Servizi sociali
Piano di rientro, Fiore ha incontrato i sindaci della Bat
All'incontro ha partecipato la direzione della Asl. Punti critici sono gli ospedali di Spinazzola e Minervino
BAT - giovedì 30 settembre 2010
L'assessore alle politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, e la Direzione della Asl hanno incontrato oggi, nella sede della Provincia, tutti i sindaci della Bat. Al centro dell'attenzione il piano di rientro. Fiore, dopo una premessa che è servita a chiarire le logiche del piano di rientro varato dalla Regione, ha analizzato quanto previsto per la Asl Bt. "I punti critici – ha detto l'assessore – riguardano soltanto gli ospedali di Spinazzola e Minervino che non saranno semplicemente chiusi ma riqualificati. Resta invariata la decisione di realizzazione un ospedale nuovo tra Andria e Canosa e fra Trani e Bisceglie". Rocco Canosa, Direttore Generale della Asl Bt, ha concentrato l'attenzione sul futuro delle strutture di Minervino e Spinazzola: "a Minervino sarà costituito un hospice per malati terminali e parte dei posti letto saranno riconvertiti in Rsa (residenze sanitarie per anziani) mentre a Spinazzola saranno dedicati 20 posti letto alla riabilitazione. Al potenziamento delle funzioni ambulatoriali sarà associata anche la realizzazione di un punto di primo intervento con posti letto tecnici per la stabilizzazione dei pazienti con telemedicina e laboratorio per le urgenze".
"Entrambe le soluzioni proposte – hanno sottolineato dia Fiore che Canosa – rispettano la storia e le esigenze dei comuni interessati". "La cessazione della funzione ospedaliera, ma non la chiusura fisica delle strutture – ha aggiunto Fiore – va vista come una occasione importante di riqualificazione dei servizi e di ottimizzazione delle risorse nel pieno rispetto delle esigenze di diagnosi e cura espresse dai cittadini".
Alla discussione hanno partecipato anche tutti i sindaci della sesta provincia. In particolare i sindaci di Spinazzola e Minervino hanno espresso perplessità su quanto dichiarato dall'assessore e hanno chiesto di poter analizzare le soluzioni proposte.
Fiore ha accolto l'esigenza di entrambi i sindaci e si è detto disponibile a incontrarli nuovamente per analizzare in maniera più attenta e dettagliata quanto previsto dal piano. Fiore ha anche ricordato che per la realizzazione dei nuovi ospedali è stato già costituito un tavolo tecnico: "per la realizzazione dell'ospedale tra Andria e Canosa siamo già a buon punto – ha aggiunto – la Asl sta preparando tutti i documenti richiesti dal tavolo tecnico". Rocco Canosa, poi, ha chiesto di incontrare nuovamente i sindaci di Trani e Bisceglie per avviare concretamente l'iter che permetterà la realizzazione del nuovo ospedale.
"Entrambe le soluzioni proposte – hanno sottolineato dia Fiore che Canosa – rispettano la storia e le esigenze dei comuni interessati". "La cessazione della funzione ospedaliera, ma non la chiusura fisica delle strutture – ha aggiunto Fiore – va vista come una occasione importante di riqualificazione dei servizi e di ottimizzazione delle risorse nel pieno rispetto delle esigenze di diagnosi e cura espresse dai cittadini".
Alla discussione hanno partecipato anche tutti i sindaci della sesta provincia. In particolare i sindaci di Spinazzola e Minervino hanno espresso perplessità su quanto dichiarato dall'assessore e hanno chiesto di poter analizzare le soluzioni proposte.
Fiore ha accolto l'esigenza di entrambi i sindaci e si è detto disponibile a incontrarli nuovamente per analizzare in maniera più attenta e dettagliata quanto previsto dal piano. Fiore ha anche ricordato che per la realizzazione dei nuovi ospedali è stato già costituito un tavolo tecnico: "per la realizzazione dell'ospedale tra Andria e Canosa siamo già a buon punto – ha aggiunto – la Asl sta preparando tutti i documenti richiesti dal tavolo tecnico". Rocco Canosa, poi, ha chiesto di incontrare nuovamente i sindaci di Trani e Bisceglie per avviare concretamente l'iter che permetterà la realizzazione del nuovo ospedale.