Scuola e Lavoro
Autoriparatori abusivi a Barletta
Attività illegale svolta all'interno di locali non dichiarati. Gli autoriparatori in regola, esprimono le loro preoccupazioni
Barletta - giovedì 24 febbraio 2011
E' l'ultimo capitolo dell'eterna lotta tra i soliti "furbi" e chi invece, rispettando regole e normative, finisce con il ritrovarsi a fine mese a fare i conti con una crisi sempre più pressante ed un portafoglio sempre più vuoto. A Barletta, ma anche nelle zone limitrofe non è diverso, il fenomeno degli autoriparatori abusivi negli ultimi tempi ha raggiunto livelli davvero insopportabili: e così sempre più ex meccanici professionisti e neo apprendisti decidono di svolgere illegalmente la loro attività all'interno di locali o garage regolarmente non dichiarati.
La propagazione di questa forma di concorrenza sleale, spesso, è proprio determinata dalla conoscenza personale dei clienti (soprattutto parenti e amici), dal guadagno diretto su cui non pagano tassa alcuna e dalla mancanza di controlli poiché le forze di polizia dovrebbero essere in possesso di regolare mandato di perquisizione per accedere nelle proprietà private.
E' appena il caso di ricordare che in questi ultimi anni la normativa in materia di sicurezza e di rifiuti ha portato nuove incombenze e maggiori difficoltà nell'espletamento di queste stesse professioni con costi aggiuntivi sicuramente giustificati da una maggiore garanzia e tutela per i luoghi di lavoro e per l'ambiente circostante. Lo stato di crisi generale poi favorisce questo tipo di mercato poiché sono sempre meno gli utenti che preferiscono spendere qualche soldo in più ed avere ricambi originali e lavori regolarmente fatturati.
I rappresentanti della CNA Provinciale di Barletta – Andria – Trani nel raccogliere la protesta degli autoriparatori suoi associati, ma facendosi interprete del desiderio di tutela di tutti coloro che nel settore hanno le licenze in regola e rispettano le leggi, hanno incontrato la scorsa settimana il Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, ed il Consigliere Regionale Dr. Ruggiero Mennea, per esprimere le loro preoccupazioni in merito.
A loro è stato rivolto un invito a voler sensibilizzare anche tutte le Autorità preposte a garantire la libera professione, intervenendo in maniera decisa a tutela degli operatori del settore per debellare questo increscioso fenomeno, e affinché si attivi un maggiore controllo del territorio per identificare gli abusivi ed invitarli a mettersi in regola non solo con lo Stato ma soprattutto con i loro colleghi.
La propagazione di questa forma di concorrenza sleale, spesso, è proprio determinata dalla conoscenza personale dei clienti (soprattutto parenti e amici), dal guadagno diretto su cui non pagano tassa alcuna e dalla mancanza di controlli poiché le forze di polizia dovrebbero essere in possesso di regolare mandato di perquisizione per accedere nelle proprietà private.
E' appena il caso di ricordare che in questi ultimi anni la normativa in materia di sicurezza e di rifiuti ha portato nuove incombenze e maggiori difficoltà nell'espletamento di queste stesse professioni con costi aggiuntivi sicuramente giustificati da una maggiore garanzia e tutela per i luoghi di lavoro e per l'ambiente circostante. Lo stato di crisi generale poi favorisce questo tipo di mercato poiché sono sempre meno gli utenti che preferiscono spendere qualche soldo in più ed avere ricambi originali e lavori regolarmente fatturati.
I rappresentanti della CNA Provinciale di Barletta – Andria – Trani nel raccogliere la protesta degli autoriparatori suoi associati, ma facendosi interprete del desiderio di tutela di tutti coloro che nel settore hanno le licenze in regola e rispettano le leggi, hanno incontrato la scorsa settimana il Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, ed il Consigliere Regionale Dr. Ruggiero Mennea, per esprimere le loro preoccupazioni in merito.
A loro è stato rivolto un invito a voler sensibilizzare anche tutte le Autorità preposte a garantire la libera professione, intervenendo in maniera decisa a tutela degli operatori del settore per debellare questo increscioso fenomeno, e affinché si attivi un maggiore controllo del territorio per identificare gli abusivi ed invitarli a mettersi in regola non solo con lo Stato ma soprattutto con i loro colleghi.