Politica
Boccia (Pd): «Andrò in Procura a metà settimana»
Caracciolo (Pd): «Chiedo pubblicamente io al Procuratore della Repubblica di Trani di avviare un’indagine». Si annuncia una settimana davvero calda su tutti i fronti per la città di Barletta
Barletta - martedì 6 novembre 2012
0.10
«Dopo aver letto le folli accuse che si sono lanciati i principali esponenti della vita amministrativa barlettana, da deputato (sempre pro tempore), ho il dovere di andarci in procura ed é la prima cosa che faró lunedì mattina». Così si era pronunciato sabato l'on. Francesco Boccia. Ieri, "La Gazzetta del Mezzogiorno" ha riportato sulle sue pagine che "la visita in Procura, a Trani - annunciata per ieri - dovrebbe slittare di qualche giorno", ma che "dovrebbe comunque essere effettuata entro giovedì". Le motivazioni sono riconducibili al fatto che "Boccia fa sapere di essere impegnato a Roma, in commissione Bilancio, alla Camera, dove è in discussione la legge di stabilità". «Sarò di ritorno a metà settimana in Puglia - ha riferito il deputato biscegliese - e sarà mia cura andare in Procura a Trani».
«Lo ammetto, mi sono sbagliato. L'on. Boccia andrà in Procura. E sono certo che non porterà gli articoli di giornale, ma atti che dimostrino i miei aut aut al sindaco Maffei». Questa è stata la controreplica del consigliere Caracciolo, che sabato invece aveva dichiarato, in merito all'intenzione di Boccia: «qualcosa mi dice che non lo farà». «Non posso credere, infatti, che un deputato della Repubblica possa permettersi di dichiarare che qualcuno abbia ricattato il primo cittadino (perché questo vuol dire porre degli aut aut, se vogliamo essere chiari) solo sulla base delle parole di Maffei, peraltro riportate in un articolo di giornale - ha affermato il consigliere regionale ed ex consigliere comunale del Pd - Ora sono davvero stufo. Boccia porti in Procura gli atti che dimostrano questo, altrimenti comincerò io a rivolgermi alla magistratura per chiedere che venga tutelata la mia onorabilità. In politica si pensa che tutto sia concesso. Un parlamentare, poi, dall'alto delle sue tutele, pensa di poter dire quello che vuole. E no, caro Boccia. Se lanci accuse, devi dimostrare quello che dici. Sono felice se vai in Procura. E spero che lo facciano anche il sindaco e un mio collega che da anni non fa che gettare fango su di me - aggiunge Caracciolo - Così almeno la finiamo con questa storia. Anzi, lo chiedo pubblicamente io al Procuratore della Repubblica di Trani di avviare un'indagine e di verificare se a Barletta qualcuno tra i consiglieri comunali ha posto al sindaco, in questi anni, aut aut illegittimi. La verità è che questa gente ha cominciato a fare campagna elettorale - conclude Caracciolo - Il tempo del voto arriverà e vedremo chi gode di più credibilità. Mi auguro che Maffei decida di ricandidarsi e mi auguro anche che cambi la legge elettorale nazionale, perché sarei proprio curioso di vedere l'on. Boccia confrontarsi, per una volta nella sua carriera politica, con l'elettorato».
Sarà questa, con tutte le probabilità, una settimana molto calda per la nostra città. Sul fronte politico-amministrativo certamente: giovedì mattina è prevista infatti la conferenza stampa del Commissario Prefettizio Anna Maria Manzone, nel corso della quale si spera emerga chiara la rotta che Barletta dovrà seguire, almeno fino alle prossime elezioni. A questo si aggiunge poi il fronte giudiziario che potrebbe aprirsi, come ricordato, con l'iniziativa annunciata da Boccia, e con l'auspicio ultimo espresso da Caracciolo.
«Lo ammetto, mi sono sbagliato. L'on. Boccia andrà in Procura. E sono certo che non porterà gli articoli di giornale, ma atti che dimostrino i miei aut aut al sindaco Maffei». Questa è stata la controreplica del consigliere Caracciolo, che sabato invece aveva dichiarato, in merito all'intenzione di Boccia: «qualcosa mi dice che non lo farà». «Non posso credere, infatti, che un deputato della Repubblica possa permettersi di dichiarare che qualcuno abbia ricattato il primo cittadino (perché questo vuol dire porre degli aut aut, se vogliamo essere chiari) solo sulla base delle parole di Maffei, peraltro riportate in un articolo di giornale - ha affermato il consigliere regionale ed ex consigliere comunale del Pd - Ora sono davvero stufo. Boccia porti in Procura gli atti che dimostrano questo, altrimenti comincerò io a rivolgermi alla magistratura per chiedere che venga tutelata la mia onorabilità. In politica si pensa che tutto sia concesso. Un parlamentare, poi, dall'alto delle sue tutele, pensa di poter dire quello che vuole. E no, caro Boccia. Se lanci accuse, devi dimostrare quello che dici. Sono felice se vai in Procura. E spero che lo facciano anche il sindaco e un mio collega che da anni non fa che gettare fango su di me - aggiunge Caracciolo - Così almeno la finiamo con questa storia. Anzi, lo chiedo pubblicamente io al Procuratore della Repubblica di Trani di avviare un'indagine e di verificare se a Barletta qualcuno tra i consiglieri comunali ha posto al sindaco, in questi anni, aut aut illegittimi. La verità è che questa gente ha cominciato a fare campagna elettorale - conclude Caracciolo - Il tempo del voto arriverà e vedremo chi gode di più credibilità. Mi auguro che Maffei decida di ricandidarsi e mi auguro anche che cambi la legge elettorale nazionale, perché sarei proprio curioso di vedere l'on. Boccia confrontarsi, per una volta nella sua carriera politica, con l'elettorato».
Sarà questa, con tutte le probabilità, una settimana molto calda per la nostra città. Sul fronte politico-amministrativo certamente: giovedì mattina è prevista infatti la conferenza stampa del Commissario Prefettizio Anna Maria Manzone, nel corso della quale si spera emerga chiara la rotta che Barletta dovrà seguire, almeno fino alle prossime elezioni. A questo si aggiunge poi il fronte giudiziario che potrebbe aprirsi, come ricordato, con l'iniziativa annunciata da Boccia, e con l'auspicio ultimo espresso da Caracciolo.