La città
Cosa insegna il pino di Barletta? Legambiente: «Si continua a sentire senza ascoltare»
La sezione cittadina di Legambiente denuncia abbattimenti in città
Barletta - venerdì 8 gennaio 2021
14.19
«Zio pino non ci ha insegnato proprio nulla. Siamo sopraffatti dalle continue segnalazioni di abbattimento che ci giungono». A denunciarlo sui suoi canali social è Legambiente Barletta.
«Il giorno del nostro sit-in - raccontano - veniva abbattuto un pino nei pressi del cimitero. Il giorno della perizia veniva abbattuto un pioppo nei pressi della tramvia. Nelle more, si procedeva ad abbattere l'ennesimo pino su viale regina Elena. Ma tutto questo lo abbiamo considerato "storia passata" a seguito del confronto fra il dottor Rabottini ed i responsabili.
Avevamo intravisto una positiva apertura che ci é sembrato rappresentasse la chiave di svolta. Ma a sole 72 ore ci ritroviamo con segnalazioni di interventi "vecchio stampo", direttive impartite lontane dalle procedure di una corretta gestione del verde come da incontro con l'agronomo. Purtroppo si continua a sentire senza ascoltare.
Siamo diventati, nostro malgrado, scomodi protagonisti di una situazione per la quale chiediamo da anni un cambio di passo. In passato abbiamo pagato a caro prezzo il nostro "buonismo" solo per mirare ad un più alto obiettivo per la città, ma ci rendiamo conto che siamo stati, a volte, presi solo in giro. Queste foto si riferiscono agli ultimissimi giorni, in un breve lasso di tempo.
Chi vivrà...vedrà».
«Il giorno del nostro sit-in - raccontano - veniva abbattuto un pino nei pressi del cimitero. Il giorno della perizia veniva abbattuto un pioppo nei pressi della tramvia. Nelle more, si procedeva ad abbattere l'ennesimo pino su viale regina Elena. Ma tutto questo lo abbiamo considerato "storia passata" a seguito del confronto fra il dottor Rabottini ed i responsabili.
Avevamo intravisto una positiva apertura che ci é sembrato rappresentasse la chiave di svolta. Ma a sole 72 ore ci ritroviamo con segnalazioni di interventi "vecchio stampo", direttive impartite lontane dalle procedure di una corretta gestione del verde come da incontro con l'agronomo. Purtroppo si continua a sentire senza ascoltare.
Siamo diventati, nostro malgrado, scomodi protagonisti di una situazione per la quale chiediamo da anni un cambio di passo. In passato abbiamo pagato a caro prezzo il nostro "buonismo" solo per mirare ad un più alto obiettivo per la città, ma ci rendiamo conto che siamo stati, a volte, presi solo in giro. Queste foto si riferiscono agli ultimissimi giorni, in un breve lasso di tempo.
Chi vivrà...vedrà».