Patrizia Mele. <span>Foto Ida Vinella</span>
Patrizia Mele. Foto Ida Vinella
Istituzionale

VII Commissione: «La reazione dell’assessora Riefolo ci appare incomprensibile»

La nota della Presidente Patrizia Mele: «Che venga resa nota alla cittadinanza la posizione politica dell'assessora»

«A qualcuno sfugge, evidentemente, quali siano, in base alle norme e alla naturale divisione dei poteri e delle competenze negli organi di governo locali, i compiti attribuiti a Giunta e Consiglio comunale». Così la precisazione inviata alla nostra redazione, estesa dalla Presidente in nome e per conto di tutti i componenti della VII Commissione Consiliare "Ambiente, Verde pubblico, Servizi pubblici".

«La lettura del comunicato stampa - continua la nota - diramato sulle principali testate giornalistiche web locali, il 28/10/2022, dell'assessore all'ambiente Riefolo Anna Maria, dal titolo "Parcheggio ex ENI, l'assessore Riefolo: «La decisione va condivisa con i cittadini»" ci lascia sconcertati!

Appare evidente la volontà di lasciar intendere, al lettore poco informato, che ci sia stata una ipotetica omissione nella redazione del Verbale della seduta del 21/10/2022, accusando ingiustamente e immotivatamente il lavoro della VII Commissione - Ambiente, Verde pubblico, Servizi pubblici e dunque tutti i suoi membri.

L'assessore afferma, infatti, che "il verbale in questione sia stato elaborato in modo estremamente sintetico e che questo riporti solo una piccola parte di un discorso più ampio ed articolato che nella sua interezza assumeva un senso più chiaro", palesando il suo interesse a voler "ribadire le esatte parole" da lei "proferite in sede di Commissione, alla presenza di tutti i convenuti, consiglieri e non".

L'assessora Riefolo era già intervenuta il 27 ottobre, direttamente sul proprio profilo Facebook, con un post dai toni ancora più rabbiosi, definendo il verbale "artatamente omissivo", "redatto in modo approssimativo", finanche alludendo alla possibilità di agire nelle sedi opportune contro chi l'ha redatto. Sfugge all'assessore il fatto che non sia previsto alcun controllo dell'assessore sull'operato delle commissioni consiliari. Al contrario, dovrebbe saperlo, è la Giunta a dover essere controllata nel proprio operato dal Consiglio e dalle sue Commissioni. Ci sentiamo di consigliare all'assessore, almeno, di leggere e studiare il Regolamento del Consiglio Comunale e degli altri organi Istituzionali, nel quale è chiaramente esplicitato che "Delle sedute delle Commissioni il segretario è tenuto a redigere un sintetico processo verbale" e che solo ai Consiglieri membri della Commissione è data la facoltà di "richiedere con adeguata motivazione che il loro intervento sia riportato per intero nel verbale". Richiesta mai ricevuta, durante la seduta, né dai consiglieri, né dalla stessa assessora.

La reazione dell'assessora ci appare incomprensibile, stante anche il fatto che la Commissione, con spirito di collaborazione, aveva già mostrato, nella seduta dello scorso 27 ottobre, piena disponibilità a recepire una sua nota integrativa. Le parti omesse, cui polemicamente fa riferimento l'assessore, sono in realtà già presenti nell'Atto Dirigenziale Regionale n.224 del 23/09/2022: nessuna necessità, dunque, di essere ripetute e riportate ulteriormente nel verbale. La sua volontà di confrontarsi con i cittadini è stata chiaramente riportata nel Verbale, dunque non è stata affatto omessa. Non si comprende nemmeno la posizione dell'assessora circa le sue intenzioni politiche sull'argomento: l'assessore Riefolo si è infatti limitata a fornire, in risposta a parte delle richieste della Commissione, chiarimenti circa gli atti documentali già in essere.

Dal comunicato si legge che l'assessora punterebbe ad una "bonifica totale", così come da lei definita, ma stando all'art.240 del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambiente) in cui si definisce la bonifica ambientale come "l'insieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello inferiore alle Concentrazioni Soglia di Rischio", è inevitabile chiedersi cosa voglia intendere per "Bonifica totale" e che differenza ci sia tra questa e la bonifica prevista dalla normativa ambientale, nonché dal piano di bonifica dell'ENI.

A tal proposito e a scanso di equivoci, sull'impronta dei principi di partecipazione e trasparenza, apparentemente celebrati nel comunicato, chiediamo che l'assessora renda nota alla cittadinanza la propria posizione politica sulla questione del parcheggio ENI e non tenti di scaricare sui cittadini o sui membri della VII Commissione le responsabilità delle sue scelte "scomode"».
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