Scuola e Lavoro
Crisi del tac, la Provincia prende in mano la situazione
Camero e Spina incontreranno le parti sociali per studiare il rilancio. Francesco Ventola convoca un tavolo interistituzionale
BAT - martedì 29 marzo 2011
Pompeo Camero e Tonia Spina rispettivamente assessori provinciali alle politiche attive del lavoro ed alle attività produttive della Provincia di Barletta, Andria, Trani, su mandato del presidente Francesco Ventola, si apprestano a presiedere nella prossima settimana ad Andria una riunione con le parti sociali, che faccia il punto sulle problematiche e le vertenze ancora aperte nelle aziende del tessile, abbigliamento e calzaturiero del territorio di riferimento, avviando una ricognizione dei progetti di rilancio dell'intero settore.
L'incontro prende le mosse dall'ultimo summit barese sull'estensione dell'accordo di programma per la ricollocazione dei lavoratori Filanto, agli ex lavoratori della Franzoni Filati di Trani ed alle aziende similari ricadenti nel territorio del piano integrato territoriale numero 2 (ossia la Bat), nonché dall'esplicita richiesta avanzata dalla Uilta Uil provinciale, di avviare sull'argomento quanto prima una riflessione di merito, coinvolgendo tutte le forze sociali, economiche, istituzionali e politiche della Provincia.
L'assessore Camero sottolinea che nella vicenda la Regione Puglia avrebbe dovuto coinvolgere i referenti di Sviluppo Italia che verosimilmente favorirono quell'accordo sottoscritto con il Ministero dello sviluppo economico, cercando di superare la recentemente dichiarata inopportunità, da Gabellone (Presidente della Provincia di Lecce) e dalle parti sociali salentine, all'allargamento del contratto di programma Filanto ad altre aziende esterne all'area territoriale del Pit 9 salentino.
«E' bene rammentare – precisa Camero - che qui stiamo disquisendo di un accordo che a giorni è in scadenza, i cui effetti potrebbero essere procrastinati proprio attraverso l'auspicato allargamento dei benefici all'area del Pit 2 ed il rifinanziamento dell'iniziativa da parte della Regione, accordo che sconta la mancata utilizzazione di ben 24 milioni di euro (dei 40 inizialmente stanziati), di cui potrebbero ancora beneficiare tanto i lavoratori Adelchi di Tricase, quanto gli ex Franzoni. Ove invece si confermi l'irremovibilità delle posizioni assunte, chiederemo ai livelli di governo coinvolti di rispettare in termini perentori la scadenza stabilita, di guisa da intavolare subito dopo, sulla scorta delle economie che ne deriveranno (12 milioni di euro della Regione e 12 milioni di euro dello Stato) un nuovo accordo di programma questa volta a favore delle aziende del Pit 2 e del Pit 4 (limitatamente al mobile imbottito)».
L'assessore Tonia Spina dal canto suo sottolinea che è convinzione che si debbano utilizzare tutte le forze, le idee e le iniziative affinché non solo si possa dare un'accelerata sensibile alla definizione e all'operatività di progetti già definiti ed in attesa di finanziamento, ma che si debbano mettere in campo iniziative da parte di tutti i soggetti e le istituzioni, che siano utili ad individuare ed attrarre iniziative imprenditoriali affidabili, per consolidare e sostenere il rilancio del comparto del tac della nostra Provincia. «Analogamente - dice - ci muoveremo anche per gli altri settori in difficoltà».
Francesco Ventola, intanto si appresta a chiedere alla Regione Puglia ed al ministro Paolo Romani la convocazione urgente di un tavolo interistituzionale, che scongiuri la perdita di queste risorse, destinate invece a favorire la ripresa in aree come la federiciana e la salentina a forte declino industriale ma dalle enormi potenzialità di sviluppo.
L'incontro prende le mosse dall'ultimo summit barese sull'estensione dell'accordo di programma per la ricollocazione dei lavoratori Filanto, agli ex lavoratori della Franzoni Filati di Trani ed alle aziende similari ricadenti nel territorio del piano integrato territoriale numero 2 (ossia la Bat), nonché dall'esplicita richiesta avanzata dalla Uilta Uil provinciale, di avviare sull'argomento quanto prima una riflessione di merito, coinvolgendo tutte le forze sociali, economiche, istituzionali e politiche della Provincia.
L'assessore Camero sottolinea che nella vicenda la Regione Puglia avrebbe dovuto coinvolgere i referenti di Sviluppo Italia che verosimilmente favorirono quell'accordo sottoscritto con il Ministero dello sviluppo economico, cercando di superare la recentemente dichiarata inopportunità, da Gabellone (Presidente della Provincia di Lecce) e dalle parti sociali salentine, all'allargamento del contratto di programma Filanto ad altre aziende esterne all'area territoriale del Pit 9 salentino.
«E' bene rammentare – precisa Camero - che qui stiamo disquisendo di un accordo che a giorni è in scadenza, i cui effetti potrebbero essere procrastinati proprio attraverso l'auspicato allargamento dei benefici all'area del Pit 2 ed il rifinanziamento dell'iniziativa da parte della Regione, accordo che sconta la mancata utilizzazione di ben 24 milioni di euro (dei 40 inizialmente stanziati), di cui potrebbero ancora beneficiare tanto i lavoratori Adelchi di Tricase, quanto gli ex Franzoni. Ove invece si confermi l'irremovibilità delle posizioni assunte, chiederemo ai livelli di governo coinvolti di rispettare in termini perentori la scadenza stabilita, di guisa da intavolare subito dopo, sulla scorta delle economie che ne deriveranno (12 milioni di euro della Regione e 12 milioni di euro dello Stato) un nuovo accordo di programma questa volta a favore delle aziende del Pit 2 e del Pit 4 (limitatamente al mobile imbottito)».
L'assessore Tonia Spina dal canto suo sottolinea che è convinzione che si debbano utilizzare tutte le forze, le idee e le iniziative affinché non solo si possa dare un'accelerata sensibile alla definizione e all'operatività di progetti già definiti ed in attesa di finanziamento, ma che si debbano mettere in campo iniziative da parte di tutti i soggetti e le istituzioni, che siano utili ad individuare ed attrarre iniziative imprenditoriali affidabili, per consolidare e sostenere il rilancio del comparto del tac della nostra Provincia. «Analogamente - dice - ci muoveremo anche per gli altri settori in difficoltà».
Francesco Ventola, intanto si appresta a chiedere alla Regione Puglia ed al ministro Paolo Romani la convocazione urgente di un tavolo interistituzionale, che scongiuri la perdita di queste risorse, destinate invece a favorire la ripresa in aree come la federiciana e la salentina a forte declino industriale ma dalle enormi potenzialità di sviluppo.