Nightlife
Che fine ha fatto l’estate barlettana?
La politica si attarda e il cartellone resta bianco. Poche possibilità per la crescita economica di Barletta
Barletta - venerdì 8 luglio 2011
17.51
Mentre il mare della politica è in tempesta, calma piatta invece per l'estate barlettana. Il maremoto scatenato prima dal mancato accordo sulla giunta e sul presidente del consiglio comunale, poi le repentine dimissioni del primo cittadino Maffei, ha causato subbuglio nella vita cittadina della mansueta Barletta, che si stava placidamente avviando verso la sua calda estate. E dunque, in data otto luglio, ancora nulla di fatto per quanto riguarda il cartellone dell'estate barlettana 2011.
L'erba del vicino è sempre più verde, recita un vecchio detto. E di fatti i nostri più prossimi "vicini di città" di Trani hanno annunciato in pompa magna un programma che, grazie ad un budget di ben 600mila euro, spazierà da Ludovico Einaudi a Mario Biondi, dalla comicità di Zelig ai consueti eventi della settimana medievale. Una vera città turistica che si prepara ad accogliere le centinaia di turisti che sceglieranno Trani come meta delle loro vacanze. E Barletta? Anche la città della Disfida è riuscita a conquistare la dicitura di "turistica", con tutti i pro che tale menzione comporta, ma alle condizioni attuali c'è ancora poco di turistico a Barletta: i commercianti lamentano poca clientela nei pur numerosi locali del centro storico, le spiagge poco popolate a causa del birbante Giove Pluvio sono ancora pessimamente attrezzate per una vera offerta turistica a grandi livelli, e dulcis in fundo di estate barlettana ancora nessuna notizia.
Nel frattempo i preparativi fervono per il weekend dedicato ai santi patroni, ma per i barlettani nulla di più degli usuali e prevedibili appuntamenti annuali, nulla che possa ravvivare l'offerta di una città dalle mille potenzialità. Risale allo scorso 24 maggio la divulgazione di un'indagine conoscitiva ideata dal Comune di Barletta per valutare le eventuali "proposte" per la definizione del programma dell'estate barlettana 2011. Ad oggi, non si conosce l'esito di questa indagine né se siano pervenute proposte degne di realizzazione. In ogni caso, il cartellone di un'eventuale estate resta bianco, se escludiamo le iniziative del Barletta Art Festival, che tuttavia rimangono solo una piccola sfumatura strettamente musicale nel cielo estivo della nostra città.
Ovviamente a subirne disagi saranno in primis le attività commerciali della città, decurtate del maggior afflusso economico che solitamente consegue all'aumento del traffico turistico; in secondo luogo i barlettani, per i quali – almeno sino ad oggi – si prospetta un'estate senza grandi eventi da trascorrere altrove (incrementando perciò il movimento turistico nelle città limitrofe); e in ultima analisi l'immagine stessa della città, che continua ad attardarsi sul mal funzionamento di una politica poco oliata di etica ma corrosa da segreti clientelismi, dimenticando tutto ciò che Barletta ha da offrire in possibilità turistiche e culturali. Ma soprattutto economiche.
L'erba del vicino è sempre più verde, recita un vecchio detto. E di fatti i nostri più prossimi "vicini di città" di Trani hanno annunciato in pompa magna un programma che, grazie ad un budget di ben 600mila euro, spazierà da Ludovico Einaudi a Mario Biondi, dalla comicità di Zelig ai consueti eventi della settimana medievale. Una vera città turistica che si prepara ad accogliere le centinaia di turisti che sceglieranno Trani come meta delle loro vacanze. E Barletta? Anche la città della Disfida è riuscita a conquistare la dicitura di "turistica", con tutti i pro che tale menzione comporta, ma alle condizioni attuali c'è ancora poco di turistico a Barletta: i commercianti lamentano poca clientela nei pur numerosi locali del centro storico, le spiagge poco popolate a causa del birbante Giove Pluvio sono ancora pessimamente attrezzate per una vera offerta turistica a grandi livelli, e dulcis in fundo di estate barlettana ancora nessuna notizia.
Nel frattempo i preparativi fervono per il weekend dedicato ai santi patroni, ma per i barlettani nulla di più degli usuali e prevedibili appuntamenti annuali, nulla che possa ravvivare l'offerta di una città dalle mille potenzialità. Risale allo scorso 24 maggio la divulgazione di un'indagine conoscitiva ideata dal Comune di Barletta per valutare le eventuali "proposte" per la definizione del programma dell'estate barlettana 2011. Ad oggi, non si conosce l'esito di questa indagine né se siano pervenute proposte degne di realizzazione. In ogni caso, il cartellone di un'eventuale estate resta bianco, se escludiamo le iniziative del Barletta Art Festival, che tuttavia rimangono solo una piccola sfumatura strettamente musicale nel cielo estivo della nostra città.
Ovviamente a subirne disagi saranno in primis le attività commerciali della città, decurtate del maggior afflusso economico che solitamente consegue all'aumento del traffico turistico; in secondo luogo i barlettani, per i quali – almeno sino ad oggi – si prospetta un'estate senza grandi eventi da trascorrere altrove (incrementando perciò il movimento turistico nelle città limitrofe); e in ultima analisi l'immagine stessa della città, che continua ad attardarsi sul mal funzionamento di una politica poco oliata di etica ma corrosa da segreti clientelismi, dimenticando tutto ciò che Barletta ha da offrire in possibilità turistiche e culturali. Ma soprattutto economiche.