Cronaca
Gli estorsori di Barletta tramite facebook. Uno dei due viene scarcerato su decisione del gip
Ancora in fermo invece l'altro indagato. Il 24enne sembra essere non nuovo a situazioni simili
Italia - martedì 19 ottobre 2010
12.56
Ne avevamo già parlato pochi giorni or sono, ma è notizia recentissima che uno dei due presunti estorsori sia stato scarcerato. Parliamo di Antonio, mentre è ancora in carcere Giuseppe. Sono stati sentiti ieri dal Gip Patrizia Nobile i due ragazzi di Barletta accusati di aver minacciato una 44enne di Busto Arsizio conosciuta su Facebook. L'uomo ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti, scarcerato invece l'amico. Giuseppe aveva conosciuto la donna su Facebook e i due si erano frequentati per qualche mese. Inizialmente la donna si dimostrata disponibile di fronte alle richieste di denaro del ragazzo, ma con il passare del tempo il 24enne era diventato sempre più esigente. Di fronte al rifiuto della donna di pagare 15000 euro, chiesti da Giuseppe, erano partite minacce pesanti.
Interrogato dal gip Antonio, l'amico che aveva aiutato Giuseppe nel far paura alla donna, ha raccontato la sua verità. Non sapeva quale fosse la natura di quei pagamenti. Il 24enne, suo vicino di casa, gli aveva raccontato che la donna non lo voleva pagare per dei lavori che aveva svolto. Se avesse saputo la verità non sarebbe mai venuto a Busto Arsizio per ritirare quei 15000 euro. Il 21enne ha anche negato di aver mai detto di far parte della Sacra Corona Unita. Non avrebbe mai scherzato su una cosa così grave. Il gip Patrizia Nobile ha deciso di scarcerarlo. Per lui solo obbligo di dimora.
Situazione decisamente più grave per Giuseppe. A quanto pare non era la prima volta che si procurava soldi in quel modo. Pare che il 24enne abbia spacciato la storia del lavoro anche alla vittima. Le avrebbe detto che voleva 5 mila euro per averle fatto da badante. Davanti al giudice per le indagini preliminari il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere e il gip ha così deciso per la custodia in carcere. E' possibile che nei prossimi giorni l'avvocato Giuliano Rotunno, che difende Giuseppe, possa presentare ricorso per ottenere la scarcerazione.
Interrogato dal gip Antonio, l'amico che aveva aiutato Giuseppe nel far paura alla donna, ha raccontato la sua verità. Non sapeva quale fosse la natura di quei pagamenti. Il 24enne, suo vicino di casa, gli aveva raccontato che la donna non lo voleva pagare per dei lavori che aveva svolto. Se avesse saputo la verità non sarebbe mai venuto a Busto Arsizio per ritirare quei 15000 euro. Il 21enne ha anche negato di aver mai detto di far parte della Sacra Corona Unita. Non avrebbe mai scherzato su una cosa così grave. Il gip Patrizia Nobile ha deciso di scarcerarlo. Per lui solo obbligo di dimora.
Situazione decisamente più grave per Giuseppe. A quanto pare non era la prima volta che si procurava soldi in quel modo. Pare che il 24enne abbia spacciato la storia del lavoro anche alla vittima. Le avrebbe detto che voleva 5 mila euro per averle fatto da badante. Davanti al giudice per le indagini preliminari il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere e il gip ha così deciso per la custodia in carcere. E' possibile che nei prossimi giorni l'avvocato Giuliano Rotunno, che difende Giuseppe, possa presentare ricorso per ottenere la scarcerazione.