Politica
Commissione Lavori Pubblici: votazione ad oltranza per eleggere il presidente
Il segretario generale ha espresso il parere, dopo la seduta del 12 settembre. Sull’accordo di maggioranza è nebbia fitta
Barletta - giovedì 19 settembre 2013
11.14
La commissione Lavori Pubblici dovrà riunirsi nuovamente per eleggere presidente e vicepresidente, e sarà votazione ad oltranza. Così si è espresso il segretario generale del Comune di Barletta, dott.ssa Maria Letizia Pittari. Il parere era stato richiesto, al termine dell'ultima seduta di commissione del 12 settembre, dal presidente del Consiglio comunale, Carmela Peschechera, dopo che l'esito dello scrutinio della votazione aveva dato come risultato, 2 voti per Basile e Calabrese, ed 1 voto per Damato.
La presidente Peschechera, nella seduta del 12 settembre, aveva già dato comunicazione di un parere espresso dal segretario generale, che faceva riferimento, per analogia, in merito all'iter da seguire per la votazione, alla sentenza 938/2001 del Tar di Catania (riferita all'elezione del presidente del Consiglio comunale di Enna), nella quale è scritto che "deve trovare applicazione, in mancanza di una espressa disposizione, la regola generale (propria di tutti i procedimenti amministrativi, con le sole eccezioni espresse in alcune disposizioni di legge) secondo cui, non avendo alcun candidato riportato la maggioranza semplice, la votazione stessa deve essere ripetuta (Cons. Stato V 14 giugno 1994 n. 672)".
L'altro ieri si è tenuta sulla questione una riunione del PD. «La macchietta politica barlettana continua a dare spettacolo - ha commentato su Facebook, il consigliere regionale Ruggiero Mennea - Dopo una interminabile riunione, un'attenta analisi ed una approfondita verifica si è scoperto che chi doveva essere eletto presidente di commissione non si è votato. Ora il capo di tutti ha deciso di far ripetere ai suoi adepti 50 volte a memoria la versione falsa da dare alla stampa. Un bel pezzo di satira politica».
Il nodo politico rimane certamente tutto da sciogliere. L'accordo politico, che alla vigilia del Consiglio comunale del 2 agosto, vedeva la commissione Lavori Pubblici affidata a Gennaro Calabrese, per la lista civica del sindaco Cascella, è saltato con l'esito negativo nella seduta della settimana scorsa. Ad esso erano seguite, le accuse di Craca, Calabrese e Mazzarisi, rivolte al PD. Calabrese è tornato a parlare dell'accordo fallito: «Non appartenendo ad apparati o bande, posso affermare con fermezza ed assumendomi ogni responsabilità, che sono sempre stato convinto, dell'idea di una politica in primis fatta dalle persone, supportati dai vari schieramenti e partiti politici. Credo che a partire da quell'imbarazzante episodio siano stati persi quindici giorni che avremmo potuto impiegare per discutere di tematiche più serie, anziché della mia mancata nomina a Presidente della Commissione ai Lavori Pubblici. Non si può negare il fatto che gruppi di persone cercano di ostacolare l'azione amministrativa del Sindaco attraverso giochi e strategie di bassa lega e quindi questa volta siamo tutti chiamati a non essere semplici spettatori di tali accadimenti. Non serbo alcun tipo di rancore verso i protagonisti di questi fatti. Il comportamento dei consiglieri del Partito Democratico in questa occasione e nella votazione di due anni fa quando si trattò di votare il Presidente della Commissione Ambiente non lo interpreto come un torto nei miei confronti, bensì credo fermamente che si sia trattato di una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, i quali di fronte a dei soggetti politici che vengono meno al patto con gli elettori rischiano di sentirsi traditi in nome di quegli ideali di lealtà e di correttezza per i quali vengono eletti i propri delegati. Non è dunque mia intenzione rimuginare. Spero che queste beghe di condominio, o meglio, di "consiglio" vengano polverizzate al più presto dal ritorno alla discussione di temi più concreti».
Intanto, via Facebook, arrivano le reazioni dell'opposizione, contrarie alla decisione presa. «E' vergognoso.....la fame di potere del centro-sinistra è spaventosa! - così il consigliere comunale di Adesso Puoi, Ruggiero Dicorato, membro della commissione Lavori Pubblici - Dopo aver fatto espropri indebiti sulla 167, adesso fanno anche gli espropri indebiti dalle presidenze delle commissioni. Temo che saranno condannati anche stavolta». «Incredulo! L'elezione di Flavio Basile è valida - scrive Alfarano - ». «A Barletta l'amministrazione comunale si arrampica sugli specchi - accusa Damiani - Il Presidente della commissione consiliare Lavori Pubblici è stato eletto con regolare votazione e nel pieno rispetto delle normative vigenti, punto e basta. L'elezione del presidente di commissione avviene in unica votazione, non sono previste maggioranze specifiche che se non raggiunte fanno si che il voto venga ripetuto sino ad oltranza».
Conterà ancora qualcosa l'accordo politico di maggioranza? Vedremo. Le crepe nella maggioranza rimangono, e sulla loro soluzione è ancora nebbia fitta.
La presidente Peschechera, nella seduta del 12 settembre, aveva già dato comunicazione di un parere espresso dal segretario generale, che faceva riferimento, per analogia, in merito all'iter da seguire per la votazione, alla sentenza 938/2001 del Tar di Catania (riferita all'elezione del presidente del Consiglio comunale di Enna), nella quale è scritto che "deve trovare applicazione, in mancanza di una espressa disposizione, la regola generale (propria di tutti i procedimenti amministrativi, con le sole eccezioni espresse in alcune disposizioni di legge) secondo cui, non avendo alcun candidato riportato la maggioranza semplice, la votazione stessa deve essere ripetuta (Cons. Stato V 14 giugno 1994 n. 672)".
L'altro ieri si è tenuta sulla questione una riunione del PD. «La macchietta politica barlettana continua a dare spettacolo - ha commentato su Facebook, il consigliere regionale Ruggiero Mennea - Dopo una interminabile riunione, un'attenta analisi ed una approfondita verifica si è scoperto che chi doveva essere eletto presidente di commissione non si è votato. Ora il capo di tutti ha deciso di far ripetere ai suoi adepti 50 volte a memoria la versione falsa da dare alla stampa. Un bel pezzo di satira politica».
Il nodo politico rimane certamente tutto da sciogliere. L'accordo politico, che alla vigilia del Consiglio comunale del 2 agosto, vedeva la commissione Lavori Pubblici affidata a Gennaro Calabrese, per la lista civica del sindaco Cascella, è saltato con l'esito negativo nella seduta della settimana scorsa. Ad esso erano seguite, le accuse di Craca, Calabrese e Mazzarisi, rivolte al PD. Calabrese è tornato a parlare dell'accordo fallito: «Non appartenendo ad apparati o bande, posso affermare con fermezza ed assumendomi ogni responsabilità, che sono sempre stato convinto, dell'idea di una politica in primis fatta dalle persone, supportati dai vari schieramenti e partiti politici. Credo che a partire da quell'imbarazzante episodio siano stati persi quindici giorni che avremmo potuto impiegare per discutere di tematiche più serie, anziché della mia mancata nomina a Presidente della Commissione ai Lavori Pubblici. Non si può negare il fatto che gruppi di persone cercano di ostacolare l'azione amministrativa del Sindaco attraverso giochi e strategie di bassa lega e quindi questa volta siamo tutti chiamati a non essere semplici spettatori di tali accadimenti. Non serbo alcun tipo di rancore verso i protagonisti di questi fatti. Il comportamento dei consiglieri del Partito Democratico in questa occasione e nella votazione di due anni fa quando si trattò di votare il Presidente della Commissione Ambiente non lo interpreto come un torto nei miei confronti, bensì credo fermamente che si sia trattato di una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, i quali di fronte a dei soggetti politici che vengono meno al patto con gli elettori rischiano di sentirsi traditi in nome di quegli ideali di lealtà e di correttezza per i quali vengono eletti i propri delegati. Non è dunque mia intenzione rimuginare. Spero che queste beghe di condominio, o meglio, di "consiglio" vengano polverizzate al più presto dal ritorno alla discussione di temi più concreti».
Intanto, via Facebook, arrivano le reazioni dell'opposizione, contrarie alla decisione presa. «E' vergognoso.....la fame di potere del centro-sinistra è spaventosa! - così il consigliere comunale di Adesso Puoi, Ruggiero Dicorato, membro della commissione Lavori Pubblici - Dopo aver fatto espropri indebiti sulla 167, adesso fanno anche gli espropri indebiti dalle presidenze delle commissioni. Temo che saranno condannati anche stavolta». «Incredulo! L'elezione di Flavio Basile è valida - scrive Alfarano - ». «A Barletta l'amministrazione comunale si arrampica sugli specchi - accusa Damiani - Il Presidente della commissione consiliare Lavori Pubblici è stato eletto con regolare votazione e nel pieno rispetto delle normative vigenti, punto e basta. L'elezione del presidente di commissione avviene in unica votazione, non sono previste maggioranze specifiche che se non raggiunte fanno si che il voto venga ripetuto sino ad oltranza».
Conterà ancora qualcosa l'accordo politico di maggioranza? Vedremo. Le crepe nella maggioranza rimangono, e sulla loro soluzione è ancora nebbia fitta.