Politica
Il centrodestra con Cannito e il centrosinistra diviso in due coalizioni
Dopo il tentativo di accordo con il Pd, Coalizione civica e M5s lavorano a una nuova alleanza
Barletta - lunedì 14 marzo 2022
8.19
La campagna elettorale di Cannito parte da dove è finita la sua esperienza di sindaco. Proprio dalla stessa sala conferenze, dove l'estate scorsa i consiglieri di Cantiere Barletta hanno pubblicamente sottratto il proprio sostegno all'ex primo cittadino, il centrodestra ha ufficializzato il suo appoggio alla ricandidatura dell'esponente senza simbolo del Partito socialista.E, in effetti, fino ad ora non c'è quasi nulla di sinistra nella squadra messa su da Cannito che, tuttavia, è destinata ad ampliarsi con l'adesione di altre forze civiche che potranno mitigare la connotazione politica della coalizione.
Seppure l'ex sindaco cerchi di smarcarsi dall'etichetta di "candidato di centrodestra", per adesso i fatti raccontano una storia diversa. E raccontano anche di un centrodestra che si è rivelato incapace di correre da solo, presumibilmente a causa della mancanza di un candidato di spicco. Un centrodestra che, a differenza del 2018, non si nasconde dietro finte liste civiche, ma sfoggia i simboli di Forza Italia, di Fratelli d'Italia e della Lega che, quattro anni fa, si candidava da sola.
Un centrodestra compatto tra le cui fila manca l'ex consigliere comunale Giuseppe Losappio che, invece, sosterrà la coalizione trainata dal Partito democratico. Il Pd, infatti, ha comunicato l'adesione al suo progetto non solo di Losappio, ma anche di Cantiere Barletta, Buona Politica, Con, Riformisti-Progressisti, Puglia Popolare e Emiliano Sindaco di Puglia. Nelle prossime settimane la squadra si metterà a lavoro per elaborare un programma e individuare il nome del candidato sindaco della coalizione.
Una coalizione da cui restano fuori Movimento 5 stelle e Coalizione civica. I tentativi di raggiungere un accordo con loro sono falliti quando sul tavolo sono state messe condizioni del tutto diverse. Il Pd non ha avuto intenzione di rinunciare a coinvolgere nel suo progetto le forze che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia rivolta a Cannito, ma anche tutte quelle che hanno sostenuto l'elezione del governatore regionale Michele Emiliano.
Un modello non condiviso da Coalizione civica e Movimento 5 stelle che, al contrario, hanno sbarrato la strada alla possibilità di convivere in una coalizione con esponenti politici che, come gli ex consiglieri di Cantiere Barletta, hanno sostenuto in parte l'amministrazione Cannito. L'unica condizione da rispettare per Coalizione civica e M5s era che le parti della coalizione avessero condiviso l'azione di opposizione a Cannito.
Saltata la conditio sine qua non, pentastellati e Coalizione civica sono a lavoro per una coalizione alternativa a quella messa su dal Partito democratico. Il dialogo coinvolge anche Sinistra italiana, Italia in Comune, Articolo 1 e Costituente democratica, la formazione che ospita 7 forze politiche: Azione, +Europa, ItaliaViva, Barletta+, Europa Verde, Noi di centro e ViviBarletta.
Seppure l'ex sindaco cerchi di smarcarsi dall'etichetta di "candidato di centrodestra", per adesso i fatti raccontano una storia diversa. E raccontano anche di un centrodestra che si è rivelato incapace di correre da solo, presumibilmente a causa della mancanza di un candidato di spicco. Un centrodestra che, a differenza del 2018, non si nasconde dietro finte liste civiche, ma sfoggia i simboli di Forza Italia, di Fratelli d'Italia e della Lega che, quattro anni fa, si candidava da sola.
Un centrodestra compatto tra le cui fila manca l'ex consigliere comunale Giuseppe Losappio che, invece, sosterrà la coalizione trainata dal Partito democratico. Il Pd, infatti, ha comunicato l'adesione al suo progetto non solo di Losappio, ma anche di Cantiere Barletta, Buona Politica, Con, Riformisti-Progressisti, Puglia Popolare e Emiliano Sindaco di Puglia. Nelle prossime settimane la squadra si metterà a lavoro per elaborare un programma e individuare il nome del candidato sindaco della coalizione.
Una coalizione da cui restano fuori Movimento 5 stelle e Coalizione civica. I tentativi di raggiungere un accordo con loro sono falliti quando sul tavolo sono state messe condizioni del tutto diverse. Il Pd non ha avuto intenzione di rinunciare a coinvolgere nel suo progetto le forze che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia rivolta a Cannito, ma anche tutte quelle che hanno sostenuto l'elezione del governatore regionale Michele Emiliano.
Un modello non condiviso da Coalizione civica e Movimento 5 stelle che, al contrario, hanno sbarrato la strada alla possibilità di convivere in una coalizione con esponenti politici che, come gli ex consiglieri di Cantiere Barletta, hanno sostenuto in parte l'amministrazione Cannito. L'unica condizione da rispettare per Coalizione civica e M5s era che le parti della coalizione avessero condiviso l'azione di opposizione a Cannito.
Saltata la conditio sine qua non, pentastellati e Coalizione civica sono a lavoro per una coalizione alternativa a quella messa su dal Partito democratico. Il dialogo coinvolge anche Sinistra italiana, Italia in Comune, Articolo 1 e Costituente democratica, la formazione che ospita 7 forze politiche: Azione, +Europa, ItaliaViva, Barletta+, Europa Verde, Noi di centro e ViviBarletta.