Eventi
Non solo 8 marzo
Pari opportunità a confronto: donne e media. Diversi i temi che affrontati e discussi
Barletta - lunedì 14 marzo 2011
Nella Sala Convegni del Circolo Unione si è tenuto venerdì 11 marzo uno degli incontri organizzato dal Soroptimist International Club di Barletta, in occasione dalla seconda edizione di "Non solo 8 marzo", un'iniziativa di sensibilizzazione sulle pari opportunità, fortemente voluta dall'Assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità della Provincia BT, Carmelinda Lombardi.
L'incontro si colloca in continuità con la "Lettera Aperta sulle Pari opportunità" inviata a tutte le istituzioni della BT, in occasione del "Soroptimist Day", al fine di promuovere in rete un Osservatorio sulla rappresentanza delle donne, in collaborazione con le altre associazioni femminili. Si tratta di donne che si associano e che collaborano tra loro per far valere i propri diritti, senza tuttavia degenerare in un femminismo contrapposto al maschilismo, che non corrisponde a quello che è il giusto significato del concetto di "pari opportunità".
Durante l'incontro è stato ricordato il Progetto "Mafalda", presentato alla Regione Puglia, che approva un piano di interventi locali per la prevenzione ed il contrasto della violenza contro le donne ed i minori per il triennio 2011-2013, e la realizzazione di progetti volti all'inclusione sociale in favore di donne e minori stranieri.
Sono diversi i temi che sono stati affrontati e discussi con spirito critico durante l'incontro. Grande attenzione è stata posta sull'influenza che i media hanno sull'immagine e sul ruolo della donna nella società. Notevole è stata anche la partecipazione degli studenti del Liceo Classico "A. Casardi" che sono intervenuti durante il dibattito.
Sono tematiche che vengono affrontate e discusse, fortunatamente, con una certa regolarità e che, soprattutto in questi giorni, sono scomode protagoniste delle vicende e della cronaca della nostra provincia. Violenze che si consumano all'interno delle mura di casa, di cui la lettera di una nostra lettrice è una drammatica testimonianza, ma anche sul posto di lavoro. Possono consistere in violenze fisiche ma possono assumere anche caratteri più "soft " e subdoli ma ugualmente umilianti per le donne che ne sono vittime. Donne che vanno incontro a tantissime difficoltà, che hanno paura di denunciare, che si autocolpevolizzano, che non hanno fiducia nelle istituzioni e che scelgono la maschera del "fantasma". Una maschera che, anche durante il periodo di Carnevale, non va più di moda.
L'incontro si colloca in continuità con la "Lettera Aperta sulle Pari opportunità" inviata a tutte le istituzioni della BT, in occasione del "Soroptimist Day", al fine di promuovere in rete un Osservatorio sulla rappresentanza delle donne, in collaborazione con le altre associazioni femminili. Si tratta di donne che si associano e che collaborano tra loro per far valere i propri diritti, senza tuttavia degenerare in un femminismo contrapposto al maschilismo, che non corrisponde a quello che è il giusto significato del concetto di "pari opportunità".
Durante l'incontro è stato ricordato il Progetto "Mafalda", presentato alla Regione Puglia, che approva un piano di interventi locali per la prevenzione ed il contrasto della violenza contro le donne ed i minori per il triennio 2011-2013, e la realizzazione di progetti volti all'inclusione sociale in favore di donne e minori stranieri.
Sono diversi i temi che sono stati affrontati e discussi con spirito critico durante l'incontro. Grande attenzione è stata posta sull'influenza che i media hanno sull'immagine e sul ruolo della donna nella società. Notevole è stata anche la partecipazione degli studenti del Liceo Classico "A. Casardi" che sono intervenuti durante il dibattito.
Sono tematiche che vengono affrontate e discusse, fortunatamente, con una certa regolarità e che, soprattutto in questi giorni, sono scomode protagoniste delle vicende e della cronaca della nostra provincia. Violenze che si consumano all'interno delle mura di casa, di cui la lettera di una nostra lettrice è una drammatica testimonianza, ma anche sul posto di lavoro. Possono consistere in violenze fisiche ma possono assumere anche caratteri più "soft " e subdoli ma ugualmente umilianti per le donne che ne sono vittime. Donne che vanno incontro a tantissime difficoltà, che hanno paura di denunciare, che si autocolpevolizzano, che non hanno fiducia nelle istituzioni e che scelgono la maschera del "fantasma". Una maschera che, anche durante il periodo di Carnevale, non va più di moda.