La città
Il professionista del pulito vince nella raccolta porta a porta
Nuove professioni in tempo di crisi
Barletta - domenica 19 ottobre 2014
11.21
La raccolta differenziata porta a porta, nuova frontiera del rigore barlettano e del rispetto delle regole (o del tentativo perlomeno), genera mostri. L'avvio "a scaglioni" ha sobriamente generato transumanze di barlettani (pochi in verità, ma non pochissimi) che hanno preferito muoversi dalle proprie case, lancia in resta e sacchetto di immondizie in mano, verso le zone non ancora raggiunte dall'epidemia.
Social network presi d'assalto da video e foto di ineffabili concittadini intenti a buttare i loro rifiuti ben lontani dalle loro residenze (ma i produttori di tanto materiale fotografico amatoriale come facevano a saperlo? Spiavano gli ignari immortalati?). Gruppi di discussione ormai da tempo tarati su una sorta di monnezza gate, ovvero argomentazioni più o meno feroci sull'opportunità e funzionamento dell'odiato metodo di conferimento rifiuti.
Dove trovare le buste quando finiscono? Non ero in casa, ora da chi vado? Chi porta fuori i bidoni? Chi ha deciso che i rifiuti rimangano nei portoni? Domande con poche risposte, nonostante buoni opuscoli e incontri di chiarimento.
Forse la spiegazione di tutto questo malessere è nell'inerzia della popolazione barlettana, troppo poco incline al rispetto dell'ambiente e delle regole, nonché per nulla propensa alle novità. Le argomentazioni più virtuose di questo periodo di interregno dell'anarchia riguardano gli scarsi vantaggi di tutto il procedimento, sebbene la civiltà di un'intera comunità ne giovi e non poco.
Da tutto questo parapiglia, cui prodest? Una figura inedita, il vero vincitore della contesa: il professionista del pulito. Questo impalpabile figuro - agognato dalle casalinghe nostrane - è in grado di far quadrare il cerchio. Offre a poco soldo i suoi servigi, porta fuori i bidoni ed è addirittura capace di capire quali siano i giorni di conferimento e scegliere il fusto giusto.
Già basterebbe, ma egli riesce anche a profumare gli oggetti dello scandalo e tutto l'ambiente circostante: mai visti portoni così fragranti per la gioia dei condomini. Cifre che oscillano tra 1 e 2 euro al mese per famiglia sono più che meritati, pur in tempo di crisi, e i sorrisi abbondano nelle riunioni. Che poi con una ventina di palazzi ci esca uno stipendio da manager per i suddetti professionisti poco importa. Raccolta differenziata, arrivata, colpita e affondata.
Social network presi d'assalto da video e foto di ineffabili concittadini intenti a buttare i loro rifiuti ben lontani dalle loro residenze (ma i produttori di tanto materiale fotografico amatoriale come facevano a saperlo? Spiavano gli ignari immortalati?). Gruppi di discussione ormai da tempo tarati su una sorta di monnezza gate, ovvero argomentazioni più o meno feroci sull'opportunità e funzionamento dell'odiato metodo di conferimento rifiuti.
Dove trovare le buste quando finiscono? Non ero in casa, ora da chi vado? Chi porta fuori i bidoni? Chi ha deciso che i rifiuti rimangano nei portoni? Domande con poche risposte, nonostante buoni opuscoli e incontri di chiarimento.
Forse la spiegazione di tutto questo malessere è nell'inerzia della popolazione barlettana, troppo poco incline al rispetto dell'ambiente e delle regole, nonché per nulla propensa alle novità. Le argomentazioni più virtuose di questo periodo di interregno dell'anarchia riguardano gli scarsi vantaggi di tutto il procedimento, sebbene la civiltà di un'intera comunità ne giovi e non poco.
Da tutto questo parapiglia, cui prodest? Una figura inedita, il vero vincitore della contesa: il professionista del pulito. Questo impalpabile figuro - agognato dalle casalinghe nostrane - è in grado di far quadrare il cerchio. Offre a poco soldo i suoi servigi, porta fuori i bidoni ed è addirittura capace di capire quali siano i giorni di conferimento e scegliere il fusto giusto.
Già basterebbe, ma egli riesce anche a profumare gli oggetti dello scandalo e tutto l'ambiente circostante: mai visti portoni così fragranti per la gioia dei condomini. Cifre che oscillano tra 1 e 2 euro al mese per famiglia sono più che meritati, pur in tempo di crisi, e i sorrisi abbondano nelle riunioni. Che poi con una ventina di palazzi ci esca uno stipendio da manager per i suddetti professionisti poco importa. Raccolta differenziata, arrivata, colpita e affondata.