Cronaca
“Allor scous”: una preghiera personale sotto la Madonna del Campanile
L’indignazione degli abitanti della zona per il fatto indecoroso
Barletta - mercoledì 27 agosto 2014
13.43
"Non c'è più religione" di questo ne eravamo già ampiamente certi, sono in molti a sostenerlo e facendo una passeggiata per la città, soprattutto nella zona di Santa Maria, non si sente dire altro soprattutto andando ad origliare nelle casette degli anziani del quartiere. L'indignazione si riversa soprattutto nei confronti dei giovani o dei giovanissimi, in questo caso scagliandosi principalmente contro coloro che si occupano della loro educazione, quando si verifichino fatti incresciosi o gesti di grave mancanza di rispetto.
Proprio in questi giorni abbiamo infatti appurato la presenza, ai piedi della Madonnina del Campanile raffigurante la "Vergine Orante" in attesa del Dono da parte di Dio, di una trascrizione non del tutto in linea con i dettami delle sacre preghiere. Il "devoto" ha infatti proposto una personale richiesta di perdono alla Madonna, facendolo in una maniera del tutto inusuale, con l'utilizzo di un pennarello indelebile e selezionando direttamente la frase tra alcune celebri del patrimonio di slang barlettano. Sembra quasi inoltre che la stessa Madonna, denominata anche nella tradizione marinara "Du scumbeid", sia stata profondamente delusa da un gesto del genere, invocando con le mani verso il cielo l'intervento del Signore.
"Allor scous" è la scritta che campeggia ai piedi della cosiddetta Madonna del "Non ne secc nind", tradizionale denominazione che forse avrà invogliato il "madonnaro improvvisato" all'estrapolare l'invocazione direttamente dal vernacolo nostrano. Presto detto e la trascrizione che presupponiamo volesse restare entro un contesto privato è costantemente immortalata dagli scatti turistici incuriositi dalle inusuali dimostrazioni di devozione barlettana, probabilmente future protagoniste di aneddoti trasportati dai viaggiatori passanti per Barletta, una volta tornati nelle proprie terre d'origine.
Abbiamo chiesto agli abitanti della zona qualche parola in merito all'accaduto, ricevendone impressioni di rabbia e delusione. Oltre alla scritta posta sotto la Madonna vi sono altre frasi trascritte con pennarelli di diversi colori lungo la parete adiacente Porta Elefante, tra cui anche una dichiarazione d'amore: "Ti amo celeste". Appuntando le impressioni dei cittadini del quartiere, "Vergogna" è stata l'espressione maggiormente utilizzata, "Non c'è più religione" è stata invece l'esclamazione prediletta da coloro che si scagliano contro un gesto del genere considerandolo profondamente irrispettoso e profano. Facendo un passo oltre la religione, il gesto di per sé si rivela assurdo e inconcepibile, considerando quanto possa essere ardito e vergognoso solo il pensiero di usurpare una costruzione così antica e radicata nella tradizione come quella della Cattedrale di Barletta. Andando poi nello specifico contesto, per quanto si possa essere lontani da una concezione religiosa è imperdonabile l'incapacità di portare rispetto ad un simbolo della devozione come la Madonnina del Campanile, pensando soprattutto che oggi in pochi e qualche tempo fa molti abitanti di Santa Maria, ma anche di altri quartieri cittadini, costruivano e rimodellavano le proprie giornate in base ai ritmi della religione, pregando la Madonna che vegliasse sulle proprie vite.
Proprio in questi giorni abbiamo infatti appurato la presenza, ai piedi della Madonnina del Campanile raffigurante la "Vergine Orante" in attesa del Dono da parte di Dio, di una trascrizione non del tutto in linea con i dettami delle sacre preghiere. Il "devoto" ha infatti proposto una personale richiesta di perdono alla Madonna, facendolo in una maniera del tutto inusuale, con l'utilizzo di un pennarello indelebile e selezionando direttamente la frase tra alcune celebri del patrimonio di slang barlettano. Sembra quasi inoltre che la stessa Madonna, denominata anche nella tradizione marinara "Du scumbeid", sia stata profondamente delusa da un gesto del genere, invocando con le mani verso il cielo l'intervento del Signore.
"Allor scous" è la scritta che campeggia ai piedi della cosiddetta Madonna del "Non ne secc nind", tradizionale denominazione che forse avrà invogliato il "madonnaro improvvisato" all'estrapolare l'invocazione direttamente dal vernacolo nostrano. Presto detto e la trascrizione che presupponiamo volesse restare entro un contesto privato è costantemente immortalata dagli scatti turistici incuriositi dalle inusuali dimostrazioni di devozione barlettana, probabilmente future protagoniste di aneddoti trasportati dai viaggiatori passanti per Barletta, una volta tornati nelle proprie terre d'origine.
Abbiamo chiesto agli abitanti della zona qualche parola in merito all'accaduto, ricevendone impressioni di rabbia e delusione. Oltre alla scritta posta sotto la Madonna vi sono altre frasi trascritte con pennarelli di diversi colori lungo la parete adiacente Porta Elefante, tra cui anche una dichiarazione d'amore: "Ti amo celeste". Appuntando le impressioni dei cittadini del quartiere, "Vergogna" è stata l'espressione maggiormente utilizzata, "Non c'è più religione" è stata invece l'esclamazione prediletta da coloro che si scagliano contro un gesto del genere considerandolo profondamente irrispettoso e profano. Facendo un passo oltre la religione, il gesto di per sé si rivela assurdo e inconcepibile, considerando quanto possa essere ardito e vergognoso solo il pensiero di usurpare una costruzione così antica e radicata nella tradizione come quella della Cattedrale di Barletta. Andando poi nello specifico contesto, per quanto si possa essere lontani da una concezione religiosa è imperdonabile l'incapacità di portare rispetto ad un simbolo della devozione come la Madonnina del Campanile, pensando soprattutto che oggi in pochi e qualche tempo fa molti abitanti di Santa Maria, ma anche di altri quartieri cittadini, costruivano e rimodellavano le proprie giornate in base ai ritmi della religione, pregando la Madonna che vegliasse sulle proprie vite.