Istituzionale
Palpare le donne invisibili
E’ accaduto l’8 marzo al Palazzo della Provincia
Barletta - venerdì 11 marzo 2011
Per tutto il tempo della conferenza stampa indetta alla Provincia lo scorso 8 marzo dall' Assessore ai Servizi Sociali e pari opportunità Carmelinda Lombardi, siamo stati fedeli ascoltatori e poi ripetitori di quanto nobilmente annunciato e severamente detto circa la innegabile e prioritaria importanza della donna.
Abbiamo atteso un'ora per ascoltare e apprendere da ciascuna relatrice, testimonianze e sentimentalità. Una fra le altre, la dedica della esclusiva giornata dell'8 marzo fatta alla sua mamma dalla consigliera Pina Marmo. Al termine di ogni conversazione, Barlettalife ha proposto la lettura del "dolore" di una donna riportataci con una lettera e pubblicata proprio quella mattina. Cortesemente e con gran rispetto per quel dolore autentico, è stata lo stesso assessore Lombardi ad interpretare con voce composta le parole scritte da quella donna. Ogni rigo letto si è riflesso negli occhi della lettrice che ci è parsa allontanarsi dal contesto e cercare la difficile situazione in corso di lettura quasi volesse afferrarla e risolverla, immediatamente senza altro indugio. Ciascuna delle donne influenti presenti, le psicologhe stesse, la responsabile della Asl BT con disponibile eccitazione domandavano come rintracciarla, cosa poter fare. Non eravamo autorizzati a rivelarlo, la dignitosa scrittrice ce lo impedisce per non subire altre ripercussioni un po' assopite. Quindi una donna invisibile, solo la nostra credibilità giornalistica l'ha resa configurabile. A quel fantasma non tanto lontano è stata trasmessa una forte solidarietà. Identica, riteniamo è l'invisibilità della giovane lavoratrice della Provincia di cui si scrive in queste ore. Sarà davvero accaduto lo scadente episodio della palpata? O solo una mail mitomane che vuole scombussolare un Ente prestigioso ma forse dallo scarso coraggio per affrontare una semplice indagine d'ufficio?
La lettera da noi pubblicata era firmata da una "donna segregata". Anche quella mail che circola dovrebbe avere il credito del dubbio. Invece nel corso della conferenza stampa dei capigruppo di ieri mattina, si è stabilito che non ci sono elementi tali da presupporre l'accaduto. Non c'è la denuncia, non si è vista la manina accarezzare il fondoschiena della neo assunta. Insomma invisibilità assoluta su tutto il gran rumore che però conosce anagrafica del fatto. Individuato infatti da molte ore il nome della presunta invisibile e del presunto innocente. Due fantasmi. Il fatto non sussiste e allora il Presidente della Provincia curerà che la dignità di ogni lavoratore sia salvaguardata. Senza ulteriore visibilità?
Abbiamo atteso un'ora per ascoltare e apprendere da ciascuna relatrice, testimonianze e sentimentalità. Una fra le altre, la dedica della esclusiva giornata dell'8 marzo fatta alla sua mamma dalla consigliera Pina Marmo. Al termine di ogni conversazione, Barlettalife ha proposto la lettura del "dolore" di una donna riportataci con una lettera e pubblicata proprio quella mattina. Cortesemente e con gran rispetto per quel dolore autentico, è stata lo stesso assessore Lombardi ad interpretare con voce composta le parole scritte da quella donna. Ogni rigo letto si è riflesso negli occhi della lettrice che ci è parsa allontanarsi dal contesto e cercare la difficile situazione in corso di lettura quasi volesse afferrarla e risolverla, immediatamente senza altro indugio. Ciascuna delle donne influenti presenti, le psicologhe stesse, la responsabile della Asl BT con disponibile eccitazione domandavano come rintracciarla, cosa poter fare. Non eravamo autorizzati a rivelarlo, la dignitosa scrittrice ce lo impedisce per non subire altre ripercussioni un po' assopite. Quindi una donna invisibile, solo la nostra credibilità giornalistica l'ha resa configurabile. A quel fantasma non tanto lontano è stata trasmessa una forte solidarietà. Identica, riteniamo è l'invisibilità della giovane lavoratrice della Provincia di cui si scrive in queste ore. Sarà davvero accaduto lo scadente episodio della palpata? O solo una mail mitomane che vuole scombussolare un Ente prestigioso ma forse dallo scarso coraggio per affrontare una semplice indagine d'ufficio?
La lettera da noi pubblicata era firmata da una "donna segregata". Anche quella mail che circola dovrebbe avere il credito del dubbio. Invece nel corso della conferenza stampa dei capigruppo di ieri mattina, si è stabilito che non ci sono elementi tali da presupporre l'accaduto. Non c'è la denuncia, non si è vista la manina accarezzare il fondoschiena della neo assunta. Insomma invisibilità assoluta su tutto il gran rumore che però conosce anagrafica del fatto. Individuato infatti da molte ore il nome della presunta invisibile e del presunto innocente. Due fantasmi. Il fatto non sussiste e allora il Presidente della Provincia curerà che la dignità di ogni lavoratore sia salvaguardata. Senza ulteriore visibilità?