Floriana Bellino su IG
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La città

"Aspirante nutrizionista" ma già influencer, l'esperienza della barlettana Floriana Bellino

Classe 1999, su Instagram sta spopolando con la sua pagina a tema educazione nutrizionale

Floriana Bellino è una ragazza barlettana di 23 anni che studia Biologia all'Università di Bari. Da qualche anno ha dato vita ad un profilo alternativo su Instagram, chiamato "@aspirante_nutrizionista". Un contenitore abbastanza capiente di quelli che sono i suoi sogni e le sue speranze.

Su questo profilo, Floriana condivide foto e video di ricette che cercando di strizzare l'occhio alla golosità, pur restando salutari. Ad oggi conta 61,5k follower, con la speranza di salire sempre più. Noi abbiamo deciso di darle voce, con un'intervista in cui ci ha parlato un po' di lei e della sua vita da piccola influencer di settore.

La tua pagina Instagram @aspirante_nutrizionista sta avendo grandissimo successo. Partiamo dal principio: come mai c'è il termine "aspirante" nel nickname?
«Quando ho deciso di creare questo mio spazio sui social ho pensato che non ci fosse nome più adeguato di "aspirante nutrizionista" per due motivi: il primo riguarda il mio percorso di studi (in corso) e quindi la mia "aspirazione" di vita, ovvero quella di diventare una biologa nutrizionista; il secondo rende più chiara all'utente (che mi trova per caso sui social) la tipologia di ricette in cui si imbatterà».

Quando e come è emerso il desiderio di condividere questa tua passione sui social network?
«Mi sono accorta durante la pandemia e il primo lockdown di avere un grande desiderio di condividere quotidianamente sul mio profilo personale le ricette sane che ideavo, soprattutto per il momento della colazione. Curavo impiattamento, luci e ci tenevo che le fotografie venissero in un certo modo. Perciò ad un certo punto, mi sono chiesta perché non trasformare il mio profilo personale in un profilo ad hoc: "Perché non crearne un altro dedicato al tema, in cui posso sentirmi libera di esprimere questo lato di me e delle mie giornate? E soprattutto solo con le persone a cui interessano davvero le mie ricette?».

Instagram è un social molto rapido e veloce, che potrebbe apparire in contrapposizione con un contenuto che necessità attenzione profonda e, spesso, ritmi più lenti come quello dell'attenzione all'alimentazione. Tu senti questa contrapposizione? E come riesci a far coincidere queste due cose?
«Questa apparente contrapposizione è proprio la sfida che mi sono lanciata quando ho deciso di creare la mia pagina: trattare il tema dell'alimentazione sana dimostrando che avere questo stile di vita non richiede tanto tempo o particolari sforzi. Nel mio spazio virtuale mi propongo ogni giorno di trasmettere a quanti mi seguono che per avere uno stile di vita sano non sono necessarie particolari rinunce o regole ferree. Bensì, è importante bensì trovare un piacevole equilibrio. È sbagliato etichettare alcuni alimenti come "buoni" e altri come "cattivi", piuttosto un comportamento realmente "sano" sarebbe trovare un personale compromesso a tavola, senza eliminare nessun cibo a priori!
In più mangiar sano può essere anche un'occasione di divertimento se pensiamo a tutte le ricette colorate e sempre nuove che si possono creare. Così potremo iniziare ad apprezzare l'alimentazione sana senza percepirla come qualcosa di lento e faticoso, ma come un'attività stimolante oltre che benefica per la nostre salute».

Quanta percentuale c'è della "Floriana" di tutti i giorni, all'interno di quest'altro profilo Instagram?
«Spesso mi sono chiesta anche io quale potesse essere il cocktail perfetto tra vita "privata" giornaliera e creazione di contenuti inerenti al cibo. Sui social il confine diventa subito sottilissimo, si sa. Per adesso ho deciso di mostrare solo il lato di me che mi ha portato a creare questo spazio dedicato, con l'auspicio di inserire anche contenuti di sana informazione sul tema, quando finirò il mio percorso di studi. Per quanto riguarda me, solo il tempo potrà dire se deciderò di abbassare un po' le difese della mia riservatezza».

Pensi che l'educazione nutrizionale sia un tema che venga trattato abbastanza al giorno d'oggi, o c'è ancora qualcosa che sfugge?
«Il tema dell'educazione alimentare è, ahimé, trattato fin troppo. Dico così perché sia sui social sia in contesti di vita quotidiana sempre più persone esprimono pareri su alimenti e diete. Il rischio è quello di demonizzare gli alimenti sbagliati e di incorrere in "diete fai da te" nocive per la salute, soprattutto mentale. Perciò credo che dovremmo dare fede solo a chi sa davvero di cosa sta parlando, non solo per sentito dire. È buona abitudine sempre verificare la fonte delle notizie che ci capitano a tiro, passarle al setaccio, per il nostro bene e soprattutto per quello di persone più fragili in relazione al cibo».
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