Politica
Patto di Stabilità, Vendola lancia l'asse Puglia-Lega
Sul tavolo il bilancio pro capite dopo il maxiemendamento. "Vogliamo risultati per modificare questo ingiusto vincolo"
Barletta - giovedì 16 maggio 2013
Nel 2013 la Regione Puglia potrà investire appena 327 euro per ogni cittadino. Questa la cifra più emblematica lasciata in eredità dal recente maxiemendamento sul Patto di Stabilità: numeri che la regione considera "punitivI", come spiegato lunedì dal governatore Nichi Vendola e dall'assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia al termine della riunione di Giunta monotematica. La Puglia ha oggi in cassa 2 miliardi e mezzo di euro, ma potrà investire appena 90 milioni. "I cittadini pugliesi- ha denunciato Vendola- insieme a quelli di altre regioni virtuose del Nord, come Lombardia e Veneto, sono penalizzati rispetto a quelli di altre regioni che hanno meno cassa. La compressione limita gli impegni di spesa e non ha alcuna relazione con lo sforamento controllato dell'anno scorso. Ed è – secondo la Regione – una questione che riguarda il Parlamento italiano che l'ha votata e non i vincoli europei. "Non vogliamo fare polemiche – ha aggiunto – ma portare a casa risultati per modificare questo ingiusto vincolo. Il patto di stabilità infatti fotografa la situazione pugliese al 2005. Questo per la Puglia è una circostanza negativa perché ci vincola a un livello di spesa non elevato in quell'anno elettorale. Ma quel livello è stato considerato standard per gli anni successivi: quello fu un anno scarso, pure a fronte di un vincolo di cassa. Negli anni successivi riuscimmo a tamponare i vincoli, manovrando sulla competenza residua, più alta per la Puglia. Con la competenza a fronte di un vincolo di cassa abbiamo fatto fronte al patto di stabilità anche nei confronti dei comuni, minimizzando gli effetti negativi, tanto che nell'anno 2012 solo nell'ultimo trimestre abbiamo speso quanto in tutto l'anno".
"Oggi – ha precisato di Gioia – la gestione del patto di stabilità è nei fatti impossibile a causa delle modifiche apportate dal governo Monti e votate da tutta la maggioranza che lo sosteneva: la finanziaria prevede infatti il pareggio di cassa e competenza, cosa che taglia alla Puglia circa 500 milioni. Il meccanismo non taglia le spese, ma impedisce che possano essere impegnate rilevanti parti del bilancio". "Occorre sottolineare – spiega l'assessore – che tutto ciò non deriva affatto dagli sforamenti controllati del patto come nel 2012: lo sformanento era codificato dalle leggi e le cosiddette minisanzioni erano tranquillamente compensate dai benefici per le aziende e gli enti locali". I criteri del Patto sono fissati per la Puglia al 2005, anno di bassa spesa per la regione: sul tavolo la richiesta di una redistribuzione più equa dello spazio finanziario concesso dall'Unione Europea alle regioni. Di fronte ai cordoni imposti alla spesa per la Puglia, Vendola ha rilanciato l'alleanza proprio con Lombardia e Veneto, ricevendo in cambio l'ok del governatore Veneto Luca Zaia. Ora si attende- ha aggiunto Vendola- che "chi fa opposizione al governo pugliese stando in Parlamento deve avere la responsabilità di farla per far uscire la Puglia dal pantano del patto di stabilità".
(Twitter: @GuerraLuca88)
"Oggi – ha precisato di Gioia – la gestione del patto di stabilità è nei fatti impossibile a causa delle modifiche apportate dal governo Monti e votate da tutta la maggioranza che lo sosteneva: la finanziaria prevede infatti il pareggio di cassa e competenza, cosa che taglia alla Puglia circa 500 milioni. Il meccanismo non taglia le spese, ma impedisce che possano essere impegnate rilevanti parti del bilancio". "Occorre sottolineare – spiega l'assessore – che tutto ciò non deriva affatto dagli sforamenti controllati del patto come nel 2012: lo sformanento era codificato dalle leggi e le cosiddette minisanzioni erano tranquillamente compensate dai benefici per le aziende e gli enti locali". I criteri del Patto sono fissati per la Puglia al 2005, anno di bassa spesa per la regione: sul tavolo la richiesta di una redistribuzione più equa dello spazio finanziario concesso dall'Unione Europea alle regioni. Di fronte ai cordoni imposti alla spesa per la Puglia, Vendola ha rilanciato l'alleanza proprio con Lombardia e Veneto, ricevendo in cambio l'ok del governatore Veneto Luca Zaia. Ora si attende- ha aggiunto Vendola- che "chi fa opposizione al governo pugliese stando in Parlamento deve avere la responsabilità di farla per far uscire la Puglia dal pantano del patto di stabilità".
(Twitter: @GuerraLuca88)