Cronaca
La differenziata a Barletta: cosa ne pensano gli esercenti?
«Più giorni di raccolta per singole categorie e migliore gestione degli orari di conferimento»
Barletta - venerdì 31 ottobre 2014
0.05
Da più di due settimane Barletta, senza più distinzione di quartieri, è passata alla pratica della raccolta differenziata porta a porta, non senza manifestare le proprie numerose difficoltà in questo necessario progresso. Dal 15 ottobre infatti l'argomento "differenziata" è all'ordine del giorno, nei bar, per le strade e addirittura ha monopolizzato le bacheche Facebook delle pagine dedicate alla città. Per raccogliere gli umori dei cittadini, abbiamo chiesto ai passanti di lasciarci un piccolo pensiero sulla questione, di cui avete letto nel nostro articolo "I barlettani e la differenziata: parte prima, zona Santa Maria".
Tra le varie categorie che in base alle proprie specifiche esigenze hanno manifestato un malcontento per l'organizzazione della raccolta, quella delle "attività commerciali" sicuramente si caratterizza come una realtà in cui attuare la "porta a porta" è molto complesso. Per comprendere quali criticità siano emerse in questo iniziale periodo di pratica della differenziata abbiamo ascoltato gestori, proprietari e personale di attività commerciali barlettane. In molti ci hanno espresso buona volontà e predisposizione all'impegnarsi nel praticare la differenziazione dei rifiuti, ma in numerosi ci hanno segnalato disagi dovuti soprattutto allo scarso numero di giorni disposti per il conferimento di ogni singola categoria.
Francesco, gestore di un pub-ristorante, ha dimostrato il suo entusiasmo per una pratica tra le più normali che si debbano svolgere nelle città civili dicendoci : «A parte i disagi iniziali dovuti alla novità, io credo che la raccolta sia solo una questione d'abitudine. Possiamo sicuramente dire che rispetto agli altri paesi noi siamo molto indietro e in grosso ritardo. Capisco le problematiche iniziali ma credo che una comunità come la nostra debba adeguarsi a quelle che sono le regole per l'ambiente, perché questa soluzione ci permette di risparmiare, riciclare. Spero che con il passare del tempo la gente riesca ad organizzarsi. L'unica problematica che ho rilevato, soprattutto per la dimensione della mia attività, è quella della necessità di aumentare i giorni di raccolta, purtroppo è molto difficile lasciare i rifiuti nei magazzini e nelle cucine aspettando il giorno di raccolta, per un'evidente questione d'igiene. La raccolta va fatta, continuata, magari ricercando delle soluzioni affinché la cosa funzioni meglio. Bisogna pensare al futuro della città e dell'ambiente ».
Antonio, gestisce per conto proprio un piccolo laboratorio artigianale, gli abbiamo chiesto come stia andando nell'ambito della sua attività la pratica della "porta a porta". «Non nascondo che inizialmente ho trovato un po' di difficoltà ad organizzarmi con cesti e cestini per le diverse categorie di rifiuti, ma devo sentenziare che trovo questa pratica utile e civile. E' assurdo poter credere di continuare ad ammassare tutti i rifiuti nello stesso sacchetto nel 2014, anzi devo riconoscere che la consapevolezza di fare qualcosa per l'ambiente che un domani i miei nipoti dovranno vivere, mi rende ben disposto a prestare quel po' d'attenzione necessaria. Purtroppo credo sia importante rivedere la disposizione degli orari e dei giorni di raccolta, unica grande difficoltà che ho riscontrato. Infatti chiudendo la mia attività intorno alle 19 trovo grande difficoltà a conferire dalle 22 alle 24, pertanto proporrei una semplice revisione degli orari e magari un aumento dei giorni di raccolta, tutte le altre problematiche sono più che superabili in vista di un futuro migliore per l'ambiente e per noi stessi».
Pasquale, possiede un bar e ha risposto alle nostre domande dicendoci «Gli orari del ritiro dei rifiuti non sono adeguati. Nella mia attività i cartoni rimangono dalla chiusura fino alla mattina esposti fuori dal locale. La pulizia dei bidoni blu per il vetro è fatta sporadicamente creando cattivi odori e moscerini nei dintorni. Poi da quanto sto vedendo personalmente, la pulizia delle strade non viene più effettuata da quando c'è la differenziata».
Il personale di un ristorante del centro storico ha segnalato grandi disagi, dimostrando però una buona predisposizione a collaborare con le istituzioni per poter giungere a modifiche risolutive per tutto il sistema di differenziazione. «Nella nostra struttura riscontriamo grandi difficoltà a trattenere carta e cartone, plastica e secco residuo all'interno del locale che, specie in contesti di piccole-medie dimensioni, compromette l'igiene dello stesso e vincola noi, come altri gestori di attività, a portar fuori i rifiuti durante l'orario di servizio. In aggiunta, l'accumulo dei rifiuti organici, seppur raccolti negli appositi contenitori, comporta l'avvicinamento (e l'aumento) di topi nei pressi dei punti di raccolta. Infine le dimensioni dei contenitori messi a disposizione spesso risulta insufficiente rispetto alla produzione giornaliera di materiale di scarto. Chiediamo quindi all'amministrazione una gestione più accurata che preveda, oltre all'aumento dei giorni di ritiro, anche la distribuzione di appositi contenitori per la differenziazione di rifiuti speciali quali pile, medicinali, cassette in legno e quant'altro».
Tra le varie categorie che in base alle proprie specifiche esigenze hanno manifestato un malcontento per l'organizzazione della raccolta, quella delle "attività commerciali" sicuramente si caratterizza come una realtà in cui attuare la "porta a porta" è molto complesso. Per comprendere quali criticità siano emerse in questo iniziale periodo di pratica della differenziata abbiamo ascoltato gestori, proprietari e personale di attività commerciali barlettane. In molti ci hanno espresso buona volontà e predisposizione all'impegnarsi nel praticare la differenziazione dei rifiuti, ma in numerosi ci hanno segnalato disagi dovuti soprattutto allo scarso numero di giorni disposti per il conferimento di ogni singola categoria.
Francesco, gestore di un pub-ristorante, ha dimostrato il suo entusiasmo per una pratica tra le più normali che si debbano svolgere nelle città civili dicendoci : «A parte i disagi iniziali dovuti alla novità, io credo che la raccolta sia solo una questione d'abitudine. Possiamo sicuramente dire che rispetto agli altri paesi noi siamo molto indietro e in grosso ritardo. Capisco le problematiche iniziali ma credo che una comunità come la nostra debba adeguarsi a quelle che sono le regole per l'ambiente, perché questa soluzione ci permette di risparmiare, riciclare. Spero che con il passare del tempo la gente riesca ad organizzarsi. L'unica problematica che ho rilevato, soprattutto per la dimensione della mia attività, è quella della necessità di aumentare i giorni di raccolta, purtroppo è molto difficile lasciare i rifiuti nei magazzini e nelle cucine aspettando il giorno di raccolta, per un'evidente questione d'igiene. La raccolta va fatta, continuata, magari ricercando delle soluzioni affinché la cosa funzioni meglio. Bisogna pensare al futuro della città e dell'ambiente ».
Antonio, gestisce per conto proprio un piccolo laboratorio artigianale, gli abbiamo chiesto come stia andando nell'ambito della sua attività la pratica della "porta a porta". «Non nascondo che inizialmente ho trovato un po' di difficoltà ad organizzarmi con cesti e cestini per le diverse categorie di rifiuti, ma devo sentenziare che trovo questa pratica utile e civile. E' assurdo poter credere di continuare ad ammassare tutti i rifiuti nello stesso sacchetto nel 2014, anzi devo riconoscere che la consapevolezza di fare qualcosa per l'ambiente che un domani i miei nipoti dovranno vivere, mi rende ben disposto a prestare quel po' d'attenzione necessaria. Purtroppo credo sia importante rivedere la disposizione degli orari e dei giorni di raccolta, unica grande difficoltà che ho riscontrato. Infatti chiudendo la mia attività intorno alle 19 trovo grande difficoltà a conferire dalle 22 alle 24, pertanto proporrei una semplice revisione degli orari e magari un aumento dei giorni di raccolta, tutte le altre problematiche sono più che superabili in vista di un futuro migliore per l'ambiente e per noi stessi».
Pasquale, possiede un bar e ha risposto alle nostre domande dicendoci «Gli orari del ritiro dei rifiuti non sono adeguati. Nella mia attività i cartoni rimangono dalla chiusura fino alla mattina esposti fuori dal locale. La pulizia dei bidoni blu per il vetro è fatta sporadicamente creando cattivi odori e moscerini nei dintorni. Poi da quanto sto vedendo personalmente, la pulizia delle strade non viene più effettuata da quando c'è la differenziata».
Il personale di un ristorante del centro storico ha segnalato grandi disagi, dimostrando però una buona predisposizione a collaborare con le istituzioni per poter giungere a modifiche risolutive per tutto il sistema di differenziazione. «Nella nostra struttura riscontriamo grandi difficoltà a trattenere carta e cartone, plastica e secco residuo all'interno del locale che, specie in contesti di piccole-medie dimensioni, compromette l'igiene dello stesso e vincola noi, come altri gestori di attività, a portar fuori i rifiuti durante l'orario di servizio. In aggiunta, l'accumulo dei rifiuti organici, seppur raccolti negli appositi contenitori, comporta l'avvicinamento (e l'aumento) di topi nei pressi dei punti di raccolta. Infine le dimensioni dei contenitori messi a disposizione spesso risulta insufficiente rispetto alla produzione giornaliera di materiale di scarto. Chiediamo quindi all'amministrazione una gestione più accurata che preveda, oltre all'aumento dei giorni di ritiro, anche la distribuzione di appositi contenitori per la differenziazione di rifiuti speciali quali pile, medicinali, cassette in legno e quant'altro».