La città
Il dramma di via Curci e la voce degli sfollati, «l'assistenza alle famiglie continuerà»
L'assessore Salvemini rassicura: «Garantiremo le prime mensilità»
Barletta - lunedì 28 giugno 2021
12.52
Senza casa per una assurda fatalità. Nel crollo di via Curci il dramma è stato vissuto direttamente sulla pelle dai tre feriti gravi, ma prosegue anche nelle ferite meno vistose, ma comunque pulsanti delle famiglie costrette all'improvviso a lasciare le loro case per sempre.
Sono circa 40 le persone sfollate da quell'area ancora sotto sequestro, e per molte di loro non ci sarà alcuna possibilità di ritornare lì, poiché alcuni stabili sono destinati all'abbattimento a causa dell'inagibilità causata dal crollo del 16 giugno scorso.
Venerdì scorso si è svolto a Palazzo di città un ulteriore incontro con queste famiglie, alle quali sono stati assegnati assistenti sociali per garantire un dialogo costante con l'amministrazione comunale. Alcune famiglie hanno già individuato delle possibili soluzioni abitative, ma per altre domina ancora l'incertezza. «Ci hanno sollecitato a trovare una casa, il problema è che per molti di noi la situazione è complessa - ci racconta con grande turbamento Francesca, una delle cittadine rimaste senza casa dopo il 16 giugno - Nessuno di noi aveva previsto tutto questo e trovare una soluzione in così pochi giorni non è facile: io non ho una busta paga, dobbiamo trovare qualcuno che ci dia fiducia. Ci occorre una mano a trovare casa, per avere la certezza di un tetto sulla nostra testa».
Al momento è prenotato l'alloggio per queste famiglie fino a giovedì - 1 luglio - e dopo questa data cosa accadrà? Questo limite è stato identificato «per una semplice questione organizzativa» spiega Maria Anna Salvemini, assessore comunale ai Servizi Sociali. Da venerdì infatti non tutte le strutture ricettive sono state in grado di vincolare la propria disponibilità per via delle prenotazioni già in essere di turisti e viaggiatori. «L'assistenza da parte del Comune alle famiglie continuerà anche dal 2 luglio in poi» assicura l'assessore, che ribadisce: «Garantiremo il pagamento delle prime tre mensilità di fitto e le spese necessarie per sostenere l'emergenza, ma a chi non avrà ancora individuato una soluzione, continueremo a provvedere attraverso le strutture ricettive disponibili».
L'appello condiviso è di garantire a queste sfortunate famiglie una casa. Per tutti, nessuno escluso. Barletta ha sempre dimostrato grandi slanci di solidarietà in occasioni del genere: il supporto da parte di chiunque possa fornire un supporto sarà sicuramente apprezzato.
Sono circa 40 le persone sfollate da quell'area ancora sotto sequestro, e per molte di loro non ci sarà alcuna possibilità di ritornare lì, poiché alcuni stabili sono destinati all'abbattimento a causa dell'inagibilità causata dal crollo del 16 giugno scorso.
Venerdì scorso si è svolto a Palazzo di città un ulteriore incontro con queste famiglie, alle quali sono stati assegnati assistenti sociali per garantire un dialogo costante con l'amministrazione comunale. Alcune famiglie hanno già individuato delle possibili soluzioni abitative, ma per altre domina ancora l'incertezza. «Ci hanno sollecitato a trovare una casa, il problema è che per molti di noi la situazione è complessa - ci racconta con grande turbamento Francesca, una delle cittadine rimaste senza casa dopo il 16 giugno - Nessuno di noi aveva previsto tutto questo e trovare una soluzione in così pochi giorni non è facile: io non ho una busta paga, dobbiamo trovare qualcuno che ci dia fiducia. Ci occorre una mano a trovare casa, per avere la certezza di un tetto sulla nostra testa».
Al momento è prenotato l'alloggio per queste famiglie fino a giovedì - 1 luglio - e dopo questa data cosa accadrà? Questo limite è stato identificato «per una semplice questione organizzativa» spiega Maria Anna Salvemini, assessore comunale ai Servizi Sociali. Da venerdì infatti non tutte le strutture ricettive sono state in grado di vincolare la propria disponibilità per via delle prenotazioni già in essere di turisti e viaggiatori. «L'assistenza da parte del Comune alle famiglie continuerà anche dal 2 luglio in poi» assicura l'assessore, che ribadisce: «Garantiremo il pagamento delle prime tre mensilità di fitto e le spese necessarie per sostenere l'emergenza, ma a chi non avrà ancora individuato una soluzione, continueremo a provvedere attraverso le strutture ricettive disponibili».
L'appello condiviso è di garantire a queste sfortunate famiglie una casa. Per tutti, nessuno escluso. Barletta ha sempre dimostrato grandi slanci di solidarietà in occasioni del genere: il supporto da parte di chiunque possa fornire un supporto sarà sicuramente apprezzato.