La protesta dei negozianti, il cartello
La protesta dei negozianti, il cartello
Scuola e Lavoro

Lockdown di aprile, passa anche da Barletta la protesta di commercianti e partite IVA

Le scelte delle istituzioni scatenano l’ira dei negozianti

"Non esistono attività non essenziali". Questo è il grido di protesta lanciato a Barletta dai negozianti di Le vie dello shopping. Quasi in contemporanea, pochi giorni fa, lungo la tangenziale di Bari, è scoppiata veemente la protesta di commercianti e Partite IVA contro il prolungamento dell'ennesimo lockdown proclamato dal governo centrale. Una protesta che stavolta pare raccogliere la solidarietà di larghissima parte dell'opinione pubblica.

Del resto è fin troppo evidente l'assoluta disparità di trattamento fra una categoria e l'altra della popolazione, dove a una parrucchiera multata perché esercitava a domicilio la sua professione, fanno da contraltare le immagini della scorsa Domenica delle Palme di spiagge e lungomare colmi di gente e con la quasi totale assenza di controlli. È fin troppo evidente, inoltre, la decisione assurda per il weekend di Pasqua del poter recarsi in vacanza all'estero e riempire i propri trolley di souvenir e chincaglierie varie acquistate nei negozietti locali mentre in Italia chi di turismo ci campa è praticamente allo stremo.

Tutto questo naturalmente unito al paradosso del potersi recare, ad esempio, da Barletta a Bari per prendere un volo con destinazione Palma di Maiorca, mentre sono state tassativamente vietate le notoriamente perniciose grigliate in quel di Montaltino per i barlettani, ed in quel di Montegrosso per gli andriesi. Ci pare quindi del tutto comprensibile la rabbia di chi da un anno è costretto a fare i conti con fitti, bollette, mutui, imposte (e non di rado multe per "provocato assembramento") senza possibilità alcuna di far fronte col proprio lavoro a tutte queste incombenze.

"Si, ma hanno avuto i ristori". Osserverebbe caustico il classico ultras del Comitato Tecnico Scientifico. "Che provino, quelli del CTS, a vivere col 10% del loro stipendio e a pagarci tasse, minimali contributivi, mutui, fitti ed utenze". Risponderebbero coloro che erano in Tangenziale, a Bari, a far sentire le loro ragioni. Qui non c'è da essere "negazionisti", come sancito dall'ipocondria mediatica che da un anno imperversa nel nostro paese. Il Covid-19 c'è ed è una bestia infida e subdola soprattutto per i nostri padri e per i nostri nonni. E non si tratta nemmeno di essere "allergici alle regole", come recita l'immancabile ed insopportabile vulgata anti-italiana.

C'è solo da prendere atto che tra lockdown, economia nel baratro e questione vaccini nulla pare essere cambiato rispetto ad un anno fa, e nel comune cittadino (partita IVA o meno) si fa sempre più marcata la sensazione di sottostare a restrizioni imposte da istituzioni (italiane ed europee) che, oggi come dodici mesi fa, al netto dei paroloni di circostanza, non sanno che pesci pigliare, con l'ovvia incapacità di poter dare ai cittadini una data di scadenza certa di questa pesantissima situazione, imprevedibile da definire per chiunque.
  • Lavoro
  • Coronavirus
Speciale Coronavirus

Speciale Coronavirus

Tutti gli aggiornamenti sull'emergenza che ha cambiato il mondo

2109 contenuti
Altri contenuti a tema
Start-up e spin off, al Poliba studenti e imprese dialogano per il successo del comparto Start-up e spin off, al Poliba studenti e imprese dialogano per il successo del comparto Analisi dei fattori critici e soluzioni al centro dell'incontro organizzato da Mediaone Italia e Jeba
La Vingi Shoes non chiuderà, siglato l'accordo in Regione La Vingi Shoes non chiuderà, siglato l'accordo in Regione Triggiani: “Scongiurata ogni ipotesi di dismissione ma adesso si lavori per un piano industriale di rilancio”
Vingi Shoes, il 17 ottobre task force regionale: lavoratori in presidio a Bari Vingi Shoes, il 17 ottobre task force regionale: lavoratori in presidio a Bari Nel pomeriggio alle ore 17 a Barletta incontro presso il Comando di Polizia locale in via Zanardelli
7 Vingi Shoes di Barletta, prosegue sciopero e sit-in davanti ai cancelli dell’azienda Vingi Shoes di Barletta, prosegue sciopero e sit-in davanti ai cancelli dell’azienda Filctem e Femca replicano ai legali della società: “Mai comunicata vendita capannone e trasferimento”
Delibera a sostegno lavoratori Vingi Shoes, soddisfazione di Coalizione Civica Delibera a sostegno lavoratori Vingi Shoes, soddisfazione di Coalizione Civica Approvazione arrivata all’unanimità
Vingi Shoes, interrogazione parlamentare dell'on. Francesco Mari Vingi Shoes, interrogazione parlamentare dell'on. Francesco Mari Il testo presentato dal deputato di Sinistra Italiana
Vingi Shoes, la replica dell'azienda ai lavoratori Vingi Shoes, la replica dell'azienda ai lavoratori In corso un sit-in di protesta davanti alla sede di via dell'Euro
1 Il barlettano Andrea, con diagnosi di autismo, sui palchi di Miss Italia Puglia Il barlettano Andrea, con diagnosi di autismo, sui palchi di Miss Italia Puglia La mamma Stefania: «Una dimostrazione che gli stereotipi possono essere combattuti lavorando sui talenti e sulle passioni»
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.