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La città
Gli studenti di Barletta marciano contro la mafia per una città sempre più libera
Il prefetto D’Agostino: «Siete testimoni di speranza»
Barletta - venerdì 21 marzo 2025
11.15
Trenta anni fa nacque la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: così il presidio di Libera Barletta ha coinvolto oggi gli studenti delle scuole Musti- Dimiccoli e ISC Moro- Modugno in una marcia contro la mafia.
Gli studenti, muniti di cartelloni con scritte "La mafia uccide, il silenzio pure", "no alla mafia" o ancora "La giustizia ferma la mafia", si sono riuniti presso i Giardini De Nittis, dando il via alla al cammino che li porterà fino all'Anfiteatro del Castello dove saranno ricordati i nomi delle vittime innocenti di mafia.
Presente inoltre il prefetto Silvana D'Agostino che ha ricordato ai ragazzi l'importanza della legalità, l'importanza di non cedere alle droghe e di essere testimoni di speranza.
Dal 1996 l'evento ha coinvolto una rete molto ampia di scuole, associazioni ed enti locali; gli studenti infatti non partecipano solo alla marcia, ma svolgono durante i giorni precedenti attività laboratoriali che creano un contatto diretto con i temi dell'antimafia e delle dipendenze.
L'impegno nella lotta contro la mafia è un dovere che non si può più rimandare, ed è essenziale che le nuove generazioni capiscano che la legalità, il sostegno alle vittime di estorsioni e la fiducia nelle istituzioni, sono un passo fondamentale per combatterla.
Gli studenti, muniti di cartelloni con scritte "La mafia uccide, il silenzio pure", "no alla mafia" o ancora "La giustizia ferma la mafia", si sono riuniti presso i Giardini De Nittis, dando il via alla al cammino che li porterà fino all'Anfiteatro del Castello dove saranno ricordati i nomi delle vittime innocenti di mafia.
Presente inoltre il prefetto Silvana D'Agostino che ha ricordato ai ragazzi l'importanza della legalità, l'importanza di non cedere alle droghe e di essere testimoni di speranza.
Dal 1996 l'evento ha coinvolto una rete molto ampia di scuole, associazioni ed enti locali; gli studenti infatti non partecipano solo alla marcia, ma svolgono durante i giorni precedenti attività laboratoriali che creano un contatto diretto con i temi dell'antimafia e delle dipendenze.
L'impegno nella lotta contro la mafia è un dovere che non si può più rimandare, ed è essenziale che le nuove generazioni capiscano che la legalità, il sostegno alle vittime di estorsioni e la fiducia nelle istituzioni, sono un passo fondamentale per combatterla.