Cronaca
«La situazione alla Bar.S.A. crea sconcerto e preoccupazione tra i lavoratori»
Indetto uno stato di agitazione dalle maggiori segreterie unitarie. «Grave conseguenza sia sull'occupazione che sui redditi»
Barletta - sabato 6 aprile 2013
«A seguito delle varie problematiche venutesi a creare da parte del Commissario Prefettizio nei confronti della Bar.S.A. S.P.A Barletta, con la conseguenza delle contrazioni di alcuni servizi relativamente alla mancata erogazione di oltre 1.000.000 di euro nei confronti della società». Così intervengono le segreterie unitarie sull'annoso problema Bar.S.A., questa volta dal punto di vista dei lavoratori. «Tale situazione crea non pochi problemi ai lavoratori, primo su tutti la contrazione già cominciata di alcune ore di lavoro. In Bar.S.A. è già presente un contratto di solidarietà con riduzione di orario di lavoro, seguito a due anni di cassa integrazione, oltre ai numerosi licenziamenti già avvenuti nel passato».
«Tale situazione crea sconcerto e preoccupazione tra i lavoratori che a seguito dell' assemblea tenutasi il 3 Aprile scorso con le OO.SS., FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UIL UILTUCS, hanno espresso le loro preoccupazioni anche alla luce delle prossime scadenze normative e di legge. A tale soluzione le OO.SS. con le maestranze decidono al termine dell'assemblea di indire uno stato di agitazione con conseguente manifestazione da definire. Tale manifestazione si pone l'obiettivo di sensibilizzare sia l'opinione pubblica che le istituzioni interessate, in primis il Sig. Prefetto, sulla grave situazione che pregiudica il futuro di questi lavoratori, con grave conseguenza sia sull'occupazione che sui redditi delle famiglie già provate in questo momento drammatico».
«Tale situazione crea sconcerto e preoccupazione tra i lavoratori che a seguito dell' assemblea tenutasi il 3 Aprile scorso con le OO.SS., FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UIL UILTUCS, hanno espresso le loro preoccupazioni anche alla luce delle prossime scadenze normative e di legge. A tale soluzione le OO.SS. con le maestranze decidono al termine dell'assemblea di indire uno stato di agitazione con conseguente manifestazione da definire. Tale manifestazione si pone l'obiettivo di sensibilizzare sia l'opinione pubblica che le istituzioni interessate, in primis il Sig. Prefetto, sulla grave situazione che pregiudica il futuro di questi lavoratori, con grave conseguenza sia sull'occupazione che sui redditi delle famiglie già provate in questo momento drammatico».