione del lavoro, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro (prevalentemente oggi e formalmente a part-time) la verifica sull'applicazione contrattuale e quant'altro previsto dall'intesa, il Consorzio non ha aderito alla nostra proposta di accordo, in quanto a loro dire è onerosa per le imprese» hanno spiegato Pietro Fiorella, Segretario Filctem Cgil Bat e Foggia e Giuseppe Deleonardis, Segretario generale Cgil Bat.
Le uniche richieste con decorrenza immediata nell'ipotesi di accordo stilata dalla Filctem e dalla Cgil riguardavano due elementi non differibili, e cioè l'applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro, con l'elezione della R.L.S. interaziendale e l'applicazione delle normative contrattuali dell'artigianato in merito alle prestazioni differite e sostegno al reddito, garantite dalla bilateralità.
«Richieste che – hanno precisato Fiorella e Deleonardis - riguardano, non costi enormi aggiuntivi, ma alcuni obblighi di legge e contrattuali, per lo più vincolanti per le aziende che hanno usufruito di finanziamenti e agevolazioni pubbliche, come il Consorzio Cinque Stelle, per altro rivenienti da un protocollo sottoscritto da Regione Puglia e Comune di Barletta. Abbiamo, dunque, deciso di scrivere alle due pubbliche amministrazioni per tornare tutti a riunirci presso l'assessorato al lavoro per esperire l'ultimo tentativo di accordo con lo stesso Consorzio prima di attivare le iniziative opportune per il pieno riconoscimento dei diritti contrattuali e la piena esigibilità dell'intesa che prevedeva anche la costruzione di un marchio etico "Liberi dal lavoro nero"».
A quell'incontro sono seguiti, solo recentemente, diversi tavoli tra i soggetti interessati ed un'ipotesi di accordo formulata dal sindacato in ottemperanza di quanto previsto dall'intesa 2012 che non ha trovato la condivisione da parte del Consorzio. Per tale ragione Filctem e Cgil chiedono alla Regione ed al Comune di Barletta un incontro urgente.
«Pur avendo differito nelle nostre proposte a successivi momenti e step, il confronto sull'organizzazione del lavoro, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro (prevalentemente oggi e formalmente a part-time) la verifica sull'applicazione contrattuale e quant'altro previsto dall'intesa, il Consorzio non ha aderito alla nostra proposta di accordo, in quanto a loro dire è onerosa per le imprese» hanno spiegato Pietro Fiorella, Segretario Filctem Cgil Bat e Foggia e Giuseppe Deleonardis, Segretario generale Cgil Bat.
Le uniche richieste con decorrenza immediata nell'ipotesi di accordo stilata dalla Filctem e dalla Cgil riguardavano due elementi non differibili, e cioè l'applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro, con l'elezione della R.L.S. interaziendale e l'applicazione delle normative contrattuali dell'artigianato in merito alle prestazioni differite e sostegno al reddito, garantite dalla bilateralità.
«Richieste che – hanno precisato Fiorella e Deleonardis - riguardano, non costi enormi aggiuntivi, ma alcuni obblighi di legge e contrattuali, per lo più vincolanti per le aziende che hanno usufruito di finanziamenti e agevolazioni pubbliche, come il Consorzio Cinque Stelle, per altro rivenienti da un protocollo sottoscritto da Regione Puglia e Comune di Barletta. Abbiamo, dunque, deciso di scrivere alle due pubbliche amministrazioni per tornare tutti a riunirci presso l'assessorato al lavoro per esperire l'ultimo tentativo di accordo con lo stesso Consorzio prima di attivare le iniziative opportune per il pieno riconoscimento dei diritti contrattuali e la piena esigibilità dell'intesa che prevedeva anche la costruzione di un marchio etico "Liberi dal lavoro nero"».