La città
Orto botanico, a Barletta un nuovo presidio per l'intero territorio
L’opera è stata completata nel 2011 con l’ambizione di essere cerniera tra centro cittadino e periferia
Barletta - sabato 18 luglio 2020
16.38
«È stata restituita alla fruizione pubblica un'opera per anni abbandonata a se stessa». Lo ha rimarcato più volte questa mattina il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, in occasione dell'apertura, presso l'Orto botanico di viale Marconi, del distaccamento provinciale della Protezione civile della Regione Puglia e della sede amministrativa del comando provinciale dei Vigili del fuoco della Bat.
Un'opera completata nel 2011 con l'ambizione di essere cerniera tra centro cittadino e periferia. Il sequestro della struttura, all'indomani dell'inchiesta della Procura di Trani che sveló, tra le altre cose, l'occultamento di alcuni rifiuti, ne avrebbe rallentato l'apertura. Tutt'ora, infatti, i giardini della struttura non saranno pienamente fruibili dai cittadini, almeno fino a conclusione della necessaria opera di bonifica per la quale, ha anticipato Cannito, è stato dato incarico del progetto di caratterizzazione ad un ingegnere di Manfredonia. Sei mesi, il tempo stimato per la caratterizzazione.
Alla cerimonia, di significativa importanza per l'intero territorio della sesta provincia pugliese, hanno preso parte il prefetto della Provincia Bat Maurizio Valiante; l'arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, monsignor Leonardo d'Ascenzo; il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano; il vice presidente della Giunta regionale ed assessore con delega alla Protezione civile, Antonio Nunziante, il presidente del Comitato permanente della Protezione civile regionale, Ruggiero Mennea, il capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Fabio Dattilo e il capo Dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli.Un'opera completata nel 2011 con l'ambizione di essere cerniera tra centro cittadino e periferia. Il sequestro della struttura, all'indomani dell'inchiesta della Procura di Trani che sveló, tra le altre cose, l'occultamento di alcuni rifiuti, ne avrebbe rallentato l'apertura. Tutt'ora, infatti, i giardini della struttura non saranno pienamente fruibili dai cittadini, almeno fino a conclusione della necessaria opera di bonifica per la quale, ha anticipato Cannito, è stato dato incarico del progetto di caratterizzazione ad un ingegnere di Manfredonia. Sei mesi, il tempo stimato per la caratterizzazione.