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Aperture straordinarie domenicali dei negozi: comincia la lunga maratona?

Deroghe possibili da oggi in alcuni comuni della Bat. I commercianti già da ora pronti agli sconti richiesti dai consumatori

Sorvoliamo sulle drammatiche situazioni in cui versa il piccolo commercio che Unimpresa Bat sta registrando in tutti i comuni della Provincia di Barletta-Andria-Trani, sulle quali augurano che «presto venga posto in essere un "serio" dibattito che non si basi sui sentito dire piuttosto che su frasi e concetti buttati al vento senza cognizione di causa da chi crede che si possa continuare a scherzare sulle altrui disgrazie ed occupiamoci, oggi, di quello che rappresenterà l'imminente periodo natalizio, ormai alle porte.

Per quanto riguarda gli esercizi commerciali e ipermercati della Provincia, si comincia domenica 20 novembre ad Andria e Barletta dove è prevista la deroga alla chiusura obbligatoria domenicale. In questi due comuni capoluogo saranno ancora pochissimi i negozi che rimarranno aperti, non solo con le serrande alzate, tutti concentrati nel centro cittadino. Per le periferie nessuna volontà di tenere aperti i negozi, anche per motivazioni molto condivisibili che non sono esclusivamente la volontà di godere della festività ma anche il notevole aumento dei costi che rappresenta una giornata di apertura domenicale, specie se improduttiva e il fatto che la domenica le città sono sempre più abbandonate a se stesse, senza opportuna e adeguata vigilanza e senza alcun servizio pubblico funzionante o comunque molto limitati».

Da domenica 27 novembre la deroga investe anche l'altra città capoluogo cioè Trani dove gli umori sono identici a quelli degli altri comuni della Provincia. A tal proposito sono state rilasciate alcune dichiarazioni da parte del Direttore di Unimpresa provinciale Bat, Savino Montaruli: "Le temperature ideali potranno spingere molti consumatori ad effettuare i primi giri di "ricognizione" fermandosi ad ammirare le vetrine dei negozi, molte delle quali in allestimento per il periodo natalizio e cominciare già a vedere lo scintillio di qualche luminaria già allestita – ha detto Montaruli; almeno questa è la speranza di quei commercianti che sacrificheranno la propria famiglia ed i propri affetti restando (rin)chiusi nei propri negozi ad aspettare che qualcuno varchi la soglia d'ingresso. Anche quest'anno, secondo i nostri dati attendibili e mai smentiti in quanto frutto di accurati sondaggi sul campo – ha proseguito il Direttore - gli acquisti, quindi le vendite, saranno concentrate nel periodo dal 12 al 24 dicembre, come tra l'altro accade ogni anno ma quest'anno diventerà ancor più insistente la richiesta di sconti da parte dei consumatori, quindi anche i commercianti si stanno attivando per andare incontro alle esigenze di una clientela con capacità di spesa sempre più ridotta, prevedendo già da ora un'interessante scontistica sui prezzi di venita, senza pubblicizzare all'esterno questa forma di sconto ampiamente legale e regolare. Sempre più ampia, invece, la fascia di coloro che rimanderanno gli acquisti di prodotti di abbigliamento, calzature e vestiario in genere al periodo dei saldi che anche quest'anno arriva a sproposito in quanto comincia già il 6 gennaio 2012, quindi trasgredisce lo spirito della legge che vorrebbe i saldi fossero vendite di fine stagione, una stagione invernale non ancora cominciata, quindi un'altra farsa che porterà solo un decremento importante dei ricavi con vendite di prodotti addirittura sottocosto" – ha concluso il Sindacalista di Strada, responsabile di Unimpresa Bat.

Su altri argomenti come l'elevato numero di "allontanamenti" del personale da molte realtà produttive locali, anche a causa dell'incremento esponenziale dei controlli da parte degli Organi competenti in materia di rispetto delle norme sul Lavoro piuttosto che l'incremento della regolarizzazione di unità lavorative, per lo stesso motivo, saranno oggetto di prossimi interventi mirati, laddove approfondiremo situazioni strettamente legate al lavoro nero e a ciò che esso rappresenta, anche dal punto di vista economico e sociale per l'intero territorio della Provincia di Barletta-Andria- Trani.
  • Provincia Barletta-Andria-Trani
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